Come prevedibile sono il Canada e la Corea le nazionali capaci di chiudere da grandissime protagoniste la seconda tappa di Coppa del Mondo di short track, a Toronto. Sul ghiaccio del MasterCard Centre nella città dell’Ontario i due squadroni si spartiscono in egual misura il bottino nelle ultime sei finali della domenica. Tre successi al maschile vanno ai padroni di casa – Charles Hamelin nei 500, Charle Cournoyer nei 1000 e la staffetta – mentre le fenomenali donne coreane centrano un tris vittorioso con Choi Minjeong (500 metri), Shim Suk-Hee (1000) e la gara a squadre.
Non si chiude bene l’avventura nordamericana per la Nazionale italiana, partita ieri l’ottimo ottavo posto ottenuto ieri da Davide Viscardi, che non riesce a trovare nessun acuto da finale. I migliori risultati per la pattuglia del tecnico Kenan Gouadec arrivano da Lucia Peretti (500m), Yuri Confortola e Tommaso Dotti (entrambi sui 1000m), tutti eliminati nei quarti di finale.
Poca gloria nei 1000 metri, distanza in cui l’Italia partiva con una doppia carta all’assalto di traguardi prestigiosi. Yuri Confortola e Tommaso Dotti, i due alfieri azzurri già qualificatisi per i quarti di finale dicono subito addio ai sogni di gloria. Il primo, impegnato contro Fathoullin, secondo ieri nei 500, e soprattutto il cinese bronzo mondiale nel 2015 Shi Jingnan, non può molto contro i rivali. Parte forte il cinese, Yuri segue in ultima posizione, finché supera con decisione l’olandese Breeuwsma ma non riesce a sopravanzare altri avversari sino all’ultima curva, quando il russo Kozlov si tocca col kazako Zhumagaziyev, qualificatosi poi con Shi. Scavalca il primo ma non gli basterà per la qualificazione, perché l’azzurro è quarto in 1’27’’671, quando avrebbe dovuto puntare alle prime due piazze per accedere alle semifinali.
Quarti di finale a sei contendenti – al posto dei canonici cinque – anche per il milanese Tommaso Dotti. Il 22enne trova con sé il 24enne campione del mondo Junior nel 2011, Seo Yi Ra (Corea), gli esperti Freek van der Wart, Ruslan Zakharov e il rampante John-Henry Krueger. L’azzurro scatta al terzo posto dopo lo start, perde posizioni immediatamente ma rimane a contatto coi primi. -6 supera il kazako Zhaxybayev e punta gli altri. Risale e supera bene, all’interno, Zakharov alla penultima ultima tornata, ma non riesce a raggiungere i primi due: Seo e van der Wart. Chiude terzo in 1’28’’251 trovando comunque una performance – e dei sorpassi attesi contro avversari di buon livello – che non può che essere positiva in vista dei prossimi appuntamenti di dicembre in Asia. Il piazzamento finale di Dotti lo colloca in 12esima posizione, risultato incoraggiante per lui, mentre Confortola è 16esimo.
Eliminato venerdì nei Preliminari, il terzo azzurro Nicola Rodigari riesce a giungere fino alle semifinali di recupero sul chilometro. Il neo – da ieri - trentaquattrenne viene avanzato al turno successivo dai giudici dopo essere stato danneggiato durante la sua prova. Nell’ultimo atto del suo torneo di ripescaggio, però, non va oltre il terzo posto in 1’27’’903 nella gara vinta dallo statunitense Keith Carroll – unico qualificato ai quarti - in 1’27’’795 davanti all’australiano Lachlan Lay.108 i centesimi che hanno diviso i primi tre in una gara incertissima fino agli ultimi metri. Il portacolori della Forestale si piazzerà al 26esimo posto nella classifica finale sulla distanza.
La vittoria dei 1000 metri va a un neofita del successo come Charle Cournoyer, seppur già bronzo olimpico nei 500 metri a Sochi 2014, che ha la meglio sul duo coreano Seo Yi Ra e Kwak Yoon-Gy, vincitore della nei primi due 1500 di questa stagione. Il canadese classe 1991 guida con sicurezza fino all’attacco di Seo. I due ingaggiano un duello che vede resistere con caparbietà Cournoyer. Il tutto fino all’ultima curva, percorsa più velocemente dal coreano, velocità che non gli permette di sopravanzare il nordamericano. Cournoyer vince a 24 anni la sua prima gara di Coppa del Mondo, dopo averla sfiorata tre volte – tre argenti in World Cup, l’ultimo una settimana fa nei 500 – e anticipa il rivale per appena 31 centesimi. Nella classifica generale a punti dei 1000, Cournoyer risale in seconda posizione alle spalle del cinese Shi Jingnan, oggi quarto nella finalissima.
Nella gara che aveva aperto il programma al maschile, non c’è stato nulla da fare per Davide Viscardi, reduce dal brillante ottavo posto di ieri nei 1500, che subisce lo stop decisivo nel preliminare di ripescaggio dei 500 metri (seconda serie). Il milanese giunge quarto in 42’’602 alle spalle di Shoebridge, Azghaliyev – questi ultimi promossi – e Kurginian. Stesso destino per gli altri due azzurri sul ghiaccio nel mattino canadese: Marco Giordano e Andrea Cassinelli, arrivano entrambi terzi nelle rispettive batterie e finiscono subito out. Qualche rimpianto in più soprattutto per il secondo, ad appena 67 centesimi dalla seconda piazza che gli avrebbe consentito di accedere alle successive batterie. Questi i piazzamenti finali dei tre italiani: Cassinelli 29°, Giordano 30° e Viscardi 37°.
La vittoria in Finale A va a un sontuoso Charles Hamelin, che coglie così il suo secondo successo stagionale. Alle sue spalle è storica la doppietta per l’Ungheria con Liu Shaolin Sandor, già argento ai Mondiali 2015, seguito dalla scheggia impazzita Viktor Knoch. Quest’ultimo era andato a medaglia in World Cup soltanto in un'altra occasione – a Erzurum, nella tappa di chiusura della scorsa Coppa -, quando vinse. Niente podio per il campione uscente in World Cup sui 500 Dmitry Migunov e per il vincitore di ieri – prima serie – Samuel Girard. Hamelin fa sua la gara sfruttando benissimo la partenza e va a vincere con un’autorità e una sicurezza che contraddistingue i campioni di gran razza, in 40’’691. Dietro di lui al penultimo giro, si scatena la lotta per stargli dietro. Scivola da solo Migunov, Girard è squalificato e sul podio salgono a sorpresa i due ungheresi Liu Shaolin (a 86 centesimi) e Knoch, staccato di oltre sei secondi dal canadese.
Nella sezione femminile termina ai quarti di finale della seconda serie dei 500 metri, traguardo raggiunto già venerdì, la corsa di Lucia Peretti. Abbinata ad Han Yutong (Cina), Anna Seidel (Germania) e alla ripescata Noh Do-Hee, la bormina non va oltre il terzo posto. Allo start, l’azzurra scatta seconda dopo la cinese Han. Mantiene il contatto con lei ma non può cedere all’attacco dall’interno della Seidel all’inizio dell’ultimo giro. Sarà terza dietro l’asiatica e la tedesca in 44’’852. Per lei arriverà il 12esimo posto nella classifica finale.
Nei Ripescaggi del mattino era finalmente arrivato anche un piccolo sorriso per un’altra veterana del contingente azzurro in Canada: Cecilia Maffei. La trentina, condizionata a Montréal da qualche problema fisico, passa il suo primo turno – tra tabellone principale e recuperi – nella seconda serie sulla distanza più breve di Toronto. Nelle batterie è seconda alle spalle della coreana Noh Do-Hee, ma la sua rincorsa finisce nelle successive semifinali, dove non riesce ad agguantare l’unico posto disponibile per la promozione. La Maffei sarà terza in 45’’652 alle spalle di Noh (45’’377) e della russa Malagich (45’’460). Per l’italiana arriva un 20esimo posto complessivo che eguaglia la sua sesta miglior performance individuale nella sua ultradecennale carriera in World Cup.
La seconda Finale A dei 500 metri disputata nel weekend di Toronto vedeva in pole position per un successo la tre volte campionessa del mondo e primatista sulla distanza Fan Kexin. Con lei le agguerritissime Choi Minjeong (Corea), Marianne St-Gelais (Canada) e la connazionale Han Yutong. Insomma, c’erano tutte le specialiste che non hanno disatteso il pronostico di una finalissima scoppiettante. La canadese sfrutta lo scatto repentino e si porta presto davanti a tutte. Guida per tutti i 4 giri e mezzo, ma Choi risale nel frattempo dall’ultima posizione – start non perfetto - e supera la Fan e Han e infine la St-Gelais. Un millesimo di secondo separa la vincitrice Choi, davvero infallibile grazie al recupero prodigioso chiuso con la zampata da 42’’998. La canadese, prima una settimana fa a Montréal, si deve accontentare della piazza d’onore e di mantenere la leadership nella classifica di specialità. Terza sul traguardo – a sorpresa – è la cinese meno attesa, la 21enne Han Yutong (43’’117 il suo tempo) che trova il suo primo podio stagionale.
Nei 1000 metri al femminile non è veloce abbastanza Arianna Valcepina, eliminata venerdì nei Preliminari, e nuovamente fuori al primo turno stavolta nei recuperi. La 21enne di Cepina non va oltre il terzo posto nel turno di ripescaggio che ha visto primeggiare la cinese Zhou Yang in 1’45’’873 davanti all’americana Jessica Smith. L’azzurra ha chiuso in 1’46’’110 cedendo all’attacco della Zhou sferrato al terzo dei nove giri complessivi. Meglio di lei fa l’altra italiana Elena Viviani, brava nel superare la prima batteria di ripescaggio, vinta davanti all’ungherese Bacskai. La finanziera di Valdidentro, però, non è riuscita a compiere l’ultimo step per essere riammessa ai quarti di finale del pomeriggio e nell’ultimo e decisivo turno di recupero è giunta terza (avanzavano solo prima e seconda) alle spalle di Smith (Usa) e Hout Marchand (Francia). Entrambe l’hanno sorpassata nella penultima tornata, quando l’azzurra era transitata in seconda posizione. Elena ha chiuso con il crono di 1’34’’942, a meno di mezzo secondo dalla vincitrice. Per l’azzurra arriva il 21esimo posto nel ranking finale, nel quale la Valcepina si ferma in 25esima piazza.
Con le due italiane fuori dai giochi, il discorso per la vittoria finale ha visto consumarsi il monologo vincente da parte di Shim Suk-Hee, al terzo successo stagionale. Stavolta però, la gara si è decisa con un finale emozionante con protagonista il fotofinish. Merito soprattutto della canadese Valérie Maltais, che ha provato in tutti i modi ad insidiare la coreana, l’attacca quando è in testa, la supera all’interno, resiste per due giri davanti a tutte ma deve accodarsi alla 18enne bronzo olimpico sulla distanza, vincitrice in 1’33’’964. Il podio (nella foto in copertina) è amaro per la Maltais, perché subisce l’attacco di una determinata ed estremamente competitiva Elise Christie (1’34’’028) – già ieri vittoriosa nella prima serie dei 500m - che relega la canadese al terzo posto lasciandola dietro per soli 13 centesimi. Delusione per l’olandese Jorien ter Mors, l’olimpionica due volte su pista lunga a Sochi, rientrata alle gare di short track dopo un anno e mezzo, cade ai -3 dal termine. Ma sarà un’avversaria temibile per chiunque nel prosieguo di stagione.
Spettacolo totale anche dalle staffette, che confermano quanto si era visto nelle gare individuali precedenti. La Corea di Choi Minjeong, Shim Suk-Hee, No Do-Hee e Kim Alang sbaraglia la concorrenza trionfando per la seconda volta consecutiva davanti alla Cina e alla Russia. La gara si risolve in favore delle campionesse del mondo in carica soltanto al terz’ultimo giro. Nei 5000 metri della finale A degli uomini, torna a sorridere il Canada, ritrovando una vittoria che mancava dal novembre 2013 in Coppa, ottenuta nella tappa di Torino. Samuel Girard, Charles Hamelin, Charle Cournoyer e Patrick Duffy chiudono una domenica speciale per i pattinatori di casa, anticipando con Hamelin al fotofinish la squadra coreana e quella cinese.
Le sfide di World Cup riprenderanno tra poco meno di un mese, dall’Asia. A Nagoya (Giappone) si terrà la terza tappa dal 4 al 6 dicembre prossimi.
Clicca qui per consultare i risultati ufficiali completi e le classifiche aggiornate di Coppa del Mondo dopo la tappa di Toronto.
Coppa del mondo di short track - Toronto, Canada
CdM di short track - Toronto
Canada e Corea si spartiscono gli ultimi successi a Toronto. Italia nelle retrovie
Lunedì 9 Novembre 2015Short Track - CdM a Toronto
Sabato 7 Novembre 2015Short Track - CdM a Toronto
Confortola e Peretti avanti per due volte. Bene anche Viviani e Dotti. Staffette ancora out
Venerdì 6 Novembre 2015BOLLETTINO NEVE
LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
---|---|---|
Breuil-Cervinia | 6/15 | 45-120 cm |
Saas-Fee | / | 0-0 cm |
Ghiacciaio Presena | 0/30 | 0-10 cm |
Ghiacciaio Val Senales | 2/11 | 20-50 cm |
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