Hofer splendido, "ma che delusione aver mancato il podio". Wierer: "Freddo devastante, ora altre due gare"

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Hofer splendido, "ma che delusione aver mancato il podio". Wierer: "Freddo devastante, ora altre due gare"

Parola ai due grandi protagonisti del biathlon italiano anche quest'oggi, con il quarto e il sesto posto nelle due gare olimpiche di inseguimento.

Lukas Hofer ha sfiorato il podio, dopo essere stato nelle posizioni che contano per tutto l'Inseguimento, cominciato in quattordicesima posizione e concluso in quarta, “vedendo” la prima medaglia individuale della carriera ai Giochi Olimpici.

Un magistrale 20 su 20 al tiro per un risultato che non può che essere amaro; tramite l'ufficio stampa FISI, Hofer rimarca la grande prestazione fatta, ma non manca la delusione nelle sue parole. “Rimane la buona performance fatta, perché trovare lo zero oggi non era facile. Ho trovato anche una bella condizione fisica, la stessa della Sprint di ieri. In Coppa del Mondo il quarto posto vuol dire una bella gara, qui solo la medaglia di legno. C'è grande delusione di aver sfiorato la medaglia, che sto cercando ormai da un po'”.

Nell'ultimo giro il russo Latypov, dopo un momento di affanno, è riuscito a reggere al ritorno del biatleta azzurro, ma Hofer volta pagina guardando avanti. “Prendo il meglio per ripartire verso le prossime gare. Sono partito con un bellissimo ricordo di qualche anno fa a Oberhof dove, in condizioni simili, avevo beccato quattro zeri ed ero arrivato terzo. Nella sprint sapevo a cosa andavo incontro con quella neve e ho fatto una grande prestazione visto che sono stato il primo con il pettorale dal 50 in su”.

Oggi ho fatto tutto il possibile, sciando con tanta grinta dal primo all'ultimo giro e purtroppo è mancato quel poco che mi ha negato il podio – conclude Lukas - Chi ha seguito la stagione sa che tra infortuni alla spalla, che sarà da risolvere a fine stagione, e problemi vari la salute era la cosa più importante. Ho saltato Oberhof per riprendere condizione, ho avuto ancora dei problemi muscolari qui in Cina ma ora sono contento di ritrovare il Lukas che conosco. Ora bisogna crederci fino all'ultima gara. La mass start aprirà un nuovo libro da scrivere, in cui ci crederemo fino alla fine e fino all'ultimo metro”.

Dorothea Wierer ha vissuto una gara differente nello svolgimento rispetto al compagno di squadra, scendendo dal terzo posto di partenza, diventato poi il secondo dopo i due poligoni a terra perfetti, sino al sesto finale che non può che lasciare rimpianti, anche perchè oggi la fuoriclasse azzurra aveva retto il ritmo sugli sci, almeno nei primi tre giri. “E' un peccato per i due errori al poligono nella terza serie, ma avevo problemi nel caricamento per il freddo, era tutto poco fluido. È stata una delle gare più dure della mia carriera, ho fatto tantissima fatica per la neve lenta, ma non solo fisicamente, soprattutto psicologicamente.

Adesso ci sono due gare importanti: staffetta mercoledì e mass sabato. Abbiamo due giorni per recuperare, poi cerchiamo di dare il massimo”.

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