Elizabeth Yarnold vince a Calgary dopo la squalifica di Noelle Pikus-Pace

Elizabeth Yarnold vince a Calgary dopo la squalifica di Noelle Pikus-Pace
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Elizabeth Yarnold vince a Calgary dopo la squalifica di Noelle Pikus-Pace

L'inglese Elizabeth Yarnold ha vinto a tavolino il primo appuntamento stagionale della Coppa del Mondo di skeleton, andato in scena quest'oggi a Calgary.

Yarnold in testa al termine della prima discesa, nella manche conclusiva era stata scavalcata al vertice della classifica da Noelle Pikus-Pace. A conclusione della competizione però, i giudici hanno ravvisato delle irregolarità sui materiali dell'americana e pertanto è scattata la squalifica dell'atleta statunitense.

La venticinquenne inglese quest'oggi è stata autrice di due prove eccellenti soprattutto nel tratto centrale della pista canadese che le hanno permesso di conquistare il secondo successo consecutivo a Calgary, il terzo della sua giovane carriera.  

In seconda posizione ha chiuso una sempre più competitiva Elena Nikitina. La russa che nel gennaio scorso ad Igls si era laureata a sorpresa campionessa europea, ha ribadito la sua forza in fase di spinta, realizzando per ben due volte il nuovo record di partenza della pista dell'Alberta, ma soprattutto ha dimostrato di trovarsi a proprio agio anche nei tratti più guidati beneficiando dei nuovi materiali sviluppati dal tecnico tedesco Schneider.

La prestazione odierna di Nikitina rappresenta un segnale di avvertimento per tutte le principali protagoniste del circus dello skeleton, a Sochi infatti, la giovane russa potrebbe entrare a far parte del novero delle favorite per una medaglia a cinque cerchi.

Il podio è stato completato da Michelle Steele, unica atleta del circuito che utilizza ancora la tecnica di spinta a due mani. L'australiana dopo sette anni di onorato servizio in Coppa del Mondo ha conquistato a Calgary il suo primo podio della carriera mancando il secondo posto per appena 2 centesimi.

In quarta posizione si è classificata la campionessa del mondo Shelley Rudman che è stata condizionata pesantemente da dei tempi di partenza piuttosto elevati. L'inglese senza l'handicap iniziale, quest'oggi se la sarebbe giocata per un posto sul podio se non addirittura per il successo finale, dato che nel corso della run conclusiva ha fatto segnare il miglior tempo di manche.

Alle spalle di Rudman staccata di 43 centesimi dalla vincitrice si è piazzata Anja Huber. La tedesca ha commesso qualche sbavatura di troppo nel corso della prima discesa che le ha condizionato il risultato finale.

Buona prestazione per l'austriaca Janine Flock che si è inserita in settima posizione mettendosi alle spalle molte atlete più blasonate di lei.

Il Canada privo di Mellisa Hollingsworth ha ottenuto un sesto posto con Sarah Reid, mentre Robynne Thompson e Cassie Hawrysh hanno chiuso rispettivamente in ottava e decima posizione.

Katie Uhlaender e Marion Thees sono indubbiamente le due più grandi delusioni di giornata. Entrambe le atlete hanno fatto segnare intertempi di partenza altissimi che gli hanno pregiudicato la gara. Se per Uhlaender questo ritardo di condizione potrebbe essere stato studiato a tavolino per arrivare in forma alle Olimpiadi di Sochi, la prestazione della tedesca detentrice della sfera di cristallo desta maggiori preoccupazioni.

Thees infatti, non è mai stata una grande partente, ma ad inizio stagione nell'ambiente del clan teutonico si vociferava che l'atleta non si fosse allenata adeguatamente nel corso dell'estate e i primi responsi nei trials di spinta avevano confermato questa tesi. Speriamo che per l'ex signorina Trott questa situzione sia soltanto passeggera e che nel corso della stagione torni a graffiare come ha ampiamente dimostrato nelle annate precedenti.

Il prossimo appuntamento con la Coppa del Mondo di skeleton femminile sarà tra una settimana sul budello di Park City.

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