L’Alau Ice Palace di Astana festeggia i due campioni mondiali 2015. Per entrambi si tratta del primo titolo iridato “Sprint” in carriera. Il re e la regina della velocità sono Brittany Bowe al femminile e Pavel Kulizhnikov al maschile, che entrano così nella storia dello speed skating aggiudicandosi l’iride riservato ai velocisti del ghiaccio.
Due vittorie forse prevedibili, visti i rispettivi stati di forma – a dir poco strepitosi – mostrati dalla statunitense (per lei il 2015 è stato quasi perfetto) e dal russo, ai vertici della velocità sin dall’inizio della stagione 2014-2015.
Sul podio della classifica generale salgono – per quanto riguarda le donne – anche Heather Richardson e Karolina Erbanová (Repubblica Ceca), al primo podio nei Campionati. Al maschile, invece, tornano dal Kazakistan con la medaglia d’argento e di bronzo “generale” l’olandese Hein Otterspeer – già bronzo nel 2013 - e il russo Aleksey Yesin, quest’ultimo alla prima medaglia in un Mondiale Sprint.
L’edizione 2015 regala anche alcune pillole statistiche molto interessanti. Due pattinatrici americane non salivano contemporaneamente su un podio generale dal 1980. Allora la doppietta “toccò” a Leah Poulus e Beth Heiden, argento e bronzo alle spalle della tedesca – che correva sotto la bandiera della Germania Est – Karin Enke. Inoltre, la Bowe trova un eccezionale poker vincente – ha vinto entrambe le doppie serie di 500 e 1000 metri - che non si verificava dall’edizione 2003, quando la tedesca Monique Garbrecht-Enfeldt vinse tutte e quattro le prove del programma. Festeggia il fulmine dell’est Pavel Kulizhnikov, 21 anni da compiere in aprile, che riporta la Russia alla vittoria dopo 18 anni. L’ultimo a centrare l’oro fu Sergej Klevčenja, campione nel 1997 ad Hamar.
Il Mondiale dei tre azzurri guidati dal tecnico Giorgio Baroni finisce con un leggero calo rispetto alla buona giornata inaugurale. Non arrivano nuovi primati stagionali in casa italiana – ieri sono stati tre, equamente divisi tra tutti i pattinatori di casa nostra – ma i miglioramenti non mancano. Questi i piazzamenti finali della pattuglia azzurra: Mirko Giacomo Nenzi termina al dodicesimo posto complessivo, non riuscendo a migliorare il suo miglior piazzamento ottenuto un anno fa a Nagano, quando fu 11esimo. Stessa sorte per David Bosa, ventunesimo nella classifica finale ad Astana, che cede una posizione rispetto al Mondiale 2014. Migliora decisamente Yvonne Daldossi. La sprinter di Lana (Bolzano) passa dalla 23esima piazza di Nagano al 21esimo posto ottenuto in questa due giorni iridata.
Di seguito i dettagli di quanto accaduto nella domenica conclusiva di gare.
Dopo il successo assolutamente convincente nella prima serie dei 500 metri, Brittany Bowe ha dunque replicato anche nella prova della domenica. La statunitense sigilla sin da subito il primato in classifica generale, trionfando in 37’’71, crono leggermente più lento – 12 centesimi in più rispetto all’eccezionale prova di 24 ore prima. La 27enne della Florida batte – come già avvenuto ieri – la connazionale Heather Richardson (seconda nella graduatoria finale) nell’ultima delle 16 batterie totali. Il tempo della Bowe è più rapido di 19 centesimi, rispetto al 37’’90 della compagna di team. La Richardson regge il confronto alla pari fino ai -100 dall’arrivo, salvo poi cedere anche alla fatica nel rettilineo conclusivo.
Terza, così come nella prima serie dei 500, è la ceca Karolina Erbanová, autrice di un crono – 38’’06 - sostanzialmente simile a quello di sabato. Quarta la kazaka Yekaterina Aydova a 13 centesimi dal terzo posto, brava a lasciarsi dietro, nell’ordine, le specialiste della distanza breve Thijsje Oenema, Judith Hesse e Olga Fatkulina.
Yvonne Daldossi, reduce dal 39’’48 di ieri, aveva il proposito di migliorare la prestazione cronometrica – e di conseguenza il piazzamento, anche in funzione della classifica generale – ottenuto nel pomeriggio di sabato. La 23enne altoatesina riesce nell’obiettivo e chiude al 17esimo posto: è il suo miglior risultato su una singola distanza in un Mondiale Sprint. Impegnata in corsia esterna contro la canadese McLean, trova una buona prova scattando bene in 10’’68 ai 100 metri. La partenza incoraggiante la porta a chiudere in 38’’99. Per la pattinatrice della Forestale si tratta della terza migliore prestazione cronometrica stagionale – la prima è il 38’’83 ottenuto ai Mondiali su Distanze Singole di Heerenveen -, ma è anche uno dei tempi migliori, da top 10 personale, ottenuti in carriera. Il cronometro e i centesimi non sono così benevoli all’azzurra, poiché davanti a lei – con 38’’98 - si piazzano ben tre atlete, tutte con lo stesso tempo.
Nei successivi 1000 metri (seconda serie), il consueto duello tra Brittany Bowe ed Heather Richardson – sempre in ultima batteria – premia la prima, che si prende così un prestigioso poker da record dopo le tre vittorie precedenti. Il crono di 1’14’’50 è comunque velocissimo rispetto all’1’15’’06 della Richardson – quarto argento per lei – che lascia chiudere in parata gli Usa e in modo particolare la nuova campionessa mondiale sulle distanze brevi. L’iridata è più “lenta” di 40 centesimi rispetto alla vittoria precedente sul chilometro. Festeggia così il suo primo oro in assoluto nella competizione dopo due partecipazioni nelle quali trovò un ottavo e un diciottesimo posto nel 2013 e nel 2012.
Oltre le due dominatrici statunitensi, si piazza sul podio alla sua ultima opportunità la leader di Coppa sui 1000 – complice anche l’assenza delle formidabili americane nelle prime tappe di World Cup -, la cinese Qishi Li, capace di vincere la sfida riservata al “resto del mondo” in 1’15’’85. Sfortunata la portacolori del Kazakistan Yekaterina Aydova, quarta nuovamente – le era già successo ieri nei 1000 e oggi anche sui 500 – a 16 centesimi dalla cinese. Inoltre, la beniamina di casa risale in classifica generale: ma si deve fermare anche stavolta al quarto posto. Una vera disdetta per la giovane – classe 1991 - kazaka.
La sfida - - al momento decisivo in questi secondi 1000 metri - tutta per il terzo gradino del podio “overall” era tutta tra Karolina Erbanová e Olga Fatkulina. E si conclude in favore della ceca che alla vigilia dei 1000 doveva difendere tre decimi di punto accumulati nei confronti dell’atleta argento alle Olimpiadi di Sochi nei 500 metri. Missione compiuta per la ceca. Nella classifica sulla distanza saranno rispettivamente quinta e ottava.
La prima batteria dei 1000 metri, però, aveva visto subito l’azzurro protagonista con Yvonne Daldossi. Ksenia Sadovskaya abbinata all’azzurra nella seconda serie mondiale. Partita in 18’’35 ai 200 metri, l’italiana ha rallentato in chiusura delle ultime due tornate da 29’’6 e 32’’8. 1’20’’84 il tempo complessivo per Yvonne che perde fluidità d’azione negli ultimi metri e peggiora di 40 centesimi il tempo – primato stagionale – toccato ieri. Si piazza in 23esima posizione, penultima alle spalle proprio della bielorussa.
In campo maschile, coglie i due successi sulle distanze odierne Pavel Kulizhnikov. Il russo non si ferma di certo nella sua distanza preferita: i 500 metri. Il leader di Coppa, arrivato a metà della competizione con un buon vantaggio in classifica generale, mette immediatamente al sicuro il discorso titolo trionfando nuovamente sui 500 metri. Nuovamente spettacolare la sua gara, vinta con disarmante facilità in 34’’68. Gli standard, nonostante abbia leggermente peggiorato nel confronto con il tempo vincente della prima serie, rimangono altissimi: 34’’68. In questa stagione solo i canadesi – ma sul velocissimo ovale olimpico di Calgary - Dubreuil e Junio hanno saputo pattinare più velocemente.
Alle spalle del leader di Grand World Cup e nuovo campione mondiale sprint si erano piazzati Hein Otterspeer – ottimo interprete dei 1000 in Kazakistan – e il 31enne finlandese Mika Poutala, al primo podio di rilievo in carriera dopo cinque stagioni di digiuno. Per entrambi c’è l’argento ex aequo grazie al 35’’03 sul traguardo. Il primo pattinatore fuori dal podio sulla distanza è il russo Ruslan Murashow (35’’06), seguito da un deludente campione olimpico Michel Mulder, quinto in 35’’11 dopo il brillante argento di sabato. Da segnalare l’uscita di scena del tedesco Nico Ihle, squalificato e uscito di classifica dopo un ottimo primo giorno in cui aveva concluso al terzo posto provvisorio.
La seconda serie dei 500 maschili è stata inoltre condizionate dallo stop dovuto alla collisione tra il cinese Fan Yang, scivolato in corsia interna, che è andato a colpire l’incolpevole kazako Aleksandar Zhigin.
Gli azzurri fanno meglio rispetto ai 500 del sabato. È bravo David Bosa che chiude la sua prova in 35’’66. Ed è capace di eguagliare il crono ottenuto ieri in corsia interna, che rappresentava già il suo primato stagionale. Il trentino si pazza in ventiduesima posizione. Il secondo azzurro in gara, Mirko Giacomo Nenzi ha corso la sua seconda prova in corsia esterna contro lo statunitense Jonathan Garcia. Il veneziano, reduce dal 35’’38 di sabato, fa meglio chiudendo il giro e 100 metri di gara in 35’’34. Per il 25enne veneto un buon 9’’93 allo start e chiusura convincente in 25’’4 sul giro: sarà decimo. Per l’azzurro si tratta della quarta migliore prestazione cronometrica in stagione.
I conclusivi 1000 metri sono una parata per Kulizhnikov, già quasi certo dell’iride “in cassaforte”, dà l’ultima dimostrazione nella sua quarta e ultima fatica, trovando il terzo successo mondiale. Nell’ultima batteria arriva così l’ennesima perla del nuovo campione mondiale, che “vendica” così il ko di sabato. La sfida Kulizhnikov-Otterspeer va appannaggio del russo in 1’09’’06. L’olandese chiuderà in 1’09’’52 (quarto parziale), ma il crono sarà sufficiente a garantirgli l’argento in classifica generale.
L’attenzione era spostata anche sulla lotta per il podio generale, apertissima, con Otterspeer, Mulder, Yesin in poco più di mezzo punto. Per il bronzo la spunta Yesin vincitore della sfida diretta con Mulder, centrando un ottimo 1’09’’41 (secondo miglior tempo al traguardo). Tempo molto competitivo che gli servirà per scavalcare il campione in carica nella graduatoria overall: li separeranno appena 10 centesimi di punto.
I due azzurri migliorano i piazzamenti rispetto alla prima serie pur non provando prestazioni cronometriche più rapide. David Bosa, impegnato stavolta in corsia esterna è ventiduesimo. Così la sua gara: 26’’1 al primo giro e 28’’8 alla seconda tornata, non perfetta. Chiude in 1’11’’81 la sua gara meno competitiva – nei primi 1000 metri aveva trovato un ottimo 1’11’’63 - di un Mondiale corso comunque bene.
Mirko Nenzi si ritrova in batteria contro l’esperto Samuel Schwarz. Dopo la buona prestazione di sabato, il finanziere azzurro parte in corsia interna. Questo il passo nei due giri lanciati: 25’’7 e 27’’9. 1’10’’37 il crono finale più alto di 3 centesimi rispetto al primato stagionale di 24 ore prima. Sarà tredicesimo, confermando un ritorno a buoni livelli nella distanza dei 1000, nella quale ha avuto un inizio di stagione abbastanza complicato.
Clicca qui per consultare i risultati e le classifiche complete dell’edizione 2015 dei Mondiali Sprint.
CLASSIFICHE GENERALI FINALI
DONNE
1. Brittany BOWE (Usa) 149.600 punti
2. Heather RICHARDSON (Usa) 150.815
3. Karolina ERBANOVA (Cec) 152.625
4. Yekaterina AYDOVA (Kaz) 153.025
5. Olga FATKULINA (Rus) 153.315
6. LI Qishi (Cin) 153.330
7. Margot BOER (Ola) 153.585
8. Vanessa BITTNER (Aut) 153.730
9. Thijsje OENEMA (Ola) 153.800
10. Judith HESSE (Ger) 154.025
….
21. Yvonne DALDOSSI (Ita) 159.115
UOMINI
1. Pavel KULIZHNIKOV (Rus) 138.325 punti
2. Hein OTTERSPEER (Ola) 139.335
3. Aleksey YESIN (Rus) 139.855
4. Michel MULDER (Ola) 139.865
5. Espen Aarnes HVAMMEN (Nor) 140.250
6. Pim SCHIPPER (Ola) 140.460
7. Mika POUTALA (Fin) 140.545
8. Laurent DUBRUEUL (Can) 140.590
9. Samuel SCHWARZ (Ger) 140.860
10. Jonathan GARCIA (Usa) 140.925
….
12. Mirko Giacomo NENZI (Ita) 141.075
21. David BOSA (Ita) 143.060
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Venerdì 27 Febbraio 2015BOLLETTINO NEVE
LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
---|---|---|
Breuil-Cervinia | 6/15 | 45-120 cm |
Ghiacciaio Val Senales | 2/11 | 20-50 cm |
Saas-Fee | / | 0-0 cm |
Ghiacciaio Presena | 0/30 | 0-10 cm |
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