Il ruolino di marcia è perfetto e dice due su due. E Sochi 2014 non è più così lontana er gli azzurri. La Nazionale paralimpica di sledge hockey batte 2-1 il Giappone nel secondo match nel torneo di qualificazione alla prossima Paralimpiade invernale.
Gli uomini allenati da Massimo Da Rin piegano un ostacolo molto più difficile rispetto all’avversario affrontato nell’esordio di ieri (la Gran Bretagna, battuta 8-0), ovvero il Giappone medaglia d’argento ai Giochi di Vancouver 2010. La classifica del girone di ripescaggio, che si sta disputando al PalaTazzoli di Torino, vede l’Italia in testa a punteggio pieno dopo due giornate. Al fianco degli azzurri, Corea del Sud e Svezia vincitrici dei loro match nel pomeriggio (rispettivamente contro Germania e Gran Bretagna).
L’Italia parte con la giusta cattiveria unita ad ottima velocità di pensiero ed’esecuzione. L’occasione si presenta subito con uno shootout. Ma il capocannoniere azzurro Planker, perde l’attimo giusto per trafiggere il portiere nipponico Nagase, complice anche uno sfortunato rimbalzo sul ghiaccio del PalaTazzoli. A quel punto la tensione potrebbe giocare un brutto scherzo agli italiani. Ma l’occasione fallita striglia i ragazzi di Da Rin, che passano in vantaggio grazie a un tiro del difensore Bruno Balossetti, servito bene da Florian Planker.
È il quarto minuto di una gara cominciata a razzo dagli italiani. Il Giappone subisce il colpo e gli azzurri sembrano in pieno controllo del match, presentandosi costantemente in zona d’attacco grazie alla velocità di passaggi accompagnati da movimenti estremamente lucidi nelle combinazioni d’attacco. Il raddoppio è nell’aria e si materializza poco dopo il decimo minuto. È ancora l’avanti altoatesino Planker (già a segno con una doppietta con la Gran Bretagna) a bucare il portiere asiatico. Il 2-0 azzurro è pienamente meritato dall’Italia, a conferma dell’impietoso confronto dei tiri effettuati (13-2 per i padroni di casa).
Il secondo periodo è ruvido, di resistenza accompagnata dalla buona prestazione difensiva già percepita nei primi 15 minuti. Lo sforzo giapponese per tentare il recupero è sterile e produce solo un tiro in porta respinto dall’estremo difensore Araudo. È l’Italia la più pericolosa in avanti, anche se le occasioni per triplicare non sono sfruttate.
Si riparte dopo l’ultimo intervallo sul 2-0 azzurro, la pratica potrebbe chiusa con il power play azzurro in apertura di tempo per l’espulsione di Annaka per carica irregolare, ma gli uomini di Da Rin mancano il colpo del ko. La battaglia sul ghiaccio si fa sempre più dura, complice la strenua resistenza dei giapponesi, unita a un visibile calo fisico degli italiani. Arriva così il gol di Misawa, bravo nello sfruttare una distrazione difensiva: Araudo con un tiro da lontano che non è apparso irresistibile. È il minuto 6:27 e gli ospiti provano una clamorosa rimonta.
Ci sono ancora occasioni per il tris azzurro, sempre con Planker su assist di Gianluigi Rosa (i due sono tra i migliori dell’asse italiano). Il Giappone prova a credere nel pari. Il tecnico Nakakita tenta la mossa del sestetto di movimento: la mossa produce l’ultimo tiro ma non il giapponese Suda non trova la porta. Esplode l’esultanza del team azzurro, acclamato da 1130 presenze festanti e calorose sugli spalti di Torino.
Al termine della partita, i protagonisti della Nazionale sono giustamente soddisfatti dalla prestazione vittoriosa e sofferta, che spinge l’Italia verso una qualificazione anticipata che potrebbe arrivare già domani contro la Germania (in caso di risultati favorevoli nelle altre gare). Coach Massimo Da Rin elogia il carattere dei suoi: «Abbiamo prodotto oltre 20 tiri nella porta giapponese, ben più della gara di ieri. Certo, ci sono degli aspetti da sistemare, ma non posso chiedere un’intensità eccessiva ai miei giocatori, visto che molti di loro sono 40enni. Il gol subìto? Ci può stare, soprattutto dopo una partita così tirata. Ma abbiamo battuto bene una squadra molto attrezzata – mentre sul prosieguo del torneo, appare ottimista – oltre ai coreani, le altre squadre sono alla nostra portata. Vincendo la prossima con la Germania, potremmo avere il pass. Ma guardiamo a noi, non pensiamo ai risultati degli avversari».
Si gode il titolo di Mvp Florian Planker, autore del gol vittoria azzurro e di un assist, nel referto di fine partita. L’attaccante azzurro non si è fatto condizionare dall’errore sul penalty in apertura: «C’è un ghiaccio molto strano e l’errore è arrivato anche per questo. Ero arrabbiato per l’errore, ma la rabbia mi è servita dopo. Ora ci manca una vittoria che ci farebbe fare un passo decisivo per la qualificazione».
Anche il capitano italiano Andrea Chiarotti è soddisfatto per la bella e sofferta vittoria. Il piemontese pone l’accento anche sul valore dell’avversario giapponese: «Abbiamo il massimo rispetto per la squadra argento a Vancouver, sono una squadra forte e lo hanno dimostrato rientrando in partita. Massimo fair play da parte loro e gli auguro di vincere le prossime tre partite per qualificarsi - dobbiamo aspettare la matematica per festeggiare, certo avere 6 punti dopo due gare è uno scalino importante verso Sochi. Domani sfideremo la Germania, è possibile che si ritrovino a dover affrontare una gara da dentro o fuori e daranno sicuramente il massimo».
Dunque, con un'eventuale terzo successo, l’Italia potrebbe festeggiare in anticipo la qualificazione per le Paralimpiadi di marzo. L’appuntamento è fissato a domani, per la terza giornata del girone contro i tedeschi, in programma ore 9:55. Match visibile in diretta tv su Raisport 2, così come Giappone-Gran Bretagna (alle 13:25) e Corea del Sud-Svezia (alle 16:55).
RISULTATI dopo la seconda giornata:
Italia-Giappone 2-1
Corea del Sud-Germania 4-1
Svezia-Gran Bretagna 7-0
CLASSIFICA
Italia 6
Svezia 6
Corea del Sud 6
Giappone 0
Germania 0
Gran Bretagna 0
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