Uno dei tanti problemi che Therese Johaug ha dovuto affrontare nelle ultime settimane è quello dell’allenatore: le norme antidoping le vietano infatti non soltanto di lavorare insieme al resto della squadra, ma anche di avvalersi dei tecnici di Olympiatoppen, di club affiliati al Comitato Olimpico e di altre squadre nazionali norvegesi.
Giovedì 10 Novembre 2016
La detentrice della Coppa del Mondo si è vista così costretta a rinunciare anche all’assistenza di Egil Kristiansen, suo consigliere personale ed ex allenatore, che segue da quest’anno la nazionale maschile di biathlon.
Fino al 4 dicembre, quando grazie all’articolo 12.8 del regolamento antidoping del Comitato Olimpico Norvegese potrà unirsi al resto della squadra, due settimane prima della scadenza della sospensione cautelare, Johaug si allenerà perciò insieme al fratello Karstein, di quattro anni più giovane.
La scelta è stata condivisa con il manager Jørn Ernst, che ha parlato di “ottima soluzione”, aggiungendo che i due hanno lavorato insieme già in passato. Ernst ha affermato che la preparazione di Johaug sta procedendo regolarmente: “Fa quello che ha sempre fatto: scia, corre e svolge lavori sulla forza”.
La decisione di non assumere un coach privato è stata apprezzata anche da Fredrik Aukland, esperto di sci di fondo di NRK: “Johaug sta attraversando un periodo difficile, e non ha a disposizione molte risorse. In un simile momento, è importante che si circondi di persone che la supportano. Allenarsi con un familiare le darà tranquillità e forza”.
L’atleta potrà del resto ancora sfruttare le tabelle di lavoro preparate dai tecnici della nazionale prima della positività: “Gli allenamenti vengono di norma studiati ad aprile-maggio”, ha spiegato Aukland, “perciò Johaug ha già in mano un buon piano per le prossime settimane”.
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