Dal 31 ottobre si scia a Solda

Solda fine febbraio
Info foto

Alto Adige

Alto Adige

Dal 31 ottobre si scia a Solda

Solda, uno dei ghiacciai più frequentati dell’Alto Adige appartenente al Parco Nazionale dello Stelvio, aprirà ufficialmente la stagione invernale giovedì 31 ottobre. 40 km di piste saranno a disposizione per tutti gli sciatori, qualunque sia il loro livello, insieme all’half pipe e al fun park con box, slide, rail, rainbox, kicker e jump direttamente presso il Rifugio Madriccio per chi invece ama divertirsi con la tavola da snowboard. Chi invece preferisce praticare il fondo, sarà possibile praticarlo sin da novembre su una pista lunga 8 km, omologata per le gare internazionali, illuminata anche di sera.

Con la nuova stagione il prezzo di uno skipass giornaliero sarà di 33,50 euro fino al 20 dicembre, 34,50 euro nel periodo della bassa stagione (6 gennaio – 28 febbraio; 31 dicembre- 11 aprile;  28 aprile – 4 maggio) e di 37 euro nel periodo dell’alta stagione (21 dicembre – 5 gennaio;  1 marzo – 30 marzo; 12 aprile – 27 aprile). L’abbonamento stagionale avrà invece il prezzo di 422 euro per gli adulti,  365 euro per gli over 60 e i ragazzi con età compresa tra i 15 e i 17 anni, e 250 euro per i bambini con età tra i 6 e i 14 anni. Sotto i 6 anni lo skipass sarà gratuito.

Per le famiglie sono previsti degli sconti grazie ai quali ai genitori vengono applicate le tariffe senior.

Gli impianti di risalita saranno aperti dalle ore 8.30 alle ore 16.00.

3
Consensi sui social

Più letti in Regioni

L'urbanistica della neve†nel Cuneese: Prato Nevoso, Artesina, Viola St. Gréé e Garessio 2000 protagoniste in una tesi

L'urbanistica della neve†nel Cuneese: Prato Nevoso, Artesina, Viola St. Gréé e Garessio 2000 protagoniste in una tesi

Fabio Stella, neolaureato in pianificazione territoriale, ha concluso il suo percorso di studi al Politecnico di Torino con una tesi sullo sviluppo urbano delle località sciistiche che ha frequentato sin dall’infanzia. Si tratta di stazioni invernali che si sono ispirate al modello di sviluppo delle stazioni sciistiche integrate francesi. I grandi edifici e condomini che le caratterizzano, da molti ritenuti “ecomostri”, sono spesso frutto di ardite visioni di architetti e urbanisti di fama internazionale e testimoniano un’importante epoca dello sviluppo turistico alpino.