La Francia ci crede: prende il via la candidatura per i Giochi Olimpici invernali del 2030

La Francia ci crede: prende il via la candidatura per i Giochi Olimpici invernali del 2030
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La Francia ci crede: prende il via la candidatura per i Giochi Olimpici invernali del 2030

Il paese transalpino entra ufficialmente nella lista delle pretendenti per l'edizione post Milano Cortina: entro settembre verrà presentato al CIO un piano ben definito per provare ad ospitare i Giochi tra Provenza/Alpi della Costa Azzurra e Auvergne/Rodano Alpi.

L'intricata situazione e il continuo evolversi degli eventi per la candidatura più indicata in vista dei Giochi Olimpici invernali del 2030, nel mezzo della tumultuosa preparazione di Milano Cortina 2026, sfocia in una nuova possibilità tra le pretendenti per l'edizione successiva.

E' il caso della Francia, che questa settimana ha annunciato di voler fare parte della corsa, con la Provenza e le Alpi della Costa Azzurra da una parte e il dipartimento dell'Auvergne/Rhone Alpes dall'altra, ad avanzare la proposta al CIO con un'idea similare al modello svedese (sempre sulla linea dettata dal Comitato Olimpico Internazionale): ovvero, utilizzare le infrastrutture già presenti e abbassare i costi anche relativamente ai problemi ambientali che stanno coinvolgendo il pianeta.

Le reazioni da parte del mondo invernale, tra i personaggi dello sport francese, non hanno tardato a farsi sentire. Thierry Dusserre, allenatore di biathlon, ha parlato di "una buona notizia come idea motivazionale per i giovani che praticano le discipline olimpiche invernali. Sul versante Drôme-Ardèche, tuttavia, penso che non saremo nella posizione migliore: abbiamo neve e sedi di allenamento, ma gli hotel intorno non sono all'altezza, non ci sono abbastanza posti letto per accogliere partecipanti e spettatori".

Siegfried Mazet, tecnico transalpino della nazionale norvegese di biathlon, reputa questo annuncio "incredibile e una splendida notizia se dovesse arrivare a compimento". E la leggenda Martin Fourcade, sempre ai media francesi, ha dichiarato: "Attraverso la nostra cultura degli sport invernali, il nostro ambiente e grazie agli atleti che abbiamo, c'è la possibilità di scrivere le Olimpiadi invernali di domani, adattate alle nostre sfide sociali e climatiche: cogliamo questa opportunità".

Più cauto un altro grande ex biatleta come Raphael Poiree: "Non so se sia fattibile. Nel caso in cui lo fosse, sarebbe una possibilità per l'Ardèche e la Drôme. Per lo sci di fondo penso in particolare al Vercors, ci sono delle bellissime stazioni sciistiche".

L'ufficialità del lancio di questa candidatura porta così la Francia a sperare in una terza Olimpiade invernale nei suoi confini geografici, dopo quella inaugurale di Chamonix nel 1924 e quella più "recente" ad Albertville nel 1992, senza dimenticare naturalmente i prossimi Giochi Estivi di Parigi 2024.

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