La preparazione a fari spenti di Petter Northug

La preparazione a fari spenti di Petter Northug
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La preparazione a fari spenti di Petter Northug

Nei mesi segnati dai casi Sundby e Johaug, i media norvegesi hanno potuto riservare meno spazio del solito agli altri fondisti, chiamati in causa al più per commentare le vicissitudini dei connazionali. E così, forse per la prima volta in carriera, Petter Northug si è trovato ad approcciare la nuova stagione senza i riflettori puntati addosso.

Dall’estate ad oggi, ho vissuto la preparazione più tranquilla che mi sia mai capitata”, ha raccontato il fuoriclasse norvegese ad Adresseavisen. “Credo sia un bene. Abbiamo lavorato tranquillamente, in silenzio. È una situazione quasi surreale per me”.
Le indiscrezioni che arrivano dall’ambiente norvegese parlano di un Northug in grandissimo spolvero. Il suo allenatore personale, Stig Rune Kveen, si è addirittura spinto a dichiarare di non avere mai visto il 30enne di Mosvik in simili condizioni a novembre.
Secondo molti, incluso lo stesso Kveen, un altro segnale positivo sarebbe l’atteggiamento scherzoso, guascone e un po’ provocatorio che Northug sta ostentando in questo periodo.
Dopo avere messo in giro indiscrezioni – tutte smentite dagli interessati, precisiamo – sulla vita sentimentale di Emil Iversen, al quale ha attribuito delle presunte liaison prima con Dorothea Wierer e poi con Stina Nilsson, Northug è tornato in questi giorni alla sua vera vocazione, sci di fondo a parte: provocare gli svedesi.
Il 13 volte campione del mondo ha infatti così commentato un articolo pubblicato pochi giorni fa da Dagbladet, nel quale Emil Jönsson veniva classificato tra i più grandi sprinter della storia: “Emil Jönsson tra i più grandi sprinter di sempre? È uno scherzo? Ci sono talmente tanti specialisti migliori di lui che non potrei neanche nominarli tutti. Saranno 70-80 solo in questo momento”.
Northug non è disposto nemmeno a riconoscere il valore dello Jönsson degli anni d’oro: “Era uno sprinter leggermente sotto la media. All’epoca il livello delle gare sprint non era molto elevato”. Il norvegese indica invece in Ola Vigen Hattestad il migliore specialista di sempre, seguito da Nikita Kriukov e Björn Lind.
Northug si fa di nuovo serio, però, quando parla delle sue difficoltà nel conciliare carriera agonistica e vita privata: “Ammiro molto chi riesce a combinare l’attività sportiva di alto livello e la famiglia. Io non credo di poterci riuscire. Quando torno dagli allenamenti, non riesco a fare più niente. Mi limito a mangiare e rilassarmi. Se devo fare altro, poi non lavoro al meglio. Per quanto mi riguarda, il discorso famiglia è congelato finché continuerò con il fondo”.
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