Torna a sorridere Felix Loch dopo quasi un anno costellato da cocenti delusioni e torna a farlo nell'appuntamento più importante della stagione a Winterberg in occasione dei Campionati del Mondo di slittino.
Il fuoriclasse teutonico dominatore nella passata stagione dopo l'incredibile quinto posto di Pyeongchang 2018 non era più riuscito ad esprimersi come ci aveva abituato negli anni precedenti raccogliendo quest'inverno solamente due podi nelle 9 prove di Coppa del Mondo fin qui disputate.
Con queste premesse Loch non partiva di certo col favore del pronostico lo scorso weekend nell'edizione numero 48 dei Campionati del Mondo di slittino. E invece il due volte campione olimpico si è presentato ai nastri di partenza dell'appuntamento più importante della stagione più agguerrito che mai, facendo capire fin dalla gara sprint di venerdì chiusa al secondo posto alle spalle del sorprendente austriaco Jonas Muller, di essere pronto a riprendersi lo scettro iridato. E così è stato.
Loch nella prova tradizionale, quella disputata su due discese, non ha praticamente avuto rivali, disputando una splendida prima discesa in cui ha stampato di gran lunga il miglior parziale di giornata e poi nella manche conclusiva ha gestito il vantaggio accumulato tagliando il traguardo col 100 millesmi di margine sul rimontante Reinhard Egger.
Il campionissimo nativo di Sonneberg ma a tutti gli effetti bavarese, ha così raggiunto a quota 6 titoli l'azzurro Armin Zoeggeler diventando assieme al leggendario atleta di Foiana il più titolato slittinista nella storia dei Campionati del Mondo. Ad onor del vero il tedesco con questo successo ha scavalcato il fuoriclasse italiano nel computo totale delle medaglie d'oro mondiali conquistate nelle prove individuali di slittino. Loch infatti vanta dalla sua un titolo iridato sprint ottenuto nel 2016 a Koenigssee che sommato alle 6 vittorie nel format tradizionale lo portano in solitaria al comando nella graduatoria degli slittinisti più vincenti di sempre negli appuntamenti mondiali.
Più che una vittoria è stata un'autentica liberazione per Loch che al termine della gara è stato sommerso di abbracci da parte dei propri compagni di squadra e dal papà Norbert grande capo dello slittino tedesco. Un successo che ora potrebbe spostare gli equilibri anche in Coppa del Mondo, dal momento che il fenomeno bavarese si trova al terzo posto nella classifica generale ma che in calendario troverà dalla sua tre tappe (Altenberg, Oberhof e Sochi ndr) per complessive 4 gare molto favorevoli alle sue caratteristiche tecniche.
Alle spalle di Loch, fa festa l'Austria con un Reinhard Egger bravissimo a cogliere la sua prima medaglia iridata con una seconda manche superlativa che l'ha fatto risalire dal quinto al secondo posto. Terza piazza e medaglia di bronzo per il russo Semen Pavlichenko staccato di appena 13 millesimi dalla piazza d'onore, che torna a casa dal weekend di Winterberg con all'attivo due bronzi individuali essendosi piazzato in terza posizione pure nella gara sprint.
Doppia medaglia di legno per il leader della classifica generale Johannes Ludwig, quarto in entrambe le competizioni in programma, soltanto sesto il russo Roman Repilov che si consola col titolo iridato riservato agli Under23, mentre soltanto settimo si è piazzato il migliore degli azzurri Dominik Fischnaller che a differenza del cugino Kevin non è mai stato il lotta per un metallo prezioso. Proprio il "meno" famoso del due Fischnaller ha rischiato di far saltare il banco a Winterberg chiudendo la prima discesa in terza posizione assoluta. Poi nella final heat il venticinquenne di Maranza ha vanificato tutto compiendo un evidente errore in ingresso all'ultima curva precipitando dal terzo al decimo posto. I due azzurri non hanno rubato l'occhio nemmeno nella sprint dove sono giunti rispettivamente nono Kevin e undicesimo Dominik.
Tra le donne Natalie Geisenberger ha festeggiato un doppio successo iridato salendo a quota 5 titoli mondiali individuali. La due volte campionessa olimpica ha battuto in entrambe le gare in programma la giovane connazionale Julia Taubitz bravissima a confermarsi al vertice anche nella rassegna iridata. Geisenberger conquistato il primo titolo iridato sprint della carriera con appena 7 millesimi su Taubitz e 40 su Dajana Eitberger che hanno permesso alla Germania di monopolizzare l'intero podio.
Nella prova tradizionale la quasi trentunenne di Berchtesgaden ha letteralmente fatto ucciso la concorrenza staccando di 423 millesimi Julia Taubitz, neo-campionessa del mondo Under23, e di 513 millesimi l'americana Emily Sweeney risalita dalla quarta posizione. Chiudono la topfive la russa Ivanova quarta e la statunitense Summer Britcher quinta, che nella final heat ha perso due piazzamenti. In Casa Italia si registrano due buoni piazzamenti tra le dieci con Andrea Voetter settima e Sandra Robatscher nona. Le due azzurre non hanno rubato l'occhio nella sprint dove Voetter è stata dodicesima mantre Robatscher è stata squalificata per materiali irregolari.
Grandi deluse di questa rassegna iridata le tedesche Huefner e Eitberger con la prima che non ha colto alcuna medaglia chiudendo quinta la sprint e decima la gara su due manche, mentre Eitberger dopo il bronzo nella sprint è giunta solamente dodicesima nel format tradizionale.
Nello slittino biposto, doppio titolo per i tedeschi Toni Eggert e Sascha Benecken che in entrambe le gare hanno preceduto sul podio gli "acerrimi" rivali Wendl-Artl e Steu-Koller. Se nel format con partenza lanciata il duo della Turingia ha vinto con ampio merito, il titolo nella prova con due manche è arrivato principalmente per colpa di una sbavatura commessa da Wendl-Artl nel corso dell'ultima discesa. Il duo bavarese infatti aveva chiuso al comando la prima heat con 39 millesimi su Eggert-Benecken, ma nella manche conclusiva commetteva alcune sbavature di troppo chiudendo col quinto tempo parziale e perdendo la medaglia d'oro per appena 78 millesimi.
L'Italia dei doppi ottiene un sesto posto con Rieder-Rastner, un tredicesimo con i giovanissimi Nagler-Malleier bravi a stampare il terzo tempo di manche nella final heat e un sedicesimo posto con Rieder-Kainzwaldner.
Grande sorpresa nella prova a squadre con la Russia che per la prima volta nella storia ottiene il titolo iridato. Il team composto da Tatyana Ivanova, Semen Pavlichenko e Yuzhakov-Prokhorov ha letteralmente dominato la gara facendo il vuoto con la seconda e la terza frazione chiudendo con oltre mezzo secondo di vantaggio sull'Austria e la Germania. Quest'ultima dopo 19 anni di successi consecutivi ha dovuto abdicare nonostante un'ottima prima frazione di Geisenberger.
L'Italia nonostante la controprestazione tedesca non è riuscita a salire sul podio chiudendo al quarto posto. Si chiude così un'edizione iridata avara di soddisfazioni per i colori azzurri. La squadra italiana torna da Winterberg senza alcuna medaglia, una situazione che non si ripeteva dai mondiali di Whistler 2013.
Archiviati i mondiali è già tempo di pensare alla Coppa del Mondo. Il prossimo fine settimana ad Altenberg si riparte col settimo appuntamento stagionale, arriverà in Sassonia il primo successo in Coppa di Felix Loch?
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