Sara Takanashi trionfa a Lillehammer. Risorge Elena Runggaldier, 8^

Nell'arco della competizione il vento ha ripetutamente cambiato intensità, nonché direzione, in maniera repentina e di tanto in tanto ha penalizzato oltremodo le atlete trovatesi a saltare in un contesto letteralmente imprevedibile.

Al di là della complicata situazione la diciannovenne giapponese ha confermato di essere una spanna al di sopra delle avversarie. La nipponica ha realizzato il punteggio più alto nella prima serie nonostante un contesto penalizzante, dopodiché ha legittimato il suo successo - il numero 31 dalla nascita della Coppa del Mondo - risultando la migliore anche nella manche conclusiva.

Piazza d'onore per Maja Vtic la quale ha costruito il suo risultato grazie al salto iniziale. La slovena, sfruttando a dovere un momento favorevole, è atterrata oltre il punto Hs e ha successivamente "raccolto gli interessi" di quanto depositato ottenendo il miglior risultato della sua carriera.

Il podio è stato completato dall'atleta di casa Maren Lundby, rivelatasi costante nell'arco delle due serie. La ventunenne norvegese peraltro è stata davvero brava a uscire da una situazione complessa nella seconda manche.

Clamorosa beffa per l'Austria che rimane fuori dal podio seppur inserendo quattro atlete fra le prime sette! Daniela Iraschko-Stolz ha chiuso quarta, anche a causa di una circostanza sfavorevole nella prima serie, precedendo la sempre più convincente Chiara Hölzl, nonché le solide Jacqueline Seifriedsberger ed Eva Pinkelnig.

Alle loro spalle si è piazzata un'eccellente Elena Runggaldier, il cui ottavo posto è una boccata d'ossigeno per il movimento italiano. La venticinquenne gardenese ha ottenuto il terzo miglior risultato della sua carriera in Coppa del Mondo, realizzando tra l'altro il terzo punteggio nella seconda serie.

Per la squadra azzurra arriva anche il diciottesimo posto di Evelyn Insam e il trentesimo di Lara Malsiner, la quale marca un punto al suo esordio assoluto nel massimo circuito. Peraltro la quindicenne gardenese era diciannovesima a metà competizione, ma è scivolata indietro nella manche decisiva

Si vede quindi la luce in fondo al tunnel per l'Italia del salto femminile, reduce da un'annata da dimenticare. Con ogni probabilità il fatto che quasi la totalità del team si possaa allenare assieme a Takanashi - tramite il suo tecnico personale Janko Zwitter - sta dando i frutti sperati.

Fra le big hanno deluso Yuki Ito, Carina Vogt e Spela Rogelj classificatesi rispettivamente decima, quindicesima e diciannovesima. Le tre, al di là del fatto di aver saltato in un momento penalizzante nella serie iniziale, non hanno convinto appieno neppure nella seconda.

La Germania viene salvata da Juliane Seyfarth, nona. Va registrata la clamorosa debacle della squadra francese che non ha piazzato nessuna atleta in zona punti, dove non sono entrate neppure Ema Klinec, al rientro in Coppa del Mondo, e Ursa Bogataj. A proposito della Slovenia va rimarcato come, eccezion fatta per l'ottima Vtic, tutto il team abbia faticato.

La prossima settimana - sabato 12 e domenica 13 - sono in programma due gare a Nizhny Tagil, in Russia.

LILLEHAMMER - HS100
1. TAKANASHI Sara (JPN) 251.7
2. VTIC Maja (SLO) 240.2
3. LUNDBY Maren (NOR) 233.6
4. IRASCHKO-STOLZ Daniela (AUT) 230.9
5. HÖLZL Chiara (AUT) 230.2
6. SEIFRIEDSBERGER Jacqueline (AUT) 224.0
7. PINKELNIG Eva (AUT) 223.1
8. RUNGGALDIER Elena (ITA) 219.8
9. SEYFARTH Juliane (GER) 217.7
10. ITO Yuki (JPN) 216.1

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