Perchè è diventato problematico conteggiare le vittorie di Coppa del Mondo nello sci di fondo?

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Perchè è diventato problematico conteggiare le vittorie di Coppa del Mondo nello sci di fondo?

Si discute e, sovente, ci si scontra riguardo l’atavico contenzioso relativo al computo delle vittorie di Coppa del Mondo nello sci di fondo.

La situazione risulta decisamente intricata per via della difficoltà della FIS nel seguire un criterio univoco fondato su principi di logicità.

A margine, andrebbe comunque sottolineato come l’accezione “vittorie di Coppa del Mondo” lasci il tempo che trova in quanto in passato le gare di Olimpiadi e Mondiali assegnavano punti per la classifica generale, fatto che non avviene più da circa tre lustri.

A tal proposito, quando si parla di vittorie o podi individuali nello sci di fondo, sarebbe il caso di utilizzare la terminologia “successi o podi in competizioni di primo livello”.

Con primo livello si fa riferimento a cinque categorie ben distinte:
A) le abituali competizioni individuali di Coppa del Mondo
B) i grandi o piccoli “giri” (Tour de Ski, Tour di chiusura, Tour di apertura)
C) le tappe dei grandi o piccoli giri
D) le competizioni individuali dei Campionati mondiali
E) le competizioni individuali olimpiche

Ciò premesso, quando si parla semplicemente di vittorie o podi di Coppa del Mondo, non può venire meno la distinzione tra "tappe di Coppa del Mondo" e “tappe di grandi o piccoli giri”.

Analizzando quanto accaduto in tempi recenti, si nota come proprio l’introduzione nel circuito dei cosiddetti “Tour” abbia generato una confusione senza precedenti perché si è posto un problema di classificazione di podi e vittorie senza che la federazione internazionale fosse in grado di fornire una soluzione univoca.


SOLUZIONI AL PROBLEMA

Ovviamente, in un sistema che si rispetti, la base di ogni ragionamento deve essere fondata sulla logica, salvo perdere completamente credibilità.

Va da sé che la vittoria finale nella classifica generale di un Tour deve essere considerata alla stregua di un successo di Coppa del Mondo (come puntualmente avviene da sempre nella sezione statistica del sito FIS).

Per quanto riguarda, invece, la classificazione di podi e vittorie di tappa nel “Grandi o Piccoli Giri”, basterebbe seguire due banali criteri in grado di dipanare in partenza ogni dubbio

A) La vittoria in una tappa di uno dei tre "Tour" va a chi incassa 50 punti

B) In caso di ultima tappa di "Tour" non si può attribuire la vittoria di giornata a chi taglia per primo il traguardo perchè, nel caso di specie, otterrebbe due successi, salvo che non abbia fatto segnare il miglior tempo. Quindi, per una coerenza di sistema, quella vittoria va attribuita a chi fa segnare il miglior tempo, anche qualora non vengano assegnati punti di Coppa del Mondo. Non avrebbe, infatti, senso seguire criteri diversi per la scalata del Cermis (ultimo atto del Tour de Ski) e per le tappe finali di Tour di apertura e chiusura di Coppa del Mondo.

 
ESEMPIO DI CONTRADDIZIONE NELL'ATTUALE SISTEMA

A questo punto, visto e considerato che quanto spiegato risulta ovvio ed elementare bisognerebbe domandarsi dove e perché si ponga il problema.

L’attuale confusione è frutto di un’erronea interpretazione della FIS o, in alternativa, di un difetto di programmazione nel sistema di archiviazione dei dati.

Gli esempi di evidente contraddizione sono numerosi, ma, per rendere un’idea più precisa della situazione, è il caso di soffermarsi su quello che appare l’errore in assoluto più eclatante.

Dalla stagione 2013, a differenza di quanto avvenuto negli anni precedenti, la vittoria nell’ultima tappa delle finali di Coppa del Mondo viene assegnata in automatico a chi taglia per primo il traguardo. Tuttavia, seguendo questo modus-operandi (sempre che non si tratti di un errore di programmazione), accade che l’atleta primo al traguardo ottenga sia un successo nella classifica finale del Tour che una vittoria in una tappa del Tour. Come illustrato, in precedenza, logica vorrebbe che il successo di tappa venga attribuito a chi effettivamente fa segnare il miglior tempo come avviene in occasione del Tour de Ski e del Mini Tour di inizio stagione.

CONCLUSIONI

I più superficiali o, in ogni caso, coloro che non hanno tempo e capacità per approfondire il discorso finiscono per assegnare 86 vittorie di Coppa del Mondo a Marit Bjørgen seguendo pedissequamente quanto compare sulla scheda personale del sito FIS. Tuttavia, basterebbe analizzare la sezione statistica del medesimo portale per notare come le vittorie di Coppa del Mondo della fondista norvegese divengano 70. Ovviamente, nel numero 70 non sono compresi i successi nelle tappe dei vari "Tour", ma bensì le vittorie nelle classifiche finali dei Tour in questione.

Peraltro, anche il numero 86 (dato aggiornato a lunedì 5 gennaio) lascia il tempo che trova in quanto si tiene erroneamente in considerazione la vittoria nell’ultima tappa delle finali di Coppa del Mondo del 2013. In realtà, in quell’occasione il miglior tempo non venne fatto segnare da Bjørgen, ma da Johaug, che, quindi, sarebbe la vincitrice della tappa del Tour. A Bjørgen rimarrebbe, invece, il successo nella tappa di Coppa del Mondo.

Ovviamente, i casi da analizzare sono molteplici, ma la morale che si ricava dalla situazione è semplice:

se si pretende di avere credibilità non è possibile modificare i criteri di assegnazione di podi e vittorie in corsa. Inoltre, non trova spiegazione il fatto che un sito ufficiale di una federazione, a seconda della sezione presa in considerazione, faccia riferimento a due criteri di calcolo differenti”.

L'unica soluzione è affrontare di petto la questione uniformando una volta per tutte i criteri utilizzati in maniera tale da attribuire al sistema quella imprescindibile logicità attualmente mancante.

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