Il ministro Abodi in visita a Cortina, piena fiducia per i lavori sulla pista da bob. Lake Placid "si sente ancora in corsa"

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Il ministro Abodi in visita a Cortina, piena fiducia per i lavori sulla pista da bob. Lake Placid "si sente ancora in corsa"

Lo Sliding Centre è sempre in mezzo alle attenzioni per le strutture in vista dei Giochi Olimpici di Milano Cortina 2026, entro il mese di marzo del prossimo anno la pre omologazione. Nel frattempo, dagli Stati Uniti si dicono pronti per subentrare nel caso l'Italia non ce la facesse, mentre il numero 1 della IBSF, Ivo Ferriani, spiega: "Il 26 giugno una nuova verifica, siamo fiduciosi perchè i lavori ora procedono regolarmente".

E' l'opera simbolo di “Milano Cortina 2026”, l'impianto più contestato, conteso e al tempo stesso atteso, anche perchè nel caso le gare non dovessero svolgersi in Italia, sarebbe la prima volta di un evento dei Giochi Olimpici Invernali al di fuori del paese ospitante.

Lo Sliding Centre di Cortina si avvia al rush decisivo, visto che mancano meno di 600 giorni alla cerimonia di apertura della rassegna a cinque cerchi nella nostra penisola e i lavori per rifare la storica pista “Eugenio Monti” per bob, slittino e skeleton sono cominciati solo da pochi mesi.

Un cantiere avviato a febbraio e che prevede la conclusione per il marzo 2025 in vista della pre omologazione della struttura. Il ministro per lo sport e i giovani, Andrea Abodi, è stato in visita a Cortina nei giorni scorsi, guidando una delegazione che ha prima visionato il mock-up dello Sliding Centre, ovvero la simulazione in scala reale del tracciato, ma sono state ultimate le sottostrutture e completati i getti del corpo pista; in corso l'allestimento dell'impianto di refrigeramento, procedono le lavorazioni di scavo e le pose delle armature della prima curva.

Sapete qual è la cosa incredibile di questa straordinaria storia italiana? La cosa incredibile è che ce la faremo - ha tuonato a mezzo social l'architetto Fabio Saldini, amministratore delegato di Simico e commissario di governo per le infrastrutture dei Giochi - Vorrei impiegare un minuto per ringraziare le donne e gli uomini di Simico e dire loro che sono orgoglioso dell'enorme lavoro che stiamo facendo insieme. Solo in questa settimana due fondamentali Conferenze dei servizi: una sul villaggio Olimpico di Cortina, l'altra sull'Arena di Verona.

Sempre in questi giorni sono aperti due bandi di gara per Livigno, uno su Bormio e uno sul lotto 0 della Variante di Cortina. Mentre vanno avanti tanti cantieri già aperti, dalla pista di bob alla variante di Perca, da Anterselva a Predazzo e Tesero. Uno sforzo enorme, se pensiamo che in Italia per un'opera pubblica ci vogliono mediamente circa dieci anni. Simico, costituita nel 2022, ha meno di quattro anni per portarne a casa 92. E' la conferma che abbiamo una cultura del lavoro”.

Il CIO ha promosso questa fase dei lavori, ma si tiene sempre il triplo piano alternativo, con Igls e Sankt Moritz ma pure l'ipotesi oltreoceano, quella di Lake Placid. Nei giorni scorsi, la realtà dello stato newyorkese ha confermato la piena volontà, nel caso Cortina dovesse in qualche modo alzare bandiera bianca, per ospitare le gare del budello nei prossimi Giochi Olimpici. “Lake Placid si sente ancora in corsa”, ha detto il direttore delle comunicazioni dell'Autorità statale per lo sviluppo regionale olimpico, Darcy Norfolk, aggiungendo che “non siamo ancora in grado di pubblicare l'offerta aggiornata, perché non possiamo verificare se il comitato organizzatore di Milano Cortina ha esaminato maggiori informazioni e dettagli, come il villaggio degli atleti e i trasporti, oltre alle note preliminari sul budget”.

L'offerta originale, che risale allo scorso mese di dicembre, ha alcune somiglianze con i Giochi Universitari Mondiali FISU di Lake Placid 2023. Il direttore generale dell'Olympic Jumping Complex e dell'Olympic Sports Complex, Rebecca Dayton, ha affermato che “l'aspetto più importante che va a svantaggio della candidatura di Lake Placid per le gare del budello è quello geografico, naturalmente le altre due piste (Igls e St. Moritz) sono molto più vicine all'Italia, ma entrambe hanno le loro sfide e problematiche.

Pensiamo di aver messo insieme una campagna piuttosto aggressiva e di poter bilanciare il problema dei viaggi con i voli charter. Sia chiaro però che vogliamo tutti una pista funzionante a Cortina, è la cosa migliore per la salute di questo sport: se ciò non potrà accadere, vorremmo essere presi in considerazione perché pensiamo di poter fare un buon lavoro”.

Il presidente della Federazione Internazionale Bob e Skeleton (IBSF), Ivo Ferriani, ha parlato a margine del congresso andato in scena lo scorso week-end proprio a Lake Placid. E si è detto fiducioso che Cortina ce la farà: “Ovviamente i tempi sono molto stretti, le realtà coinvolte stanno lavorando duramente e oggi possiamo definirci fiduciosi”.

La commissione federale che osserva i criteri per la costruzione della pista si riunirà di nuovo il prossimo 26 giugno, è determinante che FIL (ovvero la federazione dello slittino) e la stessa IBSF possano approvare l'impianto nella primavera del 2025, prima della settimana di allenamenti ufficiali da effettuare nel successivo autunno. “Il 26 giugno saremo a Cortina e controlleremo nuovamente la situazione - ha detto Ferriani – Verificheremo ogni mese ma ora i lavori procedono speditamente”.

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