Mito Zoeggeler, che meraviglia questi 50 anni: facciamo gli auguri alla leggenda dello slittino (e non solo)

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Slittinol'anniversario

Mito Zoeggeler, che meraviglia questi 50 anni: facciamo gli auguri alla leggenda dello slittino (e non solo)

Il 4 gennaio 1974 la nascita del fuoriclasse meranese, capace di conquistare due titoli e sei medaglie olimpiche consecutive. E poi i sei titoli mondiali, le dieci sfere di cristallo e un segno indelebile lasciato, per un'eredità che i campioni azzurri di oggi hanno raccolto.

Un mito dello sport italiano che festeggia mezzo secolo di vita, con la sua riservatezza, l'immensa classe e un bagaglio di esperienza pazzesco per dare ancora tanto al suo mondo, quello dello slittino.

Armin Zoeggeler brinda oggi al traguardo dei 50 anni, a quasi 10 dal ritiro prima di diventare direttore tecnico e faro di una nazionale che ha portato, su più discipline, ad altissimi livelli vincendo pure nell'ultima stagione due sfere di cristallo con i suoi atleti (Dominik Fischnaller nel singolo maschile, Andrea Voetter e Marion Oberhofer nel doppio femminile).

Che campione è diventato quel ragazzino di Foiana, frazione del comune di Lana (Merano), con la sua slitta per andare a scuola. Come lui nessuno con sei medaglie olimpiche in altrettante edizioni consecutive dei Giochi, partendo dal bronzo di Lillehammer 1994 ad appena vent'anni, passando dall'argento di Nagano sino alla consacrazione, con il doppio titolo tra Salt Lake City 2002 e Torino 2006, quando fece impazzire tutti nell'appuntamento a cinque cerchi di casa. E poi ancora due volte sul terzo gradino del podio, a Vancouver 2010 e Sochi 2014, appena prima di lasciare l'agonismo.

I sei titoli mondiali sono storia, da Lillehammer (sempre nel destino) nel 1995 a Cesana, proprio sulla pista olimpica, nel 2011, con 16 medaglie complessive nelle gare iridate, passando per i 4 titoli europei e soprattutto le dieci sfere di cristallo messe in bacheca, con 57 vittorie individuali in Coppa del Mondo come nessun azzurro nella storia delle discipline invernali. La prima gemma a Oberhof il 15 gennaio '95, l'ultima a Sigulda il 26 gennaio 2014, oltre 19 anni dopo!

Superando quota 100 podi nel massimo circuito, per colui che numeri alla mano è il più grande atleta italiano di sempre tra neve e ghiaccio, anche se nell'immaginario collettivo Alberto Tomba rimarrà unico e, seppur solo in parte, ha condiviso anche il suo percorso con Zoeggeler. Il gigante buono che oggi celebriamo.

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