Il tris italiano è servito e adesso manca solo la certezza per la qualificazione a Sochi 2014, ma la pattuglia azzurra dovrà attendere fino a venerdì la certezza di partecipare ai Giochi. Intanto, però, la Nazionale di sledge hockey batte 4-0 la Germania e quantomeno “prenota” il posto alle Paralimpiadi in Russia.
La certezza ufficiale non c'è ancora, ma potrebbe arrivare nella mattinata di venerdì. Complice la vittoria serale della Corea del Sud sulla Svezia, che in caso di sconfitta avrebbe promosso con due gare d'anticipo la squadra azzurra.
Per il momento, però, l’Italia rimane salda al primo posto con un margine di tranquillità sufficiente, una volta superata la metà del suo torneo di ripescaggio paralimpico. Come già accaduto con Gran Bretagna e Giappone, il PalaTazzoli di Torino spinge la Nazionale di Massimo Da Rin alla vittoria, ma l’approccio alla gara, contrariamente a quanto accaduto nelle sfide precedenti, non è fulmineo.
Merito soprattutto della Germania, all’ultima chance di qualificazione (arrivava alla sfida contro gli azzurri in dote di uno zero nella casella dei punti conquistati) e anche della tensione piombata sulla squadra di casa, apparsa contratta e poco precisa nei primi 15 minuti. Determinazione tedesca che si evince nel primo periodo, quando il predominio territoriale e di pericolosità è della Germania (8-7 il computo dei tiri totali per la compagine diretta da Andreas Pokorny) e un decisivo Santino Stillitano (sul ghiaccio al posto di Araudo, titolare ieri nella vittoria sul Giappone), autore di alcune respinte decisive.
La partita è bloccata. Merito soprattutto dei tedeschi, molto propositivi e in costante pressione in ogni zona del calcio. La rotazione delle linee non premia gli azzurri. Fino al minuto 3:06 del secondo periodo, momento che rompe l’equilibrio della contesa: ci pensa di nuovo il bomber Florian Planker (a segno in tutte le gare), a portare avanti i suoi. Fluida e apparentemente facile la combinazione tra gli assistmen Andrea Macrì e Andrea Chiarotti. L’Italia si sblocca e finalmente la prima linea azzurra inizia a mettere in difficoltà gli avversari- Il raddoppio arriva allo scadere del secondo periodo, ancora con Planker, abile nel ricevere il passaggio di Valerio Corvino e ad aggirare il portiere Uhlemann. Un gol arrivato in un momento decisivo, capace di stoppare lo sforzo della Germania alla ricerca del pari.
Dopo l’ultima pausa, la stanchezza si fa sentire per entrambi i team, come testimoniano il fioccare dei provvedimenti disciplinari da ambo le parti. Gli azzurri però sono abili nello sfruttare il power play avversario, con il gol in apertura di Chiarotti (assist del solito Planker) per il 3-0. La gara si fa così in discesa per l’Italia, che fronteggia bene l’assalto teutonico anche in doppia inferiorità (fuori Planker e Leperdi), soprattutto con Stillitano che conferma la sua giornata di grazia murando i tentativi avversari. Ci pensa poi Gregory Leperdi a sigillare il tabellino, col gol del 4-0. L’attaccante è servito alla perfezione dalla combinazione dei due difensori Gianluigi Rosa e Gianluca Cavaliere. L’Italia festeggia davanti al pubblico torinese: i tre punti sono un mattone pesantissimo, quasi decisivo, per arrivare in Russia, in attesa della gara di venerdì (domani il torneo osserva un giorno di riposo) contro la Svezia. Ma il pass potrebbe arrivare anche in caso di mancata vittoria del Giappone nella prima partita in calendario del quarto turno.
Dallo spogliatoio, le voci dei protagonisti azzurri sono cariche di soddisfazione. Così il tecnico Da Rin: «La terza partita è spesso la più difficile, anche perché la Germania rischiava di essere eliminata in caso di sconfitta e, non avendo molte possibilità, hanno dato tutto. Poi, c’era da considerare una difficoltà aggiuntiva, la stanchezza (entrambe le squadre hanno giocato la terza partita in tre giorni, ndr) – poi sottolinea la prestazione difensiva dei suoi, ma non solo – facciamo gol e non ne prendiamo, oggi per merito anche di Stillitano che ho spronato prima del match. Ma a tutto il gruppo non si può imputare nulla. Ora puntiamo a inserire i giovani come Larch, che sta facendo bene qua a Torino e De Paoli, già nel giro della Nazionale. La qualificazione alle Paralimpiadi? Finché non ci sarà la matematica certezza, continuiamo a guardare soltanto a noi».
Florian Planker, top scorer del torneo (5 gol e 3 assist finora), commenta così la gara: «Loro erano molto determinati e hanno dato tutto nel primo tempo. Nel secondo, poi, siamo stati bravi a sbloccare il risultato e loro hanno mollato la presa – e guarda anticipatamente all’eventuale torneo olimpico di Sochi – Se dovessimo andare ai Giochi potremmo anche ambire al terzo posto. Tenendo conto però che siamo una squadra con una certa età e che dovremo inserire tanti giovani e che ci ritroviamo a competere con realtà molto più importanti di quella italiana: qui ci sono appena 45 giocatori di sledge hockey».
Capitan Chiarotti esalta il gruppo, che nel torneo casalingo sta rispondendo bene: «Si sentiva la pressione del pubblico di casa, abbiamo controllato molto bene l’aspetto psicologico, che ha un’importanza enorme, ma siamo riusciti a scaricarci bene in campo, lottando».
In occasione di Italia-Germania era presente anche Marco Giunio De Sanctis, Segretario Generale Cip (Comitato Italiano Paralimpico) e capo delegazione paralimpica a Sochi 2014 «Dopo un po’ di pressione all’inizio – ha detto, commentando la gara degli azzurri - i ragazzi hanno mostrato tutta loro forza e la loro intesa. Credo che lo sledge hockey sia uno degli sport più spettacolari tra quelli paralimpici e non ha nulla da invidiare alle discipline dei normodotati. L’importante è che la stampa e i media ci seguano tutto l’anno e non solo in occasione delle Paralimpiadi. Al di là della qualificazione, sarebbe importante vincere il torneo di Torino perché aumenterebbe le certezze di tutta la squadra. Senza uno sport di squadra sarebbe stata una delegazione monca a Sochi – e parla di possibili obiettivi italiani - sicuramente, a Sochi, possiamo ambire ad un posto tra le prime cinque al mondo per entrare nell’élite paralimpica. Per quanto riguarda il quadro complessivo – prosegue De Sanctis - magari raccoglieremo meno medaglie rispetto a Vancouver ma ci può stare perché è in corso un ricambio generazionale. Comunque, possiamo sperare di salire sul podio con Francesca Porcellato ed Enzo Masiello nello sci di fondo e con Melania Corradini, se recupererà bene dall’infortunio al ginocchio della scorsa stagione, e la new entry Alessandro Daldoss nello sci alpino. La cosa più importante però, affinché ci sia un incremento dell’alto livello, è che aumenti anche il numero di praticanti in tutto il paese e la cultura sportiva: è scandaloso che su un milione di disabili soltanto trentamila pratichino sport».
RISULTATI della terza giornata
Italia-Germania 4-0
Giappone-Gran Bretagna 8-2
Svezia-Corea del Sud 2-4
CLASSIFICA
Italia 9
Corea del Sud 9
Svezia 6
Giappone 3
Germania 0
Gran Bretagna 0
Programma 4^ giornata - venerdì 25 ottobre (tutte le sfide in diretta su Raisport 2)
Germania-Giappone ore 9:55
Corea del Sud-Gran Bretagnan ore 13:25
Italia-Svezia ore 16:55
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