Martin Fourcade: "Scegliere un pettorale alto è stato ininfluente"; Svendsen: "Ho distribuito male lo sforzo"

Martin Fourcade: "Non saprei dire se questa sia stata la miglior sprint della mia carriera, ma di sicuro è stata una delle migliori. Prima della partenza sapevo che Eberhard e Svendsen avevano fatto zero e che Johannes Bø era finito nel giro di penalità. Questo mi ha aiutato molto, perché ho capito in anticipo cosa avrei dovuto fare per vincere. Perché ho scelto un pettorale alto? Ci sono state due scuole di pensiero. Noi e i tedeschi ritenevamo che partire nel terzo gruppo avrebbe comportato trovare una pista più rapida. I norvegesi e gli austriaci invece hanno pensato che la neve non sarebbe cambiata con i passaggi degli atleti. Devo dire che alla fine hanno avuto ragione loro, penso che la velocità della pista non sia cambiata tra i vari gruppi di partenza. Cosa penso dell’inseguimento di domenica? Che non dovrò sbagliare!".

Julian Eberhard: “Sono felice del mio secondo posto, ho disputato una gara eccellente. Martin però ha fatto capire a tutti chi è il capo. Non potevo fare niente di meglio. Mi sono allenato tantissimo al tiro durante la pausa natalizia e l’obiettivo è quello di arrivare al top della forma ai Mondiali di casa di Hochfilzen. La speranza è quella di sentirmi meglio di giorno in giorno!”

Emil Hegle Svendsen: “Fourcade ha disputato una gara pazzesca, è stato semplicemente di un livello inarrivabile. Questo chiaramente non è piacevole per tutti gli altri, quindi dovrò lavorare duro per provare a batterlo. Il mio obiettivo è quello di poterlo sfidare ad armi pari. Penso che a breve riuscirò a farlo. Prima di Natale ero molto più vicino a lui, oggi il distacco è stato troppo ampio. Dovrò lavorare sodo per recuperare. Stranamente ho fatto meno fatica oggi che in staffetta, ma probabilmente ho distribuito male lo sforzo. Sono partito troppo piano e se si perde terreno nel primo giro, un’ultima tornata rapida non ti permette di recuperare appieno il distacco accumulato”