Dalla Svizzera all’Austria. Si va verso l’obbligo del Green Pass per gli impianti di risalita?

lagalb
TurismoATTUALITÁ

Dalla Svizzera all’Austria. Si va verso l’obbligo del Green Pass per gli impianti di risalita?

Sciare con oppure senza Green Pass? Ecco la situazione in Europa in vista del prossimo inverno.

Si avvicina la stagione invernale 2021/2022 e alcuni Paesi stanno già pensando a come affrontare la pandemia e il “problema” degli impianti e delle piste da sci per cercare di garantire il più possibile la massima sicurezza e non rischiare di dover chiudere in anticipo.

Tra queste c’è la Svizzera, dove lo scorso inverno gli impianti di risalita sono rimasti aperti. Qui dal 13 settembre, a partire dai 16 anni d’età, è in vigore l’obbligo del Green Pass per bar e ristoranti, musei, biblioteche, zoo, palestre, piscine coperte, parchi acquatici, sale da biliardo, teatri, cinema, manifestazioni sportive, matrimoni. E, per salvare la prossima stagione invernale, si sta già pensando di adottare l’obbligo della certificazione verde anche sulle piste da sci.

Al momento l’obbligo del Green pass è valido sino al 24 gennaio 2022, con possibilità di annullare in anticipo il provvedimento in caso la situazione epidemiologica e la situazione critica degli ospedali dovesse migliorare.

Anche in Austria il Green Pass è obbligatorio nei ristoranti, negli alberghi,  alle terme, nei centri sportivi come piscine e palestre.  Non ci sono ancora decisioni ufficiali per gli impianti di risalita che l’anno scorso sono rimasti aperti solo per i residenti.

 A fine settembre dovrebbe iniziare la stagione invernale allo Stubai (dipenderà dalle condizioni della neve) dove al momento è richiesto l’uso della mascherina per salire su cabinovie e seggiovie con cupole di protezione, mentre è obbligatorio avere il Green Pass nelle strutture di ristorazione. Ma sembrerebbe che a breve il certificato verde potrebbe essere reso obbligatorio anche per gli impianti di risalita.

Nessuna notizia per Slovenia e Francia dove, però, il Green Pass è richiesto dappertutto.

Come si sa, non ci sono ancora notizie in merito anche per l’Italia, sebbene in Val Senales, aperta da oggi (17 settembre), si può accedere agli impianti solo con la certificazione verde.

Inoltre la Regione Valle d'Aosta,  Helmut Santori (Presidente di Anef Alto Adige) e Andy Varallo (Presidente Dolomiti Superski) hanno già reso noto nei giorni scorsi di essere a favore dell'obbligo del Green Pass per tornare sulle piste da sci.

Anche il Ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, ha dichiarato lo scorso mese che può essere una soluzione per l'apertura degli impianti.

GREEN PASS PER SCIARE IN EUROPA:

Dal 17 settembre Val Senales aperta agli azzurri e non solo: sulla "Leo Gurschler" la preparazione verso Soelden

Valle d'Aosta verso l'obbligo del Green Pass: richiesta al governo per evitare il contingentamento delle presenze

Green Pass per gli impianti di risalita. "Fare presto" è il grido degli esercenti funiviari dell'Alto Adige

"Green Pass soluzione anche per la stagione invernale": il Ministro Garavaglia indica la strada

In Francia si discute l'apertura degli impianti senza l'obbligo di green pass

In In Svizzera alcuni gestori dicono "no" al Green Pass

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA
673
Consensi sui social

Più letti in turismo

Evoluzione delle “giornate sci” nei paesi alpini negli ultimi 20 anni: cresce l’Italia, cala la Svizzera

Evoluzione delle “giornate sci” nei paesi alpini negli ultimi 20 anni: cresce l’Italia, cala la Svizzera

Nel “Resoconto della stagione 2023/2024” pubblicato dall’Associazione Funivie Svizzere, l’interessante analisi mette a confronto l’evoluzione delle presenze nei comprensori sciistici di Italia, Svizzera, Austria e Francia nell’intervallo tra la stagione 2004/2005 e l’ultimo inverno. Il nostro Paese è l’unico ad aver avuto il picco massimo di affluenza nelle ultime due stagioni.