Via alla leggendaria Tournée dei 4 trampolini. Qualcuno può sfidare Peter Prevc?

Via alla leggendaria Tournée dei 4 trampolini. Qualcuno può sfidare Peter Prevc?
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Sci Nordico64. Vierschanzentournee

Via alla leggendaria Tournée dei 4 trampolini. Qualcuno può sfidare Peter Prevc?

Domani, con la qualificazione alla gara di Oberstdorf, si apre la sessantaquattresima edizione della Tournèe dei Quattro Trampolini, storica manifestazione del salto con gli sci che  si concluderà a Bischofshofen nel giorno dell'Epifania.

GENESI
L'idea di una competizione che comprendesse quattro gare da altrettanti trampolini diversi in rapida successione e la cui classifica finale fosse stilata sulla base dei punteggi di tutti i salti venne sviluppata già nel 1949 dagli sci club di Partenkirchen e Innsbruck.

Tuttavia la situazione politica dell'epoca (lo sport tedesco era oggetto di un embargo) impediva la realizzazione dell'evento che dovette attendere il 1952 per vedere la luce con il nome di "Tournée tedesco-austriaca di salto con gli sci".

Le località deputate a ospitare le competizioni erano le medesime di oggi: Oberstdorf e Garmisch-Partenkirchen in Germania; Innsbruck e Bischofshofen in Austria.

La manifestazione ebbe un immediato grande riscontro di pubblico, tanto che già nel 1956 le televisioni ARD e Bayerischer Rundfunk cominciarono a trasmetterla.

Nel corso degli anni '60 e '70 l'importanza e la popolarità dell'evento, unico del suo genere nel panorama degli sport invernali, crebbe esponenzialmente anche perché rappresentava una delle poche occasioni di confronto a livello internazionale fra tutti i saltatori (la Coppa del Mondo nacque infatti sono nel 1979).

La sua alta popolarità è rimasta inalterata, mentre il suo fascino e il suo prestigio sono cresciuti nel corso degli anni, tanto che la sua conquista è considerata alla pari di quella di un oro olimpico o della Sfera di cristallo.

Probabilmente il segreto è stato quello di cambiare solo in minima parte, o addirittura non cambiare affatto, i propri connotati. "If it works, don't fix it" si dice in America. Chi gestisce la Tournée ha evidentemente colto al volo il medesimo concetto.


I PROTAGONISTI STORICI
A oggi le sessantatré edizioni della Tournée sono state vinte da 46 saltatori, appartenenti a 11 diverse nazioni (comprese le defunte Germania Est, Cecoslovacchia e Unione Sovietica).

Il primatista assoluto in tema di successi nella classifica finale è il finlandese Janne Ahonen, l'unico atleta della storia ad avere conquistato 5 edizioni (1998-'99, 2002-'03, 2004-'05, 2005-'06 e 2007-'08).

Il tedesco Jens Weißflog "si è fermato" a 4, ma detiene il record di longevità poiché è stato capace di imporsi a 12 anni di distanza dal primo successo. Dopo aver primeggiato da diciannovenne nel 1983-'84 e aver fatto proprie le edizioni 1984-'85 e 1990-'91, ha conquistato anche la Tournèe 1995-'96.

Al norvegese Bjørn Wirkola invece appartiene il primato di vittorie consecutive. Lo scandinavo è il solo uomo ad aver vinto 3 Tournée di fila (1966-'67, 1967-'68 e 1968-'69).

Fra i miti della Tournée va inserito anche il tedesco dell'Est Helmut Recknagel, il primo saltatore della storia a bissare un successo nella manifestazione (1957-'58 e 1958-'59), nonché a raggiungere la quota di tre affermazioni (si è imposto anche nel 1960-'61).

Oltre ai quattro appena citati, nessun altro ha raggiunto le tre vittorie. In sette hanno vinto due edizioni e in trentacinque ne hanno vinta una.

Infine non può essere dimenticato il tedesco Sven Hannawald, a oggi l'unico atleta della storia a essere riuscito a realizzare il "Grande Slam", ovvero a conquistare un'edizione della Tournèe vincendo tutte e 4 le gare in programma. L'inaudito evento si è verificato nel 2001-'02.

 

NAZIONI - SUPERPOTENZE SENZA RIVALI
Le superpotenze storiche del salto con gli sci spiccano, ovviamente, nella classifica dei Paesi con più vittorie. Per la verità fra di esse vi è grande equilibrio poiché a oggi la testa della graduatoria vede al comando un terzetto di nazioni.

Finlandia, Austria e movimento tedesco (inteso come Germania Est e post-unificazione) vantano 16 affermazioni a testa, mentre la Norvegia è quarta a quota 10.

Al confronto il resto del mondo ha raccolto pochissimo. L'unico movimento ad avere più di una vittoria è quello ceco con 2 (una delle quali ai tempi della Cecoslovacchia), mentre si conta una singola affermazione per Polonia, Giappone, Slovenia e Unione Sovietica.

Nonostante le Tournée disputate siano 63, sono accreditati 64 successi. Questo perché nell'edizione 2005-'06 vi fu l'incredibile caso di un ex aequo tra Janne Ahonen e Jakub Janda. I due chiusero con lo stesso punteggio e vennero dichiarati entrambi vincitori

Va però rimarcato come l'Austria abbia prepotentemente scalato il ranking solo in tempi recenti inanellando una serie senza precedenti di 7 vittorie consecutive cominciata nel 2008-'09 e aperta ancora oggi.


L'EDIZIONE 2015-2016
La prosecuzione del filotto austriaco è però a serio rischio poiché, per la prima volta da un lustro, si arriva alla Tournée con un chiaro favorito. Si tratta dello sloveno Peter Prevc, propostosi senza dubbio alcuno come l'atleta più competitivo dello scorcio iniziale di stagione.

Il ventitreenne di Kranj ha concluso nelle prime due posizioni sei delle sette gare disputate sinora e soprattutto ha dimostrato di essere salito di condizione cammin facendo, come testimoniato dalle impressionanti vittorie di Engelberg.

Già a novembre Prevc era attesissimo fra gli addetti ai lavori, tanto da essere indicato da più parti come il favorito assoluto per la conquista della Sfera di cristallo. Sinora il talentuoso sloveno ha confermato questi pronostici, ma ora arriva il primo vero banco di prova dell'inverno.

Teoricamente un atleta con la sua costanza e le sue qualità avrebbe già dovuto lottare per il successo nella Tournée nell'ultimo biennio, ma questo non è mai avvenuto poiché ha sempre "bucato" una tappa. In particolare è stata Innsbruck a dargli grossi problemi. Tuttavia è anche vero che mai Peter Prevc si era presentato al via della manifestazione con una superiorità come quella messa in mostra nelle ultime settimane.

Per quanto apparentemente intoccabile, in tempi recenti raramente la Tournée è stata appannaggio del favorito della vigilia. Anzi le gerarchie scritte sulla carta sono state ribaltate da outsider o addirittura da sorprese assolute. Dunque, chi potrebbe mettere i bastoni tra le ruote a Prevc?

Il primo nome della lista è senza dubbio quello di Severin Freund, secondo in classifica generale di Coppa del Mondo e vincitore di due delle sette prove disputate. In linea teorica il bavarese ha tutto per imporsi nella Tournée, eppure in carriera ha sempre faticato oltremodo in questo contesto incappando sovente anche in clamorose controprestazioni.

Proprio per questo, e alla luce delle opache performance di Engelberg, in Germania attorno a lui c'è scetticismo. Peraltro il movimento tedesco è quello che, fra le superpotenze storiche, sta affrontando il digiugno più lungo. L'ultimo successo risale infatti al 2001-'02 e da allora sono arrivate solo briciole. Se la condizione atletica dovesse sostenere Freund, il suo principale problema sarà quello di reggere le aspettative e non voler strafare.

In casa Norvegia la solidità di Kenneth Gangnes non è in discussione, così come i grandi progressi di un Johann Andre Forfang che ormai appare essere un piccolo clone dello stesso Freund.

Non va sottovalutata l'Austria che tenterà di allungare a 8 la sua striscia vincente. I rot-weiß-rot non partono con i favori del pronostico e l'inizio di stagione non è stato semplicissimo, ma la parabola di Michael Hayböck sembra puntare verso l'altro e Stefan Kraft è raramente uscito dalle posizioni di vertice.

Se gli austriaci hanno davvero calibrato la preparazione per avere il loro primo picco di forma proprio nelle prossime settimane, allora non sarà peregrino vedere i duellanti per il successo della scorsa Vierschanzentournee lottare per la vittoria anche in questa.

Dunque sulla carta Peter Prevc parte in pole position. Un favorito assoluto seguito da cinque alternative credibili: Freund, Gangnes, Forfang, Hayböck e Kraft.

Quattro sono invece i principali outsider.

Su tutti il numero due della squadra tedesca Richard Freitag, talento cristallino a cui però sinora è mancata la costanza necessaria per poter competere per la classifica finale della manifestazione. Discorso simile per il norvegese Anders Fannemel nel caso i segnali di crescita delle settimane precenti al Natale gli permettano di presentarsi al via della Tournée in condizioni smaglianti.

Un Daniel-Andre Tande al top della forma potrebbe essere un serio pretendente al successo finale, ma il giovane scandinavo ha il problema opposto rispetto all'appena citato connazionale. Le gare di Engelberg hanno lasciato grossi dubbi sulla sua condizione che potrebbe aver subito un fisiologico calo dopo un ottimo finale di stagione estiva e un ancor migliore inizio di quella invernale.

Ha fatto molto parlare di sé il giovanissimo Domen Prevc, diciassettenne fratello minore di Peter, già propostosi a livelli d'eccellenza. Non sarà sorprendente vederlo nei quartieri nobili della classifica, ma sulla carta gli manca ancora la costanza per poter competere per la vittoria finale. Inoltre pagherà inevitabilmente dazio alla voce esperienza, molto importante sui complessi trampolini austriaci.

Ci sono infine tre grosse incognite, saltatori dal passato glorioso attualmente in difficoltà. Parliamo di talenti immensi e di conseguenza ognuno di loro sarebbe un candidato alla vittoria nel remoto caso riesca a ritrovare d'incanto le sensazioni perdute.

Il primo é Gregor Schlierenzauer, vincitore delle Tournée 2011-'12 e 2012-'13. L'austriaco appare però sprofondato in una crisi tecnica da cui non riesce a tirarsi fuori ormai da un biennio, salvo qualche raro lampo di classe.

Il secondo è il polacco Kamil Stoch, il quale al momento è completamente privo di stabilità. In media, di dieci salti solamente tre sono competitivi ai massimi livelli, mentre gli altri oscillano tra il discreto e il pessimo.

Il terzo è Simon Ammann, una delle icone della disciplina. Il veterano svizzero, 4 volte campione olimpico, ha deciso di proseguire la propria carriera al solo scopo di conquistare la Tournée, incredibilmente mai vinta e unico alloro mancante nella sua ricchissima bacheca. La condizione altetica e quella tecnica appaiono appaiono quelle dei giorni belli, ma nel suo caso il grosso handicap sono i troppi punti che inevitabilmente cede sullo stile. Il problema peraltro si è acuito da quest'estate, ovvero da quando l'elvetico ha modificato la meccanica di appoggio del telemark, sinora con risultati scadenti.

Infine una menzione per l'eterno Noriaki Kasai, il quale ha dalla sua la costanza per essere competitivo nell'arco di tutta la manifestazione, come testimoniato dal quarto posto ottenuto nella scorsa stagione. Sarà sicuramente della partita per raccogliere un piazzamento di prestigio, ma la vittoria sembra affare di altri.


Obiettivi minimi in casa Italia. Già un piazzamento in zona punti sarebbe un grande successo. L'unico azzurro impegnato sarà Sebastian Colloredo, protagonista di un primo scorcio di stagione positivo considerate le sue potenzialità. Il friulano però parteciperà solo alle tappe tedesche perché il team azzurro diserterà quelle austriache per preparare il successivo appuntamento di Coppa del Mondo di Willingen.

 

LA PARTICOLARITA' DEL SISTEMA KO
Una delle peculiarità della Vierschanzentournee è rappresentata dal fatto di disputare le competizioni sulla base del sistema KO. In tale format - introdotto a partire dall'edizione 1996-'97 - la qualificazione assume una decisa importanza. 

Infatti i cinquanta saltatori che guadagnano accesso alla prima serie di gara vengono accoppiati in 25 scontri diretti, stabiliti proprio in base alla classifica finale della qualificazione, secondo il seguente criterio:

1° vs 50°
2° vs 49°
3° vs 48°
4° vs 47°
e così via fino a...
24° vs 27°
25° vs 26°

Accedono alla serie decisiva i vincitori di ogni scontro diretto più cinque ripescati (impropriamente chiamati lucky losers), ovvero i cinque atleti con il punteggio più alto tra coloro i quali sono usciti sconfitti nel loro head-to-head. Pertanto, teoricamente, si può essere nei 30 senza avere una delle migliori trenta prestazioni assolute, o viceversa esserne eliminati pur con uno dei migliori trenta punteggi.

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