12 gennaio 2024, il giorno dei giorni per lo skeleton azzurro. Bagnis: "Volevo solo un podio in stagione e invece..."

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Skeletoncoppa del mondo 2023/24

12 gennaio 2024, il giorno dei giorni per lo skeleton azzurro. Bagnis: "Volevo solo un podio in stagione e invece..."

A Sankt Moritz è successo davvero di tutto, ma si tratta semplicemente del culmine di un lavoro enorme da parte del gruppo della nazionale, con i Giochi Olimpici del 2026 (e il caso della pista non ancora risolto...) traguardo finale. Amedeo Bagnis, primo italiano di sempre a vincere in Coppa del Mondo, si racconta dopo quanto "combinato" oggi, compreso il successo in coppia con Valentina Margaglio.

Il giorno dei giorni, cantava Luciano Ligabue.

Il giorno dei giorni per il movimento dello skeleton italiano, che ha atteso una vita per vincere in Coppa del Mondo e, nel giro di due ore esatte, ha ottenuto due successi in un venerdì apocalittico, in senso positivo, sul budello naturale di Sankt Moritz.

Amedeo Bagnis ha scritto la storia, diventando il primo atleta azzurro a chiudere davanti a tutti una gara del massimo circuito, Valentina Margaglio, che sino ad oggi era l'unica italiana (settore maschile compreso) ad essere salita su un podio di CdM, ha fatto altrettanto o quasi chiudendo seconda la gara individuale, dopo la piazza d'onore ottenuta a fine 2023 in quel di Igls, e poi assieme al compagno di squadra è andata a dominare la prova a squadre mista.

Una crescita esponenziale, quella delle ultime stagioni, per il gruppo diretto da Maurizio Oioli e che ha nel suo mago, il tedesco Wilfried Schneider, una delle chiavi di un successo clamoroso che punta però ancora più in alto, ovvero alle medaglie olimpiche ai Giochi di Milano Cortina 2026. E fa strano, e anche rabbia, pensare che neppure si sa dove si potrà gareggiare tra due anni per quel grande sogno a cinque cerchi, magari proprio a Sankt Moritz che, in fondo, sul piano tecnico andrebbe bene eccome alla nazionale azzurra.

Un cammino che quattro anni fa, con il bronzo mondiale della stessa Margaglio in coppia con Mattia Gaspari (oggi tra l'altro gran sesto nella prova individuale e poi quarto con Alessandra Fumagalli nella prova a squadre), cominciava a salire di tono sino ai primi podi in coppa di Valentina e l'argento nella rassegna iridata di Sankt Moritz, conquistato da super Bagnis un anno fa.

Il venticinquenne di Casale Monferrato, tesserato per il Centro Sportivo Esercito, ora si trova pure al quarto posto della classifica generale di Coppa del Mondo con 697 punti, preceduto dal coreano Seunggi Jung (oggi terzo) con 827, dal tedesco Christopher Grotheer (secondo alle spalle dell'azzurro nella gara in Engadina) e dal britannico Matt Weston con 771. “Ero abbastanza tranquillo in partenza – ha spiegato a fisi.org Amedeo - Sapevo di avere un bel risultato fra le mani perchè le prove dei giorni scorsi erano andate bene, mi è venuta solo un po' di ansia che sono riuscito a controllare. La pista di St. Moritz è bella e particolare, il mio punto forte è lo spirito di adattamento.

Questo tracciato è naturale, per cui ogni anno cambia e non è come scendere sui tracciati permanenti; sono riuscito a capirne i cambiamenti in anticipo rispetto agli avversari, perchè l'ho trovata abbastanza diversa rispetto alla gara del Mondiale che mi regalò l'argento. Sicuramente questa vittoria è un punto di partenza, l'obiettivo che mi ero prefissato ad inizio stagione era un buon piazzamento nella classifica generale, e il primo podio in coppa. Sono già andato meglio rispetto alle aspettative, adesso mancano quattro gare alla conclusione, bisogna continuare su questa strada.

Peccato avere fallito nella tappa di apertura in Cina dove sono finito tredicesimo, i prossimi appuntamenti sono previsti a Lillehammer e Sigulda, che mi piacciono, poi si va in America dove non sono mai riuscito a correre. Partirò come outsider, spero di fare bene anche lì. Dedico il podio alla mia fidanzata Lucia, che non è potuta essere qui insieme a me”.

Valentina Margaglio, con il secondo podio di stagione, è dietro di soli 62 pt a Kimberley Bos, l'unica che l'ha preceduta a Sankt Moritz, in una classifica di CdM che permette all'alessandrina di sognare. “Sono molto contenta - racconta la piemontese delle Fiamme Azzurre - Ho fatto due discese solide, sentendo qualche problemino in spinta, ma credo si tratti soprattutto di una questione mentale, anche se alla fine ho fatto il secondo tempo.

E' un piazzamento importante per la classifica generale, a questo punto comincio a darci un'occhiata, però la cosa che conta è quanto mi sto divertendo ad ogni gara”. Arrivano anche i complimenti del direttore tecnico Maurizio Oioli. “Altra bella gara di squadra, anche Crippa e Fumagalli stanno crescendo pista dopo pista e si avvicinano alle migliori. Margaglio ha trovato un'altra dimensione, ci sta tranquillamente ad alto livello. Manca ancora qualcosa per arrivare alla vittoria, però sono sicuro che si possa colmare il gap. Nelle prossime gare l'obiettivo deve essere quello di salire sul primo gradino del podio anche per lei”.

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