A poche ore dall'oro di Dorothea Wierer, l'Italia ha conquistato il secondo titolo iridato grazie a una prova strepitosa di Dominik Windisch.
La prima parte di gara è stata molto tattica. Nel giro iniziale nessuno ha preso l’iniziativa e il ritmo è stato piuttosto blando. Anche al poligono la selezione è stata limitata, tanto che ben 18 atleti hanno trovato lo “zero”. Tra chi si è dovuto avviare verso l’anello di penalità ci sono stati i francesi Fillon Maillet, Guigonnat e Fourcade, lo svedese Samuelsson e Dominik Windisch.
Anche nella seconda tornata c’è stato grande equilibrio. Al comando delle operazioni si è portato Johannes Bø, che ha imposto un passo regolare al gruppo. Il poligono è stato però più selettivo del primo e in testa sono rimasti nove atleti. E’ scivolato invece di diverse posizioni Lukas Hofer, impreciso per tre volte.
Nel corso del terzo giro, sotto l’impulso di Simon Desthieux, cinque atleti sono andati in fuga. Sulle code del francese sono infatti rimasti i fratelli Bø, Arnd Peiffer e Julian Eberhard. La terza serie è stata fatale a tutti gli atleti di testa, che hanno commesso almeno un paio di errori. La gara si è dunque completamente riaperta e ad approfittarne è stato Evgeniy Garanichev, che è uscito dal poligono con una ventina di secondi di margine su Christiansen e Pidruchnyi.
Dopo aver mancato due bersagli nella prima serie in piedi, Johannes Bø ha scatenato tutti i cavalli del suo formidabile motore e con un ritmo incredibile ha raggiunto il battistrada, che lo precedeva di mezzo minuto. Tutto si è quindi deciso all’ultimo poligono, dove i due hanno commesso rispettivamente quattro e cinque errori.
Tra i primi dieci l'unico a trovare lo "zero" è stato Dominik Windisch, che si è portato in testa alla gara con largo margine su Simon Eder e Antonin Guigonnat.
Nell'ultima tornata l'azzurro non ha avuto problemi a tenere a distanza gli inseguitori e er l'Italia è arrivato quindi il secondo oro in poche ore. L'argento è andato a Guigonnat che ha battuto in volata Julian Eberhard.
Prima di oggi Windisch vantava un unico successo in gare di primo livello, ottenuto il 6 febbraio 2016 nella Mass Start di Canmore. Quello stesso giorno anche Dorothea Wierer vinse la prova femminile.
Oggi quella clamorosa doppietta si è ripetuta, ma la posta in palio è stata molto più alta. In poche ore l'Italia ha ottenuto un doppio titolo mondiale, cosa mai accaduta in passato. La nazionale azzurra chiude la rassegna iridata con un bottino di cinque medaglie (2 ori, 2 argenti, 1 bronzo), finendo al terzo posto nel medagliere.
E' finito invece ai piedi del podio della Mass Start maschile il russo Alexander Loginov, che sul traguardo ha preceduto Fillon Maillet 5°, Peiffer 6° e Simon Eder, scivolato in 7a piazza. Sono entrati nella top 10 anche Doll 8°, Tarjei Bø 9° e Pidruchniy 10°. Johannes Bø e Garanichev hanno chiuso rispettivamente in 13a e 16a posizione. 17a piazza finale invece per Lukas Hofer.
Mass Start M WCH Östersund (SWE)
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Sabato 16 Marzo 2019BOLLETTINO NEVE
LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
---|---|---|
Breuil-Cervinia | 1/15 | 60-150 cm |
Ghiacciaio Val Senales | 6/11 | 25-81 cm |
Saas-Fee | / | 0-0 cm |
Ghiacciaio Presena | 0/30 | 0-20 cm |
FONDO, SCELTI DAI LETTORI
BOTTERO SKI
ARC TEC - squadretta in allumino 88
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