Giacomel da impazzire, è una medaglia che mancava da 32 anni all'Italia: "Felicissimo dell'argento, ma voglio ancora di più"

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Biathlonlenzerheide 2025

Giacomel da impazzire, è una medaglia che mancava da 32 anni all'Italia: "Felicissimo dell'argento, ma voglio ancora di più"

Lenzerheide 2025: la 20 km mondiale ha visto il fenomenale trentino conquistare la prima medaglia individuale della carriera a questi livelli, piegato solo da un super Perrot che parla di un "duello bellissimo con Tommaso, per me un sogno che si avvera". E domani c'è la Single Mixed in coppia con Wierer.

Un Tommaso Giacomel da impazzire, che ci ha fatto sognare il secondo titolo nella storia dell’Individuale maschile ai campionati del mondo per la nazionale azzurra, 32 anni dopo Andreas Zingerle a Borovets.

Il penultimo bersaglio, primo e unico errore nella 20 km iridata di Lenzerheide da parte del classe 2000 di Imer, è costato il titolo andato ad un altrettanto imperiale Eric Perrot, ma nelle parole del post gara di Tommaso non c’è alcun tipo di rimpianto, anche perché quella odierna è la prima medaglia individuale del leader azzurro nei grandi eventi, la quarta in totale ai Mondiali dopo quelle in staffetta.

Dopo i quinti posti tra Sprint e Inseguimento, oggi semplicemente Giacomel ha proseguito nella scia dello strepitoso rendimento dell’ultimo mese, nella stagione della sua prima vittoria in CdM. “E’ una sensazione stupenda – ha detto a Eurosport un euforico Giacomel – Fino ad oggi era stato un bel Mondiale, ma frustrante senza la medaglia: ora poterla indossare è qualcosa di unico. Se ho pensato all’oro all’ultimo poligono? Sapevo di essere davanti a Eric, mi era tutto molto chiaro in testa ma l’errore ci può stare.

Ho sparato di nuovo oltre il 90% e mi prendo l’argento con grande gioia. Ora, però, voglio lottare per l’oro”.

Le prossime missioni si chiameranno Single Mixed, giovedì in coppia con Dorothea Wierer che è pienamente recuperata e pure più riposata rispetto ad altri rivali, poi staffetta e mass tra sabato e domenica.

La Francia fa ancora festa, con il quarto titolo di questi campionati del mondo grazie ad un Perrot che, sbagliando una sola volta al poligono come Giacomel, è stato impressionante sugli sci (con materiali che certamente hanno inciso, lo dimostrano anche i tempi di Fillon Maillet che poi sarà di bronzo e il differenziale clamoroso con i norvegesi in particolare). “E’ stata una grande battaglia con Tommaso, sapevo cosa fare e ho spinto parecchio da subito – ha raccontato il neo campione del mondo nell’intervista a Eurosport – Un oro che rappresenta qualcosa di speciale, da farmi dire che è il classico sogno che diventa realtà; gli sci erano eccezionali e mi hanno reso le cose più semplici, è assurdo che sia arrivato tutto così, con grande naturalezza”.

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