Il 16 febbraio 2017 si assegna il quarantacinquesimo titolo mondiale maschile dell’individuale, unico format inserito nel programma di ogni manifestazione iridata, la cui edizione inaugurale si è disputata nel lontano 1958.
STAGIONE 2016-2017
Nella stagione in corso si sono disputate 2 individuali in cui si sono imposti 2 diversi atleti e sono complessivamente saliti sul podio 5 differenti uomini.
L'1 dicembre a Östersund si è affermato Martin Fourcade davanti a Johannes Thingnes Bø e Vladimir Chepelin.
Invece il 20 gennaio, ad Anterselva, il successo è andato ad Anton Shipulin davanti a Martin Fourcade e a Sergey Semenov.
Va ricordato come la 20 km di Hochfilzen sia l'ultima dell'inverno, di conseguenza assegnerà la Coppa di specialità.
Nella classifica di specialità Fourcade è pettorale rosso con 114 punti contro i 90 di Shipulin, gli 86 di Bjørndalen e gli 81 di Johannes Bø. Al catalano basterà arrivare sesto per conquistare la Coppa dedicata alla 20 km, altrimenti i giochi si potrebbero riaprire.
Per quanto riguarda l'Italia, il miglior risultato stagionale in questo format è il 19° posto di Lukas Hofer a Östersund. Dominik Windisch non è mai andato oltre la 24^ piazza. Thomas Bormolini, una volta 38°, ha fatto capolino in quella zona punti da cui invece è sempre rimasto lontano Giuseppe Montello.
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STORIA INDIVIDUALE IRIDATA
Chi si è avvicinato solo di recente al biathlon si potrebbe chiedere perché questa gara venga denominata "individuale”, quando in realtà anche sprint, inseguimento e mass start sono a loro volta prove individuali.
Ebbene, il punto è che fino alla metà degli anni ’70 questa era l'unica competizione esistente riservata ai singoli. Pertanto chiamarla "individuale" era sufficiente per distinguerla dalla staffetta.
Nonostante la definizione di "Individuale" sia ancora quella ufficialmente riconosciuta dall'Ibu, per evitare confusione si tende a chiamare questo format usando anche il numero riferito al chilometraggio. Quindi "Venti" per gli uomini e "Quindici" per le donne.
Da 1958 al 2016 si contano 33 diversi campioni del mondo, appartenenti a 13 differenti Paesi.
Fra di essi, un quartetto è stato in grado di conquistare l'oro iridato per 3 volte. Si tratta dei sovietici Vladimir Melanin (1959, 1962, 1963) e Aleksander Tikhonov (1969, 1970, 1973), del finlandese Heikki Ikola (1975, 1977, 1981) e del francese Martin Fourcade (2013, 2015, 2016).
Il transalpino però è stato l’unico a essersi imposto per 3 edizioni consecutive e a Hochfilzen avrà pertanto un appuntamento con la storia, poiché potrebbe diventare il primo uomo a conquistare quattro titoli mondiali.
In tema di nazioni, comanda ancora oggi la defunta Unione Sovietica con 10 affermazioni. Seguono a quota 8 la Norvegia e il movimento tedesco (5 marchiati DDR e 3 dopo la riunificazione). La Finlandia ha vinto 6 volte, mentre la Francia si è imposta in 5 occasioni. Si conta 1 successo per Austria, Repubblica Ceca, Italia, Polonia, Russia, Slovenia e Svezia.
Curioso quindi notare come dopo il crollo dell'Urss – per decenni dominatrice in questo format – sia arrivata una sola affermazione di una Repubblica nata dal disfacimento dell'Impero comunista. Peraltro quella vittoria è molto lontana nel tempo, poiché è datata 1996.
Comprendendo il già citato Fourcade, sono cinque i biathleti in attività a vantare un titolo iridato nell'individuale. Al catalano si aggiungono Emil Hegle Svendsen (2008), Ole Einar Bjørndalen (2009), Tarjei Bø (2011) e Jakov Fak (2012).
Tre membri di questo quintetto hanno in bacheca anche medaglie di metalli meno pregiati. Bjørndalen ha ottenuto 1 argento (2008) e 1 bronzo (2004); Svendsen 1 argento (2015) e Fak 1 bronzo (2009).
Curiosamente quest’ultimo ha portato a medaglia due diverse nazioni, poiché otto anni orsono gareggiava ancora per la nativa Croazia, prima del passaggio sotto bandiera slovena, avvenuto a partire dall’inverno 2010-’11.
Oltre ai cinque campioni del mondo, in attività troviamo altri 8 uomini capaci di salire sul podio di un’individuale dei Mondiali. Si tratta di Simon Fourcade (argento nel 2012), Tim Burke (argento nel 2013), Dominik Landertinger (argento nel 2016), Michal Slesingr (bronzo nel 2007), Jaroslav Soukup (bronzo nel 2012), Fredrik Lindström (bronzo nel 2013), Ondrej Moravec (bronzo nel 2015) e Simon Eder (bronzo nel 2016).
L'Italia ha conquistato un'unica medaglia, seppur del metallo più pregiato. L'11 febbraio 1993 a Borovetz, Andreas Zingerle vinse l'oro precedendo i russi Sergey Tarasov, argento, e Sergei Tchepikov, bronzo.
COSI' AI MONDIALI DI OSLO 2016
1. FOURCADE Martin [FRA] (0+1+0+0) 49'13"9
2. LANDERTINGER Dominik [AUT] (0+0+0+0) a 5"1
3. EDER Simon [AUT] (0+0+0+0) a 14"4
4. BØ Johannes Thingnes [NOR] (0+0+0+1) a 57"2
5. KRCMAR Michal [CZE] (0+0+0+0) a 1'16"4
6. FAK Jakov [SLO] (0+0+1+0) a 1'40"4
7. LESSER Erik [GER] (0+0+1+0) a 1'54"7
8. GARANICHEV Evgeny [RUS] (0+1+1+0) a 2'04"6
9. BIRNBACHER Andreas [GER] (0+0+1+0) a 2'11"9
10. FOURCADE Simon [FRA] (1+0+0+1) a 2'18"4
Individuale M WCH Hochfilzen (AUT)
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