La prima invernale senza ossigeno sull'Everest è il prossimo sogno di Simone Moro

La prima invernale senza ossigeno sull'Everest è il prossimo sogno di Simone Moro
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Alpinismoimprese da Ottomila

La prima invernale senza ossigeno sull'Everest è il prossimo sogno di Simone Moro

A due settimane dal suo capolavoro, la scalata al Nanga Parbat, l'alpinista bergamasco ha parlato per la prima volta questa sera a Sky Tg 24 della nuova affascinante sfida. Per non abbassare il livello di ambizione ed esplorazione il prossimo obiettivo potrebbe essere il Tetto del mondo, che ha conquistato già quattro volte. La quinta potrebbe essere indimenticabile.

"Non si erano accorti che non avevo voluto scendere con l'asticella". Così Simone Moro risponde a coloro che lo avevano dato per finito, scoppiato, buono solo per i reality, perchè dal 2011 non portava a casa un risultato. Ai detrattori, i sapientoni della montagna è arrivato, come lo chiama lui, un ceffone.

"Dopo 4 anni in cui l'asticella del record del mondo la buttavo giù, ho vinto l'Olimpiade, per la quarta volta (come le sue prime invernali), a 48 anni". Il prossimo limite sarebbe il K2, mai salito nei mesi freddi, ma non intende affrontarlo. Lo ha promeso alla moglie. "Ho avuto un brutto presentimento. Durate la mia spedizione al Gasherbrum II, nel 2011, ha sognato che morivo nel tentativo di scalarlo. Non sono curioso di sapere se ha ragione o torto".

"Mi piacerebbe forse fare ancora un'invernale su un 8000 e se la faccio, vorrei che fosse l'Everest. Devo, voglio salirlo senza ossigeno". Sarebbe una chiusura d'antologia, in grande stile, superando un altro tabù. Nelle 4 precedenti occasioni in cui ha toccato gli 8.848 metri, lo ha fatto con l'uso dell'ossigeno. Se succedesse un giorno d'inverno realizzerebbe un'altra impresa senza precedenti.

 

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