Freestylecoppa del mondo 2024/25
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A 17 anni e dopo i tre podi in serie di inizio stagione che già le valevano la vetta della generale di big air, la straordinaria freestyler azzurra si sblocca battendo Karava e Wolf, trionfando 8 anni dopo Silvia Bertagna. Gara maschile, dominata da Luca Harrington, amara per Miro Tabanelli.
Venerdì 10 Gennaio, 19:15
E’ arrivato, atteso e meritatissimo, il primo successo in Coppa del Mondo di Flora Tabanelli.
La fenomenale classe 2007 azzurra firma il quarto big air freeski della stagione, prendendosi la notte di Kreischberg dopo aver già concluso seconda a Chur, terza a Pechino e di nuovo alla piazza d’onore la scorsa settimana a Klagenfurt, quando era stata battuta per soli 4 decimi di punto da Mengting Liu, oggi quarta.
Una vittoria storica per il movimento italiano, visto che mancava da oltre 8 anni, quando il 2 dicembre 2016 l’altoatesina Silvia Bertagna si impose a Moenchengladbach (unica azzurra a trionfare nel big air sino ad oggi); non solo, Flora aumenta pure il margine ponendo una seria ipoteca sulla sfera di cristallo, dopo 4 prove sulle 6 in programma, al termine di una gara gestita alla perfezione.
Sì, perché la giovane campionessa modenese è partita fortissimo con un “1440” da 93,25 punti, piazzandosi al comando prima che, dopo la seconda run da 78,75, la scavalcasse di un soffio l’austriaca Lara Wolf; nell’ultimo tentativo, un “1080” di gran qualità è valso un punteggio di 82,25 a Flora, sufficiente per trionfare con un totale di 175,50, visto che la finlandese Anni Karava finirà a due lunghezze e la stessa Wolf rimarrà a quota 173,25, pur con una grandissima solità e tre prove praticamente identiche in termini di punteggio (dovendone, naturalmente, scartare una da 86,50).
La gara maschile ha visto Luca Harrington firmare il bis di Klagenfurt: sono bastate le prime due run al neozelandese per fare la differenza, totalizzando 187,75 pt contro i 178,75 del padrone di casa Matej Svancer e i 178,50 del norvegese Leo Landroe, terzo, con Ragettli 5° e deluso alle spalle anche del finlandese Syrja.
Miro Tabanelli, unico azzurro in finale, ha sbagliato in avvio e, nonostante un ottimo 84,75 alla terza run, è stato costretto ad accontentarsi della sesta piazza, prima di andare a festeggiare assieme alla sorella Flora.
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