Il salto maschile alla Grande Classica del Sol Levante [Presentazione Sapporo]

Il salto maschile alla Grande Classica del Sol Levante [Presentazione Sapporo]
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Sci NordicoSalto maschile - Sapporo

Il salto maschile alla Grande Classica del Sol Levante [Presentazione Sapporo]

La Coppa del Mondo maschile di salto con gli sci si appresta ad affrontare una sua Grande Classica. Nel weekend si gareggerà a Sapporo, dove competizioni di primo livello sono andate in scena in quasi tutti gli inverni e dove si è disputato il maggior numero di prove individuali nella storia del massimo circuito.

ATTUALITA’
A Zakopane si è interrotta la serie di vittorie consecutive di Peter Prevc che, dopo aver conquistato la Tournée dei 4 trampolini e l'oro iridato di volo con gli sci, è lanciato anche verso la Sfera di cristallo.

Peraltro a Sapporo mancheranno i due atleti capaci di batterlo in Polonia, ovvero Stefan Kraft e Michael Hayböck. Gli austriaci saranno le sole assenze di grido della tappa nipponica poiché sloveni, tedeschi, norvegesi e polacchi si presenteranno in massa.

 

STORIA
A Sapporo lo sci iniziò a essere praticato nel 1909, su impulso del professore universitario tedesco Hans Koller. I primi salti vennero effettuati nel 1917 e già nel 1923 la metropoli nipponica poteva contare su un complesso di tre trampolini (K20, K25, K50)!

Nel 1929 il principe Chichibu Yasuhito, fratello minore dell’Imperatore Hirohito, visitò la città e gli impianti dedicati al salto, promettendo di costruirvi il trampolino più grande del Giappone.

Nel 1930 venne individuato il pendio dove erigere la struttura, la quale venne interamente finanziata dal nobile locale Kishichirō Ōkura. In suo onore, ancora oggi, il Large Hill di Sapporo si chiama Ōkurayama.

Il trampolino, sovente teatro di competizioni negli anni ’30, venne completamente distrutto durante la seconda guerra mondiale.

Tuttavia, terminato il conflitto, nel 1952 si allestì un nuovo impianto, successivamente completamente ristrutturato tra il 1969 e il 1970 in vista dei Giochi olimpici invernali del 1972 quando alla gara assistette una folla di oltre 40.000 persone. Negli anni successivi l’ Ōkurayama è stato oggetto di diversi ammodernamenti, l’ultimo dei quali poco meno di un decennio orsono in previsione dei Campionati Mondiali 2007.

A oggi nel capoluogo della prefettura di Hokkaido si sono tenute 69 gare individuali di primo livello: 65 di Coppa del Mondo + 2 olimpiche + 2 iridate. Solo Planica con 67 si avvicina a questa cifra.

Fra di esse ben 50 sono andate in scena sull'Ōkurayama (K120/HS 134), a cui di conseguenza spetta l’onore di essere il trampolino ove si sono disputate il maggior numero di competizioni valevoli per la Sfera di cristallo.

Sinora sul trampolino grande hanno primeggiato 32 diversi atleti, fra i quali il più blasonato è Roar Ljøkelsøy. Il norvegese è stato capace di imporsi in 5 occasioni nell’arco di quattro inverni consecutivi (2003, due nel 2004, 2005 e 2006).

Sono nove i saltatori in attività a vantare almeno un'affermazione sul Large Hill Ōkurayama.

Simon Ammann (oro iridato 2007 e 2010), Daiki Ito (entrambe nel 2012), Jan Matura (back-to-back nel 2013) e Peter Prevc (2014, 2015) vantano due successi. Singola affermazione invece per Gregor Schlierenzauer (2009), Severin Freund (2011), Andreas Kofler (2011), Jernej Damjan (2014) e Roman Koudelka (2015).

In tema di nazioni, sul gradino più alto del podio hanno sventolato tredici diverse bandiere. Comanda l'Austria con 13 successi. Seguono a 8 il Giappone e il movimento tedesco (7 come Germania federale e una come DDR). Vengono poi Norvegia (7); movimento sloveno (4, di cui una come Yugoslavia); Finlandia, Polonia, e Repubblica Ceca (3); Svizzera (2); Francia, e Svezia (1).

Nonostante sull'Ōkurayama vi siano state 52 gare di primo livello (48 di Coppa del Mondo + 1 olimpica + 1 iridata), le vittorie accreditate sono 53 in quanto il 21 gennaio 1996 Ari-Pekka Nikkola e Andreas Goldberger si imposero ex aequo.

Il record ufficiale del trampolino è condiviso dal norvegese Roar Ljøkelsøy, dall'austriaco Andreas Kofler e dal polacco Kamil Stoch, tutti atterrati a 140 metri (6 oltre l'Hs) rispettivamente nel 2006, nel 2014 e nel 2015.

Tuttavia non va dimenticato come il 18 gennaio 2015, in una gara di Continental Cup, lo sloveno Anze Lanisek sia spinto a 146,5 metri, ovvero 12,5 oltre l’Hs!

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