Contributi a fondo perduto per lo sviluppo turistico montano: settembre e ottobre ricchi di opportunità e scadenze

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Contributi a fondo perduto per lo sviluppo turistico montano: settembre e ottobre ricchi di opportunità e scadenze

Sono numerosi i bandi, in scadenza o pubblicazione nei prossimi due mesi, che possono garantire il reperimento di contributi a fondo perduto sia per investimenti in impianti di risalita e di innevamento, che per lo sviluppo turistico montano in generale.

L’inizio dell’autunno offrirà molte opportunità per gli investimenti nel turismo montano.

FONDO PER L’AMMODERNAMENTO, LA SICUREZZA E LA DISMISSIONE DEGLI IMPIANTI DI RISALITA E DI INNEVAMENTO

Di grande rilievo per le imprese funiviarie è la finestra 2024 del “Fondo per l’ammodernamento, la sicurezza e la dismissione degli impianti di risalita e di innevamento”. Il bando sarà indetto dal Ministero del Turismo annualmente fino al 2028 e consente di ottenere contributi per gli investimenti inerenti a interventi di sostituzione o ammodernamento di impianti di risalita esistenti, potenziamento dell’impianto di innevamento, dismissione di impianti di risalita obsoleti e sviluppo di progettualità innovative con la tecnica dello snow-farming. Il bando, riservato a imprese e associazioni, non ammette gli enti locali tra i beneficiari. Il contributo, calcolato con il metodo del Funding gap, può variare da un minimo di 300.000 € a un massimo di 10 milioni per singolo progetto. Particolarmente numerosa e complessa la documentazione da predisporre entro la scadenza del 27 settembre. Tra i documenti richiesti per massimizzare i punteggi attributi in graduatoria è necessaria una delibera approvata da un istituto di credito per un finanziamento a copertura della quota di investimento per cui viene richiesto il contributo. Altro elemento da determinare è il calcolo del DSCR, indicatore che esprime la sostenibilità dell’indebitamento finanziario aziendale e per il quale è necessario predisporre un piano economico-finanziario previsionale per i futuri esercizi. Discorso analogo per la determinazione del contributo con il calcolo del Funding gap, metodologia che presuppone la stima di costi e ricavi prospettici derivanti dall’investimento. Numerosa anche la documentazione che i tecnici dovranno produrre relativamente alla cantierabilità del progetto d’investimento.

FONDO UNICO NAZIONALE DEL TURISMO

Fino al 30 ottobre gli enti territoriali locali e gli enti del terzo settore possono presentare domanda di contributo a valere sul Fondo Unico Nazionale del Turismo. Il bando, che presenta un oggetto molto ampio, ha l’obiettivo di sostenere progetti d’investimento volti a migliorare la fruibilità e l’accessibilità dei siti turistici di interesse, nonché a potenziare l’attrattività turistica e promuovere la ripresa produttiva del settore turistico nazionale. Il contributo erogabile può raggiungere il 75% del progetto d’investimento.

FRI-TUR

Per gli interventi di ammodernamento delle strutture ricettive è attivo, fino al 12 settembre sul portale di Invitalia, il bando FRI-Tur.

BANDO APPENNINI

Per le stazioni sciistiche appenniniche colpite dalle temperature miti e dalla carenza di precipitazioni nevose dello scorso inverno, è in arrivo un bando dalla dotazione complessiva di 13 milioni, riservato alle imprese turistiche operanti nei Comuni dei comprensori e delle aree sciistiche della dorsale appenninica che, nel lasso di tempo preso in considerazione, hanno subito una riduzione dei ricavi non inferiore al 30% rispetto a quelli registrati dal 1° novembre 2021 al 31 marzo 2022.

CREDITO D’IMPOSTA 4.0

Confermato fino al 2025 il credito d’imposta 4.0, in cui sono inclusi gli investimenti in nuovi impianti di risalita, di innevamento, mezzi battipista e sistemi di controllo accessi in possesso delle caratteristiche di beni strumentali tecnologicamente avanzati previste dalla normativa.

Il credito d’imposta può essere utilizzato in abbattimento di tutti i versamenti tributari e previdenziali e può essere recuperato in tre quote annuali, una per ciascun anno solare, a partire dalla data di interconnessione del bene in azienda.  La quantificazione del contributo varia in relazione all’ammontare complessivo dell’investimento:

  • 20% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
  • 10% per investimenti tra 2,5 e 10 milioni di euro;
  • 5% per investimenti tra 10 e 20 milioni di euro.

Anche gli investimenti in beni immateriali 4.0, sino alla soglia di 1 milione di euro, possono fruire di un credito d’imposta determinato nella misura del 15%.

Per questi interventi è possibile aprire un finanziamento bancario agevolato dalla Nuova Sabatini, che consente di ottenere in un contributo a fondo perduto pari all'ammontare complessivo degli interessi calcolati al tasso annuo del 3,575% su un piano convenzionale di ammortamento con rate semestrali e della durata di 5 anni. Anche i beni non 4.0 possono fruire del contributo che è tuttavia ridotto al 2,75%.

CREDITO D’IMPOSTA 5.0

In alternativa al Credito d’imposta 4.0, i progetti d’investimento dai quali derivi una riduzione dei consumi energetici sulla base dei requisiti previsti dalla normativa, possono fruire del nuovo Credito d’imposta 5.0, che prevede le maggiori percentuali di contributo qui di seguito evidenziate:

- nel caso di riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva dal 3 al 6% o, in alternativa, di riduzione dei consumi energetici dei processi interessati dall’investimento dal 5 al 10%:

- 35% del costo, per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro;

- 15% del costo, per la quota di investimenti oltre i 2,5 e fino a 10 milioni di euro;

- 5% del costo, per la quota di investimenti oltre i 10 milioni e fino al limite massimo di costi ammissibili pari a 50 milioni di euro per anno per impresa beneficiaria;

- nel caso di riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva localizzata nel territorio nazionale superiore al 6% e fino al 10% o, in alternativa, di riduzione dei consumi energetici dei processi interessati dall’investimento superiore al 10% e fino al 15%:

- 40% del costo, per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro;

- 20% del costo, per la quota di investimenti oltre i 2,5 e fino a 10 milioni di euro;

- 10% del costo, per la quota di investimenti oltre i 10 milioni e fino al limite massimo di costi ammissibili pari a 50 milioni di euro per anno per impresa beneficiaria;

- nel caso di riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva localizzata nel territorio nazionale superiore al 10% o, in alternativa, di riduzione dei consumi energetici dei processi interessati dall’investimento superiore al 15%:

- 45% del costo, per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro;

- 25% del costo, per la quota di investimenti oltre i 2,5 e fino a 10 milioni di euro;

- 15% del costo, per la quota di investimenti oltre i 10 milioni e fino al limite massimo di costi ammissibili pari a 50 milioni di euro per anno per impresa beneficiaria.

BANDI REGIONALI

Oltre alle agevolazioni nazionali sono sempre presenti numerosi bandi regionali a sostegno del settore turistico montano. In Lombardia, ad esempio, fino al 9 settembre è attivo il bando Innevamento 2024, che eroga contributi a fondo perduto a sostegno delle spese per la gestione delle piste da sci lombarde innevate artificialmente nella scorsa stagione sciistica. Fino al 31 ottobre sarà inoltre attivo il Bando Rifugi 2024 che assegna contributi per interventi di realizzazione, ampliamento, manutenzione straordinaria e ristrutturazione ai fini dell’innovazione tecnologica, della riqualificazione, della sicurezza, dell’accessibilità, dell’efficientamento energetico e della mitigazione dei fenomeni naturali, di rifugi alpinistici ed escursionistici in territorio lombardo.

In Piemonte, fino al 13 settembre è invece attivo per enti territoriali ed enti del terzo settore, il bando “Investimenti in infrastrutture turistiche” che assegna contributi su progetti di miglioramento della rete escursionistica e delle infrastrutture leggere situate in prossimità di essa, con particolare riguardo alla Grande Traversata Alpina del Piemonte. Vi è inoltre grande attesa per la pubblicazione di un annunciato bando destinato agli enti territoriali che assegnerà contributi a fondo perduto per l’ammodernamento degli impianti di risalita delle stazioni sciistiche piemontesi.

 Per maggiori informazioni sui bandi in oggetto e altre agevolazioni per le imprese funiviarie è possibile inviare una mail a finanzafuniviaria@gmail.com all’attenzione di Davide Franchi, dottore commercialista e consulente direzionale per comprensori sciistici.

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