Italia medaglia d'argento nella staffetta femminile dei Mondiali junior!

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Sci di fondo - Mondiali junior 2017

Italia medaglia d'argento nella staffetta femminile dei Mondiali junior!

I Mondiali junior di sci di fondo di Park City si sono conclusi con le staffette, competizioni che hanno regalato una grandissima soddisfazione al movimento italiano, finalmente riuscito a salire sul podio dopo una pletora di piazzamenti nella top-ten.

In campo femminile – dove la prova ha i connotati di una 4x3.3 km – non sono mancate le emozioni.

La prima frazione ha avuto come grande protagonista la tedesca Antonia Fräbel, riuscita a prendere il comando delle operazioni staccando nettamente tutte le avversarie. Alle spalle della scatenata teutonica si è formato un drappello di quattro unità, composto dalla russa Polina Nekrasova, dall’italiana Martina Bellini, dalla svizzera Desirée Steiner e dalla francese Juliette Ducordeau, che ha cambiato a circa quindici secondi.

Dunque hanno subito perso terreno tutte le nazioni nordiche. La svedese Frida Karlsson e la finlandese Vilma Nissinen (assieme all’americana Hailey Swirbul) hanno ceduto il testimone dieci secondi più tardi rispetto al già citato quartetto. Disastrosa invece la prova della norvegese Mathilde Myhrvold, che ha ceduto oltre due minuti, condannando in partenza il proprio team.

Quella della Germania si è rivelata una sfuriata priva di seguito concreto e la seconda frazione ha avuto come unica protagonista Anna Comarella. L’azzurra ha preso l’iniziativa, seminando tutte le rivali dirette e permettendo all’Italia di cambiare al comando al termine dei segmenti in alternato. La russa Lidia Durkina ha limitato i danni, rimanendo a 10” dalle battistrada. Svezia (Moa Lundgren) e Finlandia (Eveliina Piippo) si sono ritrovate a 20”, la Francia (Flora Dolci) a mezzo minuto e gli Usa (Julia Kern) a 45”.

In terza frazione la russa Anna Zherebyateva è stata in grado di ricucire lo strappo dall’italiana Francesca Franchi.  Pertanto al comando si è formato un tandem, inseguito a un ventina di secondi dalla Francia (Laura Chamiot Maitral) e dagli Stati Uniti di un’indemoniata Hannah Halvorsen, capace di recuperare pesantemente terreno.  La Svezia, priva della sua stella Ebba Andersson, la Finlandia e la Germania hanno invece alzato bandiera bianca.

In quarta frazione Mariya Istomina ha fatto valere le sue qualità, portando la Russia alla medaglia d’oro. Alle sue spalle Cristina Pittin si è difesa egregiamente, permettendo all’Italia di incamerare la medaglia d’argento, rintuzzando il prepotente recupero di Katherine Ogden, che ha regalato agli Usa padroni di casa il bronzo. Nulla ha potuto la transalpina Lena Quintin, alfine quarta.

STAFFETTA FEMMINILE
1. RUSSIA (Nekrasova, Durkina, Zherebyateva, Istomin)  34’45”3
2. ITALIA (Bellini, Comarella, Franchi, Pittin) a 20”6
3. STATI UNITI (Swirbul, Kern, Halvorsen, Ogden) a 25”8
4. FRANCIA (Ducordeau, Dolci, Chamiot Maitral, Quintin) a 1’05”0
5. SVEZIA (Karlsson, Lundgren, Majbäck, Olsson) a 1’20”3
6. GERMANIA (Fräbel, Richter, Sauerbrey, Rydzek) a 1’44”2

 

Anche campo maschile (4x5 km) si sono visti ripetuti cambiamenti nei valori in campo e lo schema della lotta per la vittoria è stato molto simile a quello del settore femminile.

Proprio come fra le donne, è stata la Germania la grande protagonista della prima frazione, con Janosch Brugger a tenere un ritmo retto solamente dal francese Martin Collet. Il norvegese Herman Martens Meyer e il russo Egor Kazarinov hanno cambiato a circa 10”, mentre lo svizzero Livio Matossi ne ha pagati una ventina.

La situazione si è rimescolata nella seconda frazione, dove il russo Kirill Kilivnyuk è salito in cattedra prendendo solitario il comando delle operazioni. Il norvegese Jon Rolf Skamo Hope e il francese Camille Laude sono stati in gradi di difendersi, contenendo il distacco in una decina di secondi, mentre i tedeschi e gli elvetici sono usciti dalla contesa per il podio.

Nella terza frazione il norvegese Harald Østb Amundsen si è riportato sul russo Yaroslav Rybochkin. Il francese Camille Laude ha comunque tenuto botta, limitando i minimo i danni e mettendo in ghiaccio il terzo posto del suo team.

Nella quarta e ultima frazione il norvegese Thomas Helland Larsen e il russo Vladislav Vechkanov hanno dato vita a un furibondo duello, senza però che nessuno sia riuscito a prendere il sopravvento sull’altro. La contesa si è risolta allo sprint, dove lo scandinavo ha avuto la meglio.

Dunque medaglia d’oro per la Norvegia, che ha relegato all’argento la Russia. Arnaud Chautemps invece ha avuto gioco facile nel portare la Francia al bronzo.

L’Italia (Mattia Armellini, Luca Del Fabbro, Martin Cordazzi, Simone Daprà) ha sempre navigato a centro classifica, concludendo settima.

STAFFETTA MASCHILE
1. NORVEGIA (Meyer, Hope, Amundsen, Larsen) 49’36”1
2. RUSSIA (Kazarinov, Kilivnyuk, Rybochkin, Vechkanov) a 0”4
3. FRANCIA (Collet, Laude, Lapalus, Chautemps) a 1’05”4
4. GERMANIA (Brugger, Leismüller, Kuchler, Vogt) a 2’39”5
5. SVIZZERA (Matossi, Schlitter, Lozza, Imwinkelried) a 4’03”5
6. REP.CECA (Machac, Matous, Kalivoda, Pechousek) a 4’03”7


MEDAGLIERE FINALE CATEGORIA JUNIOR
4-2-2 (8) – RUSSIA
2-3-2 (7) – NORVEGIA
1-1-1 (3) – GERMANIA
1-1-0 (2) – SVEZIA
0-1-0 (1) – ITALIA
0-0-2 (2) – USA
0-0-1(1) – FRANCIA

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