Arianna Fontana, sfuma l'ennesimo podio per una penalità. Poi trascina la staffetta in finale

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Arianna Fontana, sfuma l'ennesimo podio per una penalità. Poi trascina la staffetta in finale

Una penalità le nega un probabile risultato da podio per la freccia azzurra Arianna Fontana. Nella prima giornata di finali a Dresda, dove è in corso di svolgimento la quinta tappa di Coppa del Mondo di short track, la valtellinese ottiene il miglior risultato italiano: un sesto posto. Però la stella del pattinaggio azzurro è stoppata per via di una squalifica che le ha precluso un piazzamento da podio che si stava via via materializzando.

Al di là della delusione di questo pomeriggio, c’è da dire che la Fontana si è riscattata ampiamente trascinando in chiusura di giornata, la staffetta femminile nella finalissima di domani. Un suo irresistibile spunto da fuoriclasse qual è, è stato decisivo per il passaggio del turno della squadra. Il sabato per gli uomini e le donne guidati all’EnergieVerbund Arena dal c.t. della Nazionale Kenan Gouadec, è stato contrastante. Positive le prove sempre sui 1500, di Tommaso Dotti – arrivato in Finale B e autore della sua migliore prestazione stagionale – e di Yuri Confortola. Segnali buoni anche dalle altre ragazze, da Arianna Valcepina e Lucia Peretti nei 1000 – entrambe nelle prime 15 - a Elena Viviani nei 1500.

Partiamo da come si è chiusa la giornata italiana. Ovvero con le semifinali della staffetta femminile. Questa hanno premiato le azzurre grazie allo spunto della fuoriclasse Arianna Fontana, capace di recuperare una situazione complessa sviluppatasi nelle ultime tornate. L’Italia chiude prima in 4’16’’698. Una semifinale, quella in cui partivano le azzurre, decisamente nervosa. Condizionata dalle false partenze. Prima con la Francia e poi della Cina, campione del mondo in carica. La numero 21 Lin Yue si muove prima del via e costringe a dire addio ai sogni di gloria delle compagne: è squalifica. Un’estromissione eccellente che lancia a sorpresa una semifinale a tre con Giappone e francesi. Durante i successivi 3000 metri, l’Italia scatta in testa. Arianna Fontana, Arianna Valcepina, Elena Viviani e Lucia Peretti non sembrano sbagliare nulla nella loro condotta di gara. Poi, nel giro di quattro tornate, le cose si complicano. Le giapponesi passano in testa e ai -4 la Francia trova lo spunto per passare le azzurre mandandole virtualmente fuori dalla finalissima. In una situazione difficile, tocca alla Fontana cercare il recupero disperato negli ultimi 222 metri a disposizione. Così prima annulla il gap nel giro di una tornata e mezza e nel rimanente mezzo giro recupera e supera le avversarie. Inoltre si “concede” l’importante piazzamento in prima posizione superando prima all’esterno Yui Sakai e poi, proprio sulla linea d’arrivo, la numero uno transalpina Véronique Pierron. Le azzurre ringraziano la loro fuoriclasse e agguantano una Finale A che mancava da Montréal, quando trovarono l'argento. Ad attenderle, domani, ci saranno Corea, Olanda e Francia. Le possibilità di finire sul podio non sono affatto basse. Ma servirà la massima concentrazione per tornare a vincere una medaglia.

Quanto alle gare individuali, è obbligatorio partire dalla mancata quinta sinfonia da podio della Fontana. Impegnata nella prima serie dei 1500 metri donne finisce in sesta posizione finale – causa squalifica - per Arianna Fontana, che interrompe così la sua fenomenale striscia consecutiva di podi in stagione, che si ferma così a quota quattro. L’azzurra, però, è andata vicinissima a proseguirla, ed è stata fermata per via di una squalifica in Finale A. Arianna non parte con i favori del pronostico, per via della compresenza di Choi Minjeong – tre vittorie e leadership incontrastata sulla distanza. L’azzurra, però controlla bene la situazione dopo il via e si accoda alla cinese Zhou e successivamente lascia strada anche alla connazionale Liu. La cinque volte medagliata olimpica in azzurro chiude bene gli spazi e si accoda senza patemi alle asiatiche. Ma dopo metà gara scatta la bagarre totale, con frequenti cambi di posizione e sorpassi. Poi, tocca alla favorita coreana Choi Minjeong (nella foto di copertina in testa con l'azzurra Fontana alle sue spalle) tentare la fuga a due giri dalla conclusione: una mossa che sarà decisiva. Il suo allungo è bruciante e le avversarie rimangono sorprese. Arianna Fontana prova a seguirla, risale posizioni ma va inesorabilmente al contatto che danneggia la cinese Liu Yang – in quel frangente seconda, ma più lenta delle altre - al momento d’impostare l’ultima curva all’interno. Arianna, nettamente più veloce dell’asiatica cerca di scartare all’esterno per non perdere velocità. Troverà il pattino sinistro della cinese, che finisce irrimediabilmente contro i materassi di protezione. La freccia valtellinese si ritrova all’ultimo metro a giocarsi un secondo posto – virtuale - al fotofinish con la coreana Noh Do-Hee (seconda) e la lituana Agne Sereikaite (terza). Tutto inutile perché arriverà, inevitabile, la penalità per l’azzurra che è retrocessa in sesta posizione.

Con questo successo, Choi Minjeong mette un sigillo quasi decisivo al discorso titolo sui 1500. La terribile 16enne ha un vantaggio difficilmente dissipabile nelle prossime due gare. E domani potrebbe già festeggiare dopo la seconda serie del weekend tedesco.

I 1500 hanno visto risalire Elena Viviani fino alle semifinali, che le fruttano un 14eimo posto complessivo. La 22enne finanziera, però, non è andata oltre il quinto posto nella semifinale del tabellone principale. I ripescaggi erano stati benevoli per la Viviani, efficace e rientrata così nel tabellone principale dei 1500. Il punto fermo della staffetta azzurra, aveva vinto e convinto batterie e semifinali di recupero in mattinata. Arianna Sighel, invece, si era dovuta fermare nell’altra semifinale di recupero, dove è giunta quinta. In ogni caso, la diciannovenne ha concluso al 25esimo posto complessivo la sua prima gara di Coppa.

La Finale A dei 1000 metri femminili con la leader di Coppa Shim Suk-Hee clamorosamente eliminata nei quarti, premia sempre la Corea anche se con un'altra sua portacolori, in questa stagione rimasta un po’ in ombra e senza vittorie in Coppa: Kim Alang. La coreana campionessa del mondo Juniores 2013, nonché oro olimpico in staffetta a Sochi, vince il testa a testa finale a tre – rintuzzando l’attacco disperato all’esterno di Marianne St-Gelais all’ultima curva – e torna al successo che le mancava dall’ottobre 2013. Beffa per la canadese, terza all’arrivo rallentata dall’azione esterna all’ultima curva, costretta così a cedere al fotofinish per 15 centesimi di troppo in favore di Fan Kexin (Cina), nuovamente sul podio dei 1000 dopo il bronzo nella prima serie sulla distanza a Salt Lake City.

Finalmente arriva una prova convincente di Lucia Peretti, brava a riguadagnare il tabellone principale dei 1000 metri femminili. Impegnata nei quarti di finale dopo aver superato ben tre turni di ripescaggio, la bormina esce di scena subito nei quarti di finale. Troverà il suo miglior piazzamento stagionale (15esimo posto). Arianna Valcepina, qualificatasi già nella giornata di ieri per i quarti, conclude in tredicesima posizione, estromessa nei quarti dominati da Marianne St-Gelais ed Elise Christie. La terza azzurra Federica Tombolato, invece, era arrivata a un passo dal rientrare nel “main draw”, ma si era dovuta inchinare in una difficile semifinale di recupero, che ha premiato la cinese Jiaying Tao. È ventesima nella graduatoria finale.

Nella finalissima per assegnare medaglie e vittoria, il leader di Coppa Sin Da Woon dà l’ennesima dimostrazione di forza anticipando il temibile connazionale Park Se-Yeong e Chen Dequan. Sin conquista matematicamente il titolo sulla distanza, dopo aver letteralmente dominato la distanza in World Cup 2014-15. Il 21enne campione del mondo allround nel 2013 ha infatti conquistato ben quattro successi sui 1500.

Note liete e miglior piazzamento stagionale arrivano ancora una volta il più pimpante nonché meglio piazzato tra gli azzurri è Tommaso Dotti. Il 21enne dapprima lotta bene in semifinale e si conquista un ottimo quarto posto con un sorpasso all’interno sul russo Zakharov. Poi, arrivato in Finale B dei 1500 (prima serie) finisce al quinto posto non trovando uno spunto deciso negli ultimi giri. Vince il canadese Olivier Jean su Lepape e Breeuwsma. Il milanese delle Fiamme Oro sarà dodicesimo nella graduatoria complessiva, davanti all’altro azzurro – uscito però in semifinale – Yuri Confortola.

Davide Viscardi non era riuscito a ricongiungersi col cammino dei compagni Confortola e Dotti, nella semifinale dei 1500 (prima serie). Il pattinatore lombardo subisce lo stop nella semifinale di ripescaggio, terzo nella gara vinta dal canadese Jean, che riuscirà poi a qualificarsi addirittura per la Finale A. L’azzurro sarà 25esimo in classifica finale.

Interpreti non scontati nella finalissima dei 1000 maschili che vedono trionfare la Russia con una doppietta sul podio. Vince con autorità Semen Elistratov davanti al compagno di squadra Vladimir Grigorev. Terzo il leader di Coppa Sjinkie Knegt. In semifinale erano usciti dai giochi l’ormai ex secondo classificato nella classifica generale Charles Hamelin – squalificato – e il campione olimpico Victor An, scivolato nelle ultime fasi di lotta proprio con il canadese. Con il successo odierno, Elistratov recupera punti preziosi su Knegt, portandosi in scia all’olandese: li separano ora solo 1200 punti e la lotta per il titolo si concluderà in Turchia nella prossima settimana.

Niente risalita nei ripescaggi dei 1000 metri maschili per i due italiani – ieri, Nicola Rodigari non aveva preso il via dei Preliminari per un problema fisico - in pista al mattino. Massimo Gurini out nella prima batteria. Sarà 43esimo nella classifica finale. Andrea Cassinelli esce di scena al turno successivo, ultimo nel quarto di finale di recupero che ha premiato dal belga Voste e il giapponese Oguro. Posizione finale del piemontese: ventisettesimo.

Clicca qui per consultare i risultati e le classifiche complete disponibili sul sito ufficiale dell’ISU.

Domani, domenica 8 febbraio, sono in programma le ultime sei Finali (equamente divise tra uomini e donne) della tappa di Dresda. Nell’ordine, i 500 metri, i 1500 e le staffette. Due gli azzurri già qualificati per le gare individuali del pomeriggio, gli altri dovranno passare dai ripescaggi. Per ora sono sicuri di gareggiare Arianna Fontana – quarti di finale dei 500 - e Tommaso Dotti nella seconda serie dei 1500 maschili, dove è approdato in semifinale. Inoltre, ci sarà da seguire la staffetta femminile impegnata nella Finale A. La diretta streaming dell’evento è disponibile accedendo da questo link. Inizierà alle ore 15.

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