Progetto funivia Sassolungo, gli ambientalisti dicono "no" ad un nuovo impianto

Progetto funivia Sassolungo, gli ambientalisti dicono “no” ad un nuovo impianto
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Progetto funivia Sassolungo, gli ambientalisti dicono "no" ad un nuovo impianto

Nel 2024 scadrà la concessione dell’impianto che da Passo Sella porta alla Forcella del Sassolungo. Dovrà essere rinnovato o smantellato. Gli ambientalisti dicono “no” alla sostituzione con una nuova funivia.

Lunedì 22 maggio la società Piz Sella Spa ha presentato all’Ufficio per la pianificazione del paesaggio di Bolzano il progetto della nuova funivia che da Passo Sella porta al rifugio Toni Demetz sulla Forcella del Sassolungo. Il piano prevede l’installazione di nove piloni di 18-22 metri di altezza, di cui un pilone a forma V in cemento armato con rulliere d'ingresso alla stazione a monte, ed una portata oraria di 480 persone (circa 3000 al giorno), più del doppio di quella attuale (230 persone). La cubatura complessiva della nuova stazione a monte dovrebbe essere di 2.654 metri cubi contro gli attuali 768.

Pareri sfavorevoli sono stati espressi dai rappresentanti del gruppo ambientalista gardenese Nosc Cunfin e da parte di altre associazioni ambientaliste che si sono rivolte all’amministrazione provinciale: si oppongono al rinnovo della concessione per l’impianto di risalita e alla ristrutturazione che, secondo quanto riferito loro dall’assessore provinciale Daniel Alfreider, potrebbe essere finanziata fino al 45% con fondi pubblici. Dicono “sì” invece, alla tutela del gruppo del Sassolungo con i terreni incontaminati dei Piani di Cunfin.

La preoccupazione del gruppo Nosc Cunfin è anche quella che si possa realizzare una nuova pista da sci verso gli incontaminati Piani di Cunfin e di utilizzare, quindi, il nuovo impianto di risalita non solo in estate ma anche in inverno.

Il gruppo Nosc Cunfin ed altre associazioni ambientaliste hanno invitato i gestori degli impianti di risalita della società Piz Sella Spa ad un incontro per parlare dell’argomento.

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