Il CIO ha scelto: Olimpiadi Invernali del 2030 in Francia e di nuovo a Salt Lake City nel 2034

Il CIO ha scelto: Olimpiadi Invernali del 2030 in Francia e Salt Lake nel 2034
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Olimpiadigiochi olimpici invernali

Il CIO ha scelto: Olimpiadi Invernali del 2030 in Francia e di nuovo a Salt Lake City nel 2034

L'annuncio in occasione della sessione CIO di Parigi nei giorni che precederanno le Olimpiadi Estive del prossimo mese di luglio, ma la comunicazione di oggi ufficializza la scelta della Francia e di Salt Lake City per iniziare un lavoro esclusivo verso le due edizioni post Milano Cortina 2026, rappresenta una investitura con tutti i crismi. La Svizzera riceve la garanzia di essere considerata per il 2038. Ennesimo fallimento per la Svezia.

La candidatura francese che prende il nome di Alps 2030 e riunisce un territorio molto vasto che va da Nizza scelta come polo degli sport del ghiaccio ad Annecy Le Grand Bornand per il Biathlon, con il ritorno ad alcune sedi delle Olimpiadi del 1992 di Albertville come il Trampolino di Courchevel e il budello di La Plagne. Alps 2030 che porterebbe per la quarta volta nella storia le Olimpiadi Invernali in Francia, dopo Chamonix 1924, Grenoble 1968 e proprio Albertville, è stata scelta oggi come "preferred host" per l'edizione del 2030, un riconoscimento che per il CIO significa che nessuna altra città può candidarsi a meno che il comitato esecutivo del CIO decida che debba esserci una alternativa. Ora il comitato organizzatore potrà dedicarsi al lavoro per la pianificazione della candidatura e l'assunzione dei richiesti impegni per la sostenibilità e la legacy.

Per la seconda volta consecutiva la Svezia vede crollare i suoi progetti per i Giochi invernali che non ha mai ospitato; dopo essere stata sconfitta da Milano-Cortina per l'edizione del 2026 raggiunge la ragguardevole quota di nove candidature fallite.

Sempre nella riunione di oggi il Comitato Olimpico Internazionale ha conferito lo status di preferred host per l'edizione del 2034 a Salt Lake City, unica candidatura di fatto presentata. Nel progetto targato Utah si prevede il riutilizzo di molti degli impianti e delle venues utilizzate nel 2002 (dopo aver battuto la svedese Oestersund) per i Giochi delle medaglie d'Oro di Daniela Ceccarelli, Stefania Belmondo, Gabriella Paruzzi e Armin Zoeggeler.

Il CIO ha anche posto le basi per la scelta del 2038 rimandando a quella edizione la candidatura, non ancora successivamente matura per il 2030, della Svizzera alla quale è stata riconosciuta la qualità delle scelte diffuse sul territorio ma la necessità di lavorare ancora per una spina dorsale logistica all'altezza che riunisca i vari hub.

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