Si è conclusa a Nagoya (Giappone) la terza tappa di Coppa del Mondo ISU di short track. Sul ghiaccio della Nippon Gaishi Arena sono si sono delineati gli ultimi podi nelle sei finali di questa domenica. Al femminile, l’Asia continua a dominare con le sue velocissimi interpreti: da una parte la Fan Kexin (Cina) e l’imprendibile coreana Choi Minjeong (in copertina), vincitrice dei 1000 metri e trascinatrice della staffetta.
Al maschile vincono François Hamelin (primo successo individuale per il “fratellino” di Charles) e Semen Elistratov. La staffetta è dell’Olanda.
L’Italia di coach Kenan Gouadec trova dei segnali finalmente positivi da un ritrovato Tommaso Dotti, ottimo nono nei 1000 metri dopo la risalita dai ripescaggi, mentre le staffette risalgono la china – seppur non strabiliando – dopo un inizio di stagione decisamente negativo. Le ragazze sono settime, mentre i maschi si piazzano all’ottavo posto finale.
Incoraggiante, in chiave qualificazione per i Mondiali 2016, il quarto posto in Finale B ottenuto dalla staffetta maschile composta da Tommaso Dotti, Andrea Cassinelli, Yuri Confortola e Davide Viscardi. Gli azzurri chiudono col tempo di 7’04’’022 alle spalle di Russia, Kazakistan e Stati Uniti nella Finale B. Nella classifica finale, gli italiani sono ottavi, guadagnando 2097 punti che permettono la risalita nel ranking fino al 13esimo posto. Servirà migliorare per essere tra le migliori otto che otterranno il pass iridato. In Finale A, torna a vincere l’Olanda trascinata da uno Sjinkie Knegt galvanizzato dopo il primo successo individuale in Coppa. Il quartetto oranje (Visser, van der Wart, Breeuwsma e Knegt) ritrova un successo che mancava dallo scorso 21 dicembre a Seul. E batte gli iridati in carica della Cina col tempo di 6’59’’079, davanti agli asiatici per appena 86 centesimi dopo un finale emozionante. Sul terzo gradino del podio sale il Canada guidato dai fratelli Hamelin. Ma nella classifica di Coppa a squadre, la Cina resiste al primo posto davanti agli olandesi.
Nella gara a squadre femminile corsa sui 3000 metri totali, Arianna Valcepina, Cecilia Maffei, Lucia Peretti e Federica Tombolato sono terze nella Finale B vinta dall’Olanda di Jorien ter Mors in 4’15’’367 davanti alla Francia. Le azzurre chiudono la prova in 4’19’’045 vincendo il duello con il Giappone per la penultima piazza. Con questo piazzamento, l’Italia aggiunge 2621 punti nella classifica generale di Coppa, agganciando l’ottavo e ultimo posto utile per la qualificazione ai Campionati Mondiali di marzo 2016, a Seul. Il loro vantaggio minimo su Polonia e Stati Uniti dovrà essere difeso con le unghie nella prossima tappa di Shanghai. In Finale A, arriva la terza vittoria consecutiva per l’irresistibile Corea di Choi Minjeong, Shim Suk-Hee e Kim Alang. Per le asiatiche è un dominio totale, lungo i 27 giri corsi sempre in testa davanti alla Cina e al Canada.
Nelle gare individuali disputate in questa domenica conclusiva a Nagoya, la seconda gara della distanza-sprint premia ancora - per la seconda volta consecutiva a Nagoya – Fan Kexin. La saetta cinese non sbaglia e si aggiudica in 44’’211 la Finale A dei 500 metri (seconda serie) davanti alla giovane tedesca Anna Seidel e alla canadese Audrey Phaneuf. Squalificata dai giudici, l’altra grande favorita sulla distanza, la coreana Shim Suk-Hee. Le due azzurre qualificatesi per i quarti di finale dopo i preliminari di venerdì, vengono subito estromesse. Arianna Valcepina è la migliore e si piazza al 14esimo posto finale dopo aver lottato per il passaggio di turno nel quarto vinto dalla Phaneuf, poi bronzo. Lucia Peretti, out anche lei ai quarti di finale, chiude con buon 16° posto complessivo. In classifica generale sui 500 metri, la Fan piazza un nuovo allungo decisivo in testa e stacca nettamente la seconda – Marianne St-Gelais – distante ora quasi 9000 punti dalla leader incontrastata.
I 1000 metri premiano ancora una volta l’incontenibile 17enne Choi Minjeong. La sudcoreana trova così la sua quinta vittoria stagionale – la seconda sul chilometro - in un’annata sin qui quasi infallibile. Choi è prima in 1’32’’466, relegando una Marianne St-Gelais (Canada) in pur ottima condizione al secondo posto, staccata di 74 centesimi. Al terzo posto c’è un’altra portacolori della Corea, Kim Alang, al suo primo podio stagionale su una distanza individuale. Sensazioni positive dalla migliore delle italiane, Federica Tombolato. L’altoatesina all’esordio in questa Coppa del Mondo recupera il posto nel tabellone principale dopo i ripescaggi del mattino e si piazza al 17° posto finale. Viene eliminata nei successivi quarti di finale dove giunge quinta alle spalle di Zang, Monvoisin, Sakai e Goetz. Out anche Elena Viviani – già qualificata direttamente ai quarti dopo il Preliminari: sarà 21esima in classifica generale sulla distanza. Cecilia Maffei, invece, era finita subito fuori dai giochi nelle batterie di ripescaggio, piazzandosi poi in 30esima posizione nel ranking finale. La situazione della classifica generale di specialità vede Choi Minjeong fare il vuoto staccando e superando di 8000 punti Shim Suk-Hee, che in Giappone non ha corso i 1000.
La più grande sorpresa della domenica arriva nella seconda serie dei 500 metri maschili. La gara premia François Hamelin superbo e inattaccabile nella finale A. Il 28enne fratello minore dell’olimpionico Charles, ottiene la sua prima vittoria in una gara individuale di Coppa. Hamelin va testa sin dall’inizio e non concede un millimetro ai rivali. Ci prova la sorpresa giapponese Satoshi Sakashita – che infiamma le tribune della Nippon Gaishi Arena -, ma quest’ultimo scivola contro le protezioni all’ultima curva. E dà via libera al 18enne russo Artem Kozlov. Terzo Chen Guang (Cina), che precede il connazionale più quotato Han Tianyu. Nelle retrovie gli azzurri. Yuri Confortola è 26°, mentre Davide Viscardi si piazza 28° nella graduatoria conclusiva. La classifica generale di specialità, vede resistere in testa Charles Hamelin, incalzato ora dal fratello minore.
Proprio Charles Hamelin è protagonista – stavolta in negativo – della Finale A dei 1000 metri. La vittoria va al campione mondiale in carica dei 1500, Semen Elistratov. Il russo vince agevolmente in 1’26’’486 davanti all’ungherese Liu Shaolin Sandor e a van der Wart. Ma sull’economia della gara pesa un’entrata aggressiva di Hamelin all’interno nei confronti dell’olandese Freek van der Wart, quando l’oranje era secondo. Kozlov così prende il vantaggio necessario per chiudere in testa, mentre Hamelin viene inevitabilmente squalificato dai giudici. I 1000 segnano però l’atteso ritorno alla competitività – era stato condizionato da un infortunio nelle prime tappe di Coppa - per il talento azzurro Tommaso Dotti, ottimo nono nella classifica finale. Il 22enne milanese trova la scalata vincente superando ben tre turni di ripescaggio al mattino, si qualifica passando con prudenza e velocità i quarti di finale alle spalle di van der Wart, salvo poi fermarsi nelle successive semifinali. Il lombardo giunge quinto (in 1’29’’649) nella prova vinta dal magiaro di origini cinesi Liu Shaolin. In ogni caso Dotti ottiene il suo secondo miglio piazzamento individuale in carriera, dopo l’apice del quarto posto – sempre sui 1000 – ottenuto a Erzurum, nella scorsa stagione. Più indietro si piazzano gli altri italiani: Andrea Cassinelli è 23°, mentre Nicola Rodigari è 35°.
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L’appuntamento con la Coppa del Mondo di short track è fissato per il prossimo fine settimana, quando dall’11 al 13 dicembre andrà in scena l’ultima prova del 2016 all’Oriental Sports Centre di Shanghai, in Cina.
Coppa del mondo di short track - Nagoya, Giappone
Short Track - CdM a Nagoya
Domenica 6 Dicembre 2015Short Track - CdM a Nagoya
Sabato 5 Dicembre 2015Short Track - CdM a Nagoya
Venerdì 4 Dicembre 2015BOLLETTINO NEVE
LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
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Breuil-Cervinia | 6/15 | 45-120 cm |
Saas-Fee | / | 0-0 cm |
Ghiacciaio Presena | 0/30 | 0-10 cm |
Ghiacciaio Val Senales | 2/11 | 20-50 cm |
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