Biathlon, la festa della Norvegia e la delusione azzurra. Wierer: "Gara durissima con questa neve"

La staffetta mista ha aperto le danze olimpiche del biathlon, una specialità che nelle ultime edizioni ha regalato grandi emozioni agli azzurri, forti di due bronzi consecutivi. La terza conferma del risultato non è arrivata, nonostante la buona prestazione delle ragazze con la prima frazione di Lisa Vittozzi e la seconda di Dorothea Wierer.

A parlare alla FISI sono stati Wierer, Bormolini e Hofer, rilasciando le prime sensazioni su un tracciato sostanzialmente sconosciuto. Il vento e il freddo hanno complicato ulteriormente le cose. “Avevo le gambe... fredde e mi sembrava di non andare avanti – spiega “Doro” - La neve non aiuta perché è davvero lenta. Sono contenta di avere evitato la penalità in piedi: ci ho messo un po', ma era importante chiudere con le ricariche. Il tiro è stato abbastanza buono”.

Bormolini dal canto suo è contento a metà per via della buona prestazione nella sessione a terra e il calo fisico nei giri successivi: “La gara è partita bene con la sessione a terra. Il vento era veramente difficile e nella sessione in piedi ho fatto un errore di troppo. E' un peccato ma ho dato veramente il massimo”,ha concluso il livignasco.

Hofer ha elogiato l'egregio lavoro di Vittozzi e Wierer: “Le ragazze ci hanno fatto sognare, la mia gara invece è partita in salita e ho faticato sugli sci, portandomi il tutto dietro anche al tiro. Ora devo resettare e andare avanti. Nell'individuale si potrà capire qualcosa in più”, ha detto l'altoatesino.

I nuovi campioni olimpici, ovvero i fratelli Tarjei e Johannes Boe, Tiril Eckhoff e Marte Roeiseland, hanno vissuto una gara in altalena, con il tre volte vincitore della Coppa del Mondo decisivo nell'ultima frazione. “Non poteva andare meglio di così”, ha detto il fratello Tarjei, autore di un recupero strepitoso in terza frazione. Roeiseland si è sentita sollevata: “Ci godremo questo oro stasera, ce lo siamo meritati tutti”, ha aggiunto la leader di coppa a “Nettavisen”. Più contrariata e secca Tiril Eckhoff, costretta a due giri di penalità nella seconda frazione. “Questo tracciato è molto impegnativo. Quando arriva il vento e stai in piedi per molto tempo è terribilmente difficile. Sono stati tre giri complicati, non è stato divertente. Come descriverlo? Hai così poco controllo e non è semplice”.

Alla fine, però, Johannes Boe ha risolto tutto...