BergWind, la start-up austriaca che sfrutta gli impianti di risalita per produrre energia pulita

BergWind, la start-up austriaca che sfrutta gli impianti di risalita per produrre energia pulita
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Ibrahim Sagerer-Foric

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BergWind, la start-up austriaca che sfrutta gli impianti di risalita per produrre energia pulita

Sostituire i veicoli agganciati alla fune con moduli eolici e fotovoltaici producendo energia pulita durante i mesi di inattività degli impianti sciistici, è questo il progetto, in avanzata fase di sviluppo, della start-up austriaca BergWind. Ne abbiamo parlato con il suo fondatore Ibrahim Sagerer-Foric.

I piccoli impianti di risalita svolgono un importante ruolo di avvicinamento allo sci, mantenendolo uno sport popolare alla portata di tutti. Alcuni di questi impianti sono sempre in maggiore difficoltà, sia per i crescenti costi di gestione e manutenzione, sia per stagioni sciistiche sempre più brevi e incerte, che diminuiscono il periodo di apertura e di conseguenza anche la finestra temporale per raggiungere il fatturato di equilibrio, ossia la condizione minima per garantire la sostenibilità economica di lungo periodo di un impianto di risalita. Per rispondere a questa situazione ci sono varie modalità di destagionalizzazione e diversificazione dei ricavi che si possono raggruppare in due categorie: da un lato gli investimenti per incentivare la fruizione delle aree sciistiche durante tutto l’anno, abbattendone la dipendenza dal fattore neve, dall’altro lo sviluppo di politiche di autoproduzione energetica. Queste ultime presentano un duplice vantaggio, consentendo sia l’abbattimento dei costi energetici per il funzionamento degli impianti di risalita e di innevamento, che la generazione di una fonte aggiuntiva di ricavi attraverso la cessione dell’energia non consumata alla rete pubblica o alle comunità energetiche.

In quest’ottica di particolare interesse è il progetto sviluppato dalla start-up austriaca BergWind, che sta lavorando a una soluzione flessibile e con ridotto impatto ambientale che consente di produrre energia elettrica dagli impianti di risalita durante il periodo di inattività, che tradizionalmente va da aprile a novembre. Il meccanismo alla base è molto semplice: sono stati ideati appositi moduli eolici e fotovoltaici che possono sostituire i veicoli ammorsati alle funi degli impianti di risalita. I primi test sono stati avviati nel mese di marzo 2023 presso lo skilift Kronberg di Altersee, tradizionale impianto di riferimento per famiglie e giovani, dotato anche di impianto di innevamento programmato e illuminazione per lo sci in notturna.

Per saperne di più ne abbiamo parlato con il fondatore di BergWind, l’ingegner Ibrahim Sagerer-Foric che spiega: “il test con tre turbine eoliche avviato lo scorso mese di marzo è ancora in corso. L’obiettivo è reperire dati sul funzionamento e sulla sicurezza dei moduli. In questi mesi ci sono state tre tempeste con venti oltre 120 km/h per 3 secondi e le norme di sicurezza hanno perfettamente funzionato. Il test inizialmente riguarda BergWind, successivamente prevediamo di testare anche i moduli fotovoltaici BergSun. Abbiamo l’obiettivo – prosegue Sagerer-Foric – di ottenere la conformità CE e approvazione del dipartimento degli impianti a fune in Austria nel corso del prossimo inverno. Da maggio 2024 vorremo avere almeno due impianti di risalita con BergWind e BergSun in rete per eseguire test a lungo termine (minimo 20 kWp ciascuno).” Sulla base di questi test, BergWind prevede di rendere disponibili i primi prodotti per la fine del 2024 pur essendo: “già disponibili nei confronti della clientela per offrire un’analisi del potenziale, al fine di valutare la quantità di energia producibile e orientare la scelta tra i moduli solari ed eolici”, un invito che Sagerer-Foric estende anche agli esercenti funiviari che provengono al di fuori dai confini austriaci.

Il progetto potrà aiutare i piccoli comprensori sciistici in difficoltà a sopravvivere? E soprattutto i costi di investimento saranno alla portata di realtà spesso contraddistinte da ridotte dotazioni tecniche ed economiche? Le risposte del fondatore di BergWind paiono rassicuranti: “Uno skilift può produrre energia solare con il modulo BergSun da marzo a dicembre e l'elettricità può essere venduta alla rete o alle comunità energetiche. Inoltre, ci sono nuove opportunità di marketing, installando BergWind e BergSun, i piccoli comprensori sciistici possono apporre etichette di sponsor sulle nostre turbine e moduli fotovoltaici e generare entrate aggiuntive – gli investimenti prevedono un’attenta fase preliminare di studio e valutazione con la formulazione della miglior proposta in termini di costi-benefici per il cliente – analizzeremo il potenziale del vento e del sole presso la sede del cliente. Verificheremo se è possibile la vendita in rete, alle comunità energetiche o l’autoconsumo e cosa è più economico per le loro esigenze. In base alle risorse economiche progetteremo le dimensioni e il numero di turbine e moduli fotovoltaici. In totale saremo in grado di generare un ritorno dell'investimento compreso tra 8 e 10 anni (senza sussidi). Pertanto crediamo di poter offrire soluzioni molto interessanti anche per i piccoli comprensori sciistici”.

Congediamo Sagerer-Foric con un’ultima domanda: ipotizzando che i moduli verranno utilizzati da maggio a ottobre, quanto potrebbero essere approssimativamente i kWh prodotti da ciascun modulo? “La risposta dipende dalla potenziale esposizione a vento e sole. Le aree con vento buono con oltre 6,5 m/s genereranno da 2000 a 2500 kWh per 1 kW di prestazione netta. Ad esempio, se installiamo 20 kW eolici, otterremo fino a 50.000 kWh, se installiamo 50 kW eolici, otterremo fino a 125.000 kWh. Con BergSun, se installiamo 200 kWp, si otterranno fino a 200.000 kWh all'anno. Questi sono ovviamente numeri teorici, che richiedono più approfondite valutazioni sul caso specifico di ogni cliente”.

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