Il doppio capolavoro azzurro, Goggia-Delago cosa avete combinato? "Orgoglio e gioia, che discesa"

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Il doppio capolavoro azzurro, Goggia-Delago cosa avete combinato? "Orgoglio e gioia, che discesa"

Sofia d'argento, a 16 centesimi dal leggendario bis, racconta la sua impresa partita dalle lacrime di Cortina. Nadia, al primo podio a questi livelli nel giorno più importante. E una favolosa Curtoni quinta (mai alle Olimpiadi tre italiane in top five): "Contano solo le medaglie, ma davvero felice della reazione".

Un doppio capolavoro azzurro, che rimane tale anche se davanti a loro c'è la nuova campionessa olimpica di discesa, una Corinne Suter capace di aggiungere al titolo mondiale di Cortina, pure l'oro più importante battendo per 16 centesimi colei che, sino all'infortunio dello scorso 23 gennaio a Cortina, era la grande favorita per bissare PyeongChang.

Sofia Goggia ha fatto qualcosa di miracoloso, con un ginocchio sinistro in quelle condizioni, ma è stata anche la gara della consacrazione di Nadia Delago, per un bronzo che vale tantissimo anche in prospettiva, con la gardenese vicina al podio più volte in questa stagione magica in Coppa del Mondo, che diventa trionfale con il primo risultato a questi livelli e ottenuto ad appena 24 anni. Due azzurre sul podio ai Giochi, come solo Ceccarelli-Putzer nel super-g di Salt Lake City, prima e terza. E ora per Sofia, tra pochi giorni a Crans-Montana, ripartirà la corsa alla terza Coppa del Mondo di discesa in un nuovo duello con Suter. Ma di questo ne riparleremo più avanti...

Sono orgogliosa di quanto ho fatto, con la testa innanzitutto – le prime parole della bergamasca ai microfoni di Eurosport – In gara ho avuto buone sensazioni, nella parte centrale credo di aver preso un po' di vento, ma è sotto che ho perso tutto, d'altronde i piani non sono il mio forte. Se nei giorni scorsi mi avessero detto che avrei fatto argento, avrei firmato”.

L'esordio olimpico di Nadia Delago è stato clamoroso, con la sorella Nicol (11esima) a festeggiare come se avesse vinto lei stessa. D'altronde, tra le sorelle gardenesi il rapporto è semplicemente meraviglioso. “E' il giorno più della mia vita? Della mia carriera sportiva sicuramnete – risponde l'azzurra nell'intervista a Rai Sport – Sono finita fuori linea dove ieri avevo saltato la porta, poi mi sono detta che dovevo spingere più che potevo e sono... contentissima.

Nicol mi aveva detto di divertirmi, è stato bellissimo partire una dietro l'altra; devo ringraziare tutti coloro che mi hanno aiutata a vincere questa medaglia, mi sembrava una cosa un po' lontana pur sfiorando il podio in Coppa del Mondo”.

Mai l'Italia aveva piazzato tre atlete, in qualsiasi disciplina dello sci alpino, ai primi cinque posti. L'ha fatto grazie anche al contributo di Elena Curtoni, quinta con la miglior discesa della stagione, sognando pure quella medaglia alla quale puntava in super-g. “Sono fiera di quello che ho messo in pista, ho sognato certo – ammette la valtellinese ai microfoni di Simone Benzoni (Rai Sport) – Sapevo di non aver fatto una prova perfetta, ma ho fatto pace con la discesa al momento giusto.

Contano solo le medaglie in una gara olimpica, ma per me oggi va bene così”.

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