Ritardi nei lavori in Val di Fiemme per i Giochi del 2026? Arriva la risposta del Comitato Nordic Ski

Ritardi nei lavori in Val di Fiemme per i Giochi del 2026? Arriva la risposta del Comitato Nordic Ski
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Milano Cortina 2026val di fiemme

Ritardi nei lavori in Val di Fiemme per i Giochi del 2026? Arriva la risposta del Comitato Nordic Ski

Un servizio di Report, andato in onda il 19 maggio su Rai 3, aveva sottolineato diverse criticità nei lavori in ottica Milano Cortina 2026. Il comitato organizzatore fiemmese ha prontamente risposto con un comunicato, spiegando nel dettaglio i costi e i tempi di realizzazione delle varie opere, rimarcando l'importanza futura di queste infrastrutture, sia a livello sportivo che turistico.

La Val di Fiemme sarà assoluta protagonista ai Giochi di Milano Cortina 2026: nella valle trentina, infatti, andranno in scena le prove olimpiche di sci di fondo, salto con gli sci e combinata nordica.

Nelle scorse settimane, precisamente domenica 19 maggio, all'interno di Report (Rai 3) è andato in onda un servizio dove sono state analizzate alcune criticità nel percorso di realizzazione delle opere destinate alle Olimpiadi in Italia. Il comitato Nordic Ski Val Fiemme, insieme alle amministrazioni comunali di Tesero e Predazzo (i due comuni che ospiteranno le gare olimpiche), ha deciso di rispondere al servizio con un comunicato, puntualizzando alcuni aspetti che non erano stati approfonditi all'interno del programma televisivo.

La Val di Fiemme, dai Mondiali di sci nordico ospitati nel 1991, è la culla dello sci di fondo in Trentino e non solo: da quell'edizione sono state disputate altre due rassegne iridate, nel 2003 e nel 2013. Proprio tutti questi eventi, insieme alle oltre 400 gare di Coppa del Mondo organizzate, hanno portato la realtà trentina alla ribalta sia dal punto di vista sportivo, che da quello turistico.

Ogni opera in Val di Fiemme viene realizzata "sposando" totalmente il concetto di legacy, ovvero eredità, affinchè l'infrastruttura non sia utilizzata solo per la manifestazione corrente ma che sia utile anche per il futuro: proprio per questo i Giochi del 2026 non saranno un punto di arrivo, bensì un punto di partenza.

Le gare olimpiche si svolgeranno nelle strutture di Lago di Tesero, presso il Centro Fondo F. Canal, e di Predazzo, nello stadio del salto G. Dal Ben. In quest'ultimo impianto, dove non si disputano gare dal 2019, è stato necessario attuare una serie di interventi piuttosto importanti, partendo da una radicale ricostruzione dei trampolini stessi (tanto da dover rinunciare alle gare di CdM nell'inverno 2024/25). Inoltre il Comune di Predazzo ha deciso di sostituire la vecchia seggiovia, che portava gli atleti in cima al trampolino, con un ascensore. In futuro è previsto anche l'arrivo di un pacchetto turistico per poter visitare la torre del salto.

Per questi motivi i costi di realizzazione sono lievitati rispetto a quelli indicati nel dossier di candidatura, perché rispetto ad un intervento mirato a sanare le sole strutture di lancio si è ritenuto più opportuno rivedere il progetto in un'ottica di continuità e sviluppo per i prossimi venti - trent'anni. A questa scelta si è aggiunto un incremento sostanziale dei costi di realizzazione a seguito dell'emergenza pandemica e del Superbonus 110 che ha coinvolto a 360° il mondo delle opere pubbliche e private degli ultimi tre anni. I lavori sono stati affidati a fronte di un bando e non a trattativa privata, bando poi vinto da un’impresa locale.

Nel dettaglio, gli interventi previsti allo stadio del salto di Predazzo riguardano la riqualificazione trampolini, sala atleti, torre giudici e tribuna allenatori, e i costi comprensivi di oneri progettuali, servizi annessi e iva sono così suddivisi: demolizioni e viabilità Euro 2.552.000, opere sportive principali Euro 31.138.393, innevamento con nuovi cannoni ed ascensore inclinato Euro 8.556.000,00. Il totale dell’intervento per lo Stadio Dal Ben di Predazzo ammonta quindi ad Euro 42.246.393, finanziati in parte dalla Provincia Autonoma di Trento ed in parte dallo Stato/CIO.

Discorso diverso per il Centro del Fondo di Lago di Tesero, dove sono state individuate alcune nuove strutture che potessero completare lo stadio sia in vista dell'impegno Olimpico, ma soprattutto per gli anni a seguire, in modo da poter disporre di una struttura con una migliore funzionalità logistico-organizzativa, ma anche per aprire delle nuove opportunità di utilizzo nel periodo estivo e per altre attività non solo sportive (eventi, meeting, formazione ecc.).

Anche in questo caso i costi di realizzazione sono diversi da quelli indicati nel dossier di candidatura, ma le nuove strutture realizzate permetteranno di conseguire l'obiettivo della legacy senza ritrovarsi con delle "cattedrali nel deserto" inutilizzate, come successo in altre situazioni Olimpiche del passato (ad esempio Torino 2006).

Sono quindi stati previsti un nuovo volume interrato per gli spogliatoi atleti e locali tecnici (Euro 4.194.000), demolizione e ricostruzione edificio ex tribuna e realizzazione nuovo centro federale (Euro 4.954.900), manutenzione straordinaria dell'impianto sportivo (Euro 881.500), adeguamento piste sci, impianto d'innevamento e illuminazione, approvvigionamento idrico, manutenzioni straordinarie, acquisto terreni e mezzi, realizzazione pista da skiroll (Euro 1.321.700). Il totale degli investimenti previsti al Centro del Fondo di Lago di Tesero ammonta a Euro 19.158.700, ma nessun costo sarà imputato ai due Comuni di Predazzo e Tesero.

La tanto attesa pista da skiroll consentirà l’utilizzo estivo del centro fondo migliorando anche la fruizione del poligono di biathlon, mentre le piste dovevano essere adeguate ai nuovi standard sportivi in quanto a larghezze e dislivelli, favorendo pure una migliore produzione televisiva.

C’è anche una precisazione doverosa in riferimento agli impianti di innevamento, perché il previsto prelievo dell'acqua dai fiumi è regolato a livello provinciale da precise leggi e norme che garantiscono sempre il Minimo Deflusso Vitale. L'acqua, solo 100 litri/sec, viene prelevata in tardo autunno quando l'utilizzo da parte dell'agricoltura è ridotto, quindi restituita in primavera con il naturale scioglimento della neve prodotta senza utilizzo di alcun additivo o sostanza chimica. È documentato che l'impatto sull'ambiente e sull'ecosistema risulta del tutto insignificante.

Infine è stato sottolineato come tutto questo insieme di opere possa portare alcuni disagi momentanei sul territorio, soprattutto in funzione di un grande evento come le Olimpiadi, ma le positività sono innumerevoli, e superano di gran lunga gli aspetti negativi.

Il Comitato Nordic Ski intanto è al lavoro per il 3° Campionato del Mondo di Skiroll (12-15 settembre) e per le tradizionali gare di sci di fondo, valide per il Tour de Ski, dal 3 al 5 gennaio, vere e proprie prove pre-olimpiche. i test olimpici di salto e combinata, invece, slitteranno all'estate 2025, una volta ultimati i trampolini a Predazzo.

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