K2 Disruption STi

• Rispondenza profilo
  SI al 80 %
• Stabilità
• Comfort
• Maneggevolezza
• Conduzione
• Impulso
• Curve strette
• Curve medie
• Curve ampie
• Presa di spigolo

La proposta per le curve strette della casa americana è stato rivisto la scorsa stagione e riproposto immutato per la stagione 2024/25. Il K2 Disruption STi si è rivelato uno sci molto particolare che sorprende i nostri testatori per essere differente dagli altri racecarver SL come approccio alla sciata e alla resa sulle nevi non tirate a lucido.
Lo sci, testato nell’inverno del 2023 sulle nevi di Pila, si è dimostrato “stabilissimo e preciso in tutta la curva” racconta Alex Favaro, mentre Federico Mezzavilla ne loda l’ingresso curva “diretto, con una coda forte e la spatola pastosa e progressiva: ti conquista alla prima piega”, racconta soddisfatto il maestro di sci piemontese.
Matteo Garino apprezza la stabilità e la tenuta sui terreni duri e compatti, mentre Federico Mezzavilla apprezza la struttura, l’allenatrice italo francese Isabel Anghilante invece analizza la risposta elastica: sempre presente ma misurata.
Alla voce comfort di gestione i risultati non sono tuttavia eccellenti, soprattutto nel corto raggio: lo sci è molto nervoso e tende ad agganciare. Lo sci infatti ha una resa migliore sull’arco medio piuttosto che nel corto “in particolare nelle curve medie in conduzione” racconta Laura Jardi “non l'ho sentito molto come uno sci da slalom, ma più un GS corto” chiude l’istruttrice spagnola.
Il nuovo K2 Disruption STi è uno sci che il nostro Test Team consiglia sin dal livello 5 a salire, per sciatori con buona forza fisica e che cercano di progredire, ma anche per un L7 in cerca di un tuttofare per lavoro o divertimento.