Dolomiti Superski, si scia fino a dopo Pasqua

Plan de Corones 5/12/06
Alto Adige

Dolomiti Superski, si scia fino a dopo Pasqua

Ancora tanta neve e divertimento al Dolomiti Superski, il comprensorio sciistico che si estende dal Trentino Alto Adige sino al Veneto per un totale di 1200 km di piste.

Grazie alla nevicata della scorsa settimana sarà possibile sciare fino a dopo Pasqua. Più precisamente, chi ha ancora voglia di godersi il panorama mozzafiato dei 4 passi, potrà percorrere sino al 6 aprile il Sellaronda solo in senso antiorario con interruzione della  tratta Arabba-Passo Pordoi.

Piste aperte sino a Pasquetta, il 21 aprile, a Plan de Corones (chiusura degli impianti, del versante del Pedagà di San Vigilio di Marebbe e della Lorenzi sul versante di Valdaora), alla Marmolada (chiusura di tutte le sciovie) , in Alta Pusteria (chiusura delle are di Dobbiaco, Waldheim, Comelico e Baranci) e in Valle Isarco (chiusura delle zone di Plose/Bressanone, Val di Funes, Velturno e Luson)

Qualche giorno in più invece per sciare in Val di Fiemme dove le piste saranno aperte fino al 25 aprile con chiusura degli impianti di risalita nella zona di Predazzo.

Infine, per chi vuole farsi un ponte lungo, Cortina d’Ampezzo manterrà gli impianti aperti fino al 1 maggio. Al momento sono chiuse le zone di San Vito Cadore, Auronzo  e Guargnè/Mietres.

Per conoscere in tempo reale la situazione degli impianti consultate il sito www.dolomitisuperski.com

 

3
Consensi sui social

Più letti in Regioni

L'urbanistica della neve†nel Cuneese: Prato Nevoso, Artesina, Viola St. Gréé e Garessio 2000 protagoniste in una tesi

L'urbanistica della neve†nel Cuneese: Prato Nevoso, Artesina, Viola St. Gréé e Garessio 2000 protagoniste in una tesi

Fabio Stella, neolaureato in pianificazione territoriale, ha concluso il suo percorso di studi al Politecnico di Torino con una tesi sullo sviluppo urbano delle località sciistiche che ha frequentato sin dall’infanzia. Si tratta di stazioni invernali che si sono ispirate al modello di sviluppo delle stazioni sciistiche integrate francesi. I grandi edifici e condomini che le caratterizzano, da molti ritenuti “ecomostri”, sono spesso frutto di ardite visioni di architetti e urbanisti di fama internazionale e testimoniano un’importante epoca dello sviluppo turistico alpino.