Perdere quota in accelerazione per non rimanere arretrati - Dry Skiing Tech

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Perdere quota in accelerazione per non rimanere arretrati - Dry Skiing Tech

In questo video di Jam Session Valerio Malfatto ci mostra alcuni esercizi utili per capire che nello sviluppo di una curva il corpo deve perdere quota in accelerazione per non rimanere arretrato e fuori equilibrio nella durante la curva e nella fase di chiusura.

Quando si parla di perdita di quota spesso la si intende negativamente come il derapare trainati verso il basso dalla forza di gravità e dall’effetto centrifugo che si genera in curva. 

Non si parla di questo, anzi si vuole dire che la parte del corpo che solitamente rimane arretrata deve essere spinta in giù verso in modo come a volerne accelerare la discesa e d in modo che, come i piedi perdono metri di dislivello, anche quella perda gli stessi metri per mantenere sempre la spalla esterna sul piede esterno, ottenendo perfetta centralità, permettendo allo sciatore di essere sempre “sopra” lo sci, ottenendone la migliore deformazione insieme al migliore equilibrio dinamico.

Con l'aiuto del nostro Claudio, Valerio ci dimostra cosa dobbiamo fare: scendendo giù dal gradino non scendere solo con il piede, ma andare giù con il tronco, accelerando verso il basso la spalla esterna per riuscire ad atterrare in equilibrio “pieno” sul piede esterno alla curva.

Nel primo esercizio simula un finale di curva a sinistra e l’ingresso nella curva a destra: la fase di cambio e di ingresso curva avviene su una linea poco pendente ma ad un terzo di curva la pendenza aumenta improvvisamente: è qui che il corpo e la spalla esterna devono accelerare per saltare giù insieme e al piede e sul piede esterno... e non rimanere in ritardo.

E’ un concetto non facile da inquadrare e da fare proprio. E’ difficile accelerare il corpo verso “giù”, è più facile trattenersi in difesa, temendo quell’aumento di pendenza. E’ importante capirlo, provarlo, provare quanta volontà ci vuole per vincere la paura del ripido e “spingere in giù”

Acquisito il concetto possiamo dedicarci alla presa di spigolo in modo che dalla fase di cambio a quella di accelerazione e atterraggio avvenga il cambio di spigoli e lo sviluppo e consolidamento dei nuovi spigoli che in atterraggio devono essere saldi, con caviglie inclinate e lateralmente solidissime.

E’ una coordinazione non facile, assolutamente assente nella vita quotidiana... e senza questa coordinazione di cambio di spigoli, accelerazione in giù e sviluppo di inclinazione dei piedi per atterraggio a spigoli solidissimi, non abbiamo alcuna speranza di imparare a sciare bene e con la giusta dinamica.

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