Tripletta norge nello Skiathlon, Krüger cade e poi va a prendersi un oro inaspettato

Tripletta norge nello Skiathlon, Krüger cade e poi va a prendersi un oro inaspettato
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Sci NordicoPyeongchang 2018-Sci di Fondo

Tripletta norge nello Skiathlon, Krüger cade e poi va a prendersi un oro inaspettato

Gara pazza e dalle mille emozioni che alla fine ha premiato un outsider della vigilia, caduto nella parte iniziale ma poi caparbio nel rimontare metro su metro e lucido nel lanciare l'attacco decisivo al momento giusto.

Poche centinaia di metri dopo la partenza la gara ha regalato le prime emozioni, dovute alle cadute, tra gli atleti rimasti attardati il norge Simen Hegstad Krüger. Davanti invece il guanto di sfida è stato lanciato da Iivo Niskanen, specialista della tecnica classica, che ha alzato notevolmente il ritmo, mettendo in fila indiana il gruppo di testa. Il finlandese ha lanciato un vero e proprio attacco, intenso e prolungato e ai 6 km sulle sue code sono rimasti agganciati solo Dario Cologna, i norvegesi Sundby, Holund e Klæbo e il canadese Alex Harvey. Questi sei atleti sono giunti alla metà della frazione in tecnica classica con una decina di secondi sugli inseguitori, guidati dallo svedese Rickardsson. 

Nella tornata successiva Niskanen ha deciso di tirare i remi in barca e altri hanno preso l’iniziativa, ma con un’andatura più blanda. Tanti atleti da dietro sono dunque riusciti a riportarsi sui migliori, tra essi anche l’azzurro Giandomenico Salvadori. Al giro di boa 17 atleti sono transitati nel giro di 18”. 

La frazione a skating si è aperta all’insegna del tatticismo, ad animare la situazione ci hanno pensato i norvegesi, in un primo momento con una breve accelerazione di Sundby e poi con Holund, entrambi non sono però riusciti a fare selezione. Ai 25 km è stata la volta di Krüger, nel frattempo rientrato sui migliori, di portarsi in testa a forzare il ritmo. Lo scandinavo è riuscito a prendere una ventina di metri di vantaggio, diventati 10” all’ultimo passaggio allo stadio.  

Dietro Manificat e Cologna si sono incaricati di condurre l’inseguimento, ma il gap rispetto al leader è cresciuto inesorabilmente. Sull’ultima salita Krüger ha saputo resistere al tentativo di rimonta dei connazionali Sundby e Holund, capaci di allungare sul resto del gruppo.

L’oro è dunque andato al norvegese meno quotato alla vigilia e ancor più dopo un km di gara. L’argento è andato a Martin Johnsrud Sundby, staccato di 8”, il bronzo a Hans Christer Holund, giunto con 10” di ritardo sul traguardo. 

Medaglia di legno invece per il giovane russo Denis Spitsov, anch’egli caduto con Krüger nel tratto iniziale e fuori dal podio per 3". Quinto il francese Maurice Manificat che ha avuto la meglio dello svizzero Dario Cologna 6°, del britannico scozzese Andrew Musgrave 7°, del canadese Alex Harvey 8°, del ceco Martin Jaks 9°, solo 10° Johannes Klæbo. Gara difficile per gli svedesi, il migliore è stato Hellner 12°, preceduto anche dal tedesco Bing. Rickardsson e Burman hanno chiuso 14° e 17°, ritirato Calle Halfvarsson. E’ naufragato in 19a posizione Iivo Niskanen.

Per l’Italia il primo a tagliare il traguardo è stato Francesco De Fabiani 20°, il valdostano non è mai riuscito a tenere il ritmo dei migliori. 26° alla fine Giandomenico Salvadori, capace di restare agganciato ai primi per tre quarti di gara e poi in calo nel finale. Più indietro Dietmar Nöckler 37° e Sergio Rigoni 48°

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