Pellegrino: “ Vado al Tour de Ski per ben figurare nella sprint”

Come reputa il suo inizio di stagione?

 

Non all'altezza, la forma non c'è ancora e l'unica nota positiva l'ho avuta con il sesto posto di Davos anche se le gambe non le sentivo girare bene neanche li, ma la stagione è ancora lunga.

 

 

Nell’ultimo week end di gare ad Asiago non è riuscito a esprimersi nel migliore dei modi, cosa non ha funzionato?

 

La pista. Non era da fare lì questa gara. Asiago vanta alcuni tra i più bei comprensori del fondo dell'Italia e non solo, non ho capito il motivo per cui l'hanno voluta fare in un parco, lunga 1600mt (e non due giri come fanno tante località per rendere più spettacolare la gara), e senza salite particolarmente impegnative dove la quasi totalità degli atleti è partita a spinta, pur sapendo che noi italiani in questo format fatichiamo. Io ho scelto di partire con la sciolina per principio, e ovviamente ho pagato con due risultati tutt'altro che soddisfacenti.

 

Quali sono i suoi obiettivi per il Tour de Ski?

 

Parteciperò solo ed esclusivamente per fare bene la sprint. Nel prologo devo migliorare, visti i risultati deludenti degli ultimi due anni, mentre nella 15 inseguimento andrò al risparmio. Ovviamente il mio Tour finisce con la sprint.

 

Riguardo gli obiettivi generale della squadra italiana? Cosa pensa possa arrivare dal Tour de Ski?

 

 

Credo che l'Italia possa ambire a piazzare due atleti nei primi dieci e a ottenere qualche bel risultato nella sprint, nelle gare in tecnica classica e sul Cermis, praticamente in ogni tappa c'è qualcuno che può dire la sua.

 

 

Si parla molto del fondo italiano, come un movimento in difficoltà. Cosa ne pensa?

 

Per quel che riguarda gli ultimi anni lo condivido ma fino a un certo punto: l'anno scorso gli uomini si sono classificati quinti nella classifica per nazioni dietro Norvegia, Russia, Svezia e Svizzera. Quest'anno invece per ora siamo in difficoltà per quel che riguarda i risultati, ma abbiamo lavorato bene e sono fiducioso. Sulle donne invece credo ci sia bisogno di pazienza. A 23 anni nessuno pretendeva niente dalle varie Follis, Genuin e Longa.