Vittoria sulla Russia e ko con i campioni della Scozia nella prima giornata dell'Europeo azzurro: oggi sfida alla Svezia

Vittoria sulla Russia e ko con i campioni della Scozia nella prima giornata dell'Europeo azzurro: oggi sfida alla Svezia
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Curling

Vittoria sulla Russia e ko con i campioni della Scozia nella prima giornata dell'Europeo azzurro: oggi sfida alla Svezia

L'Italia del curling ha cominciato una nuova avventura continentale, in difesa dello storico bronzo di 12 mesi fa.

I campionati europei in corso di svolgimento a Helsingborg, in Svezia, vedono gli azzurri guidati da Joel Retornaz con la possibilità di giocarsi nuovamente qualcosa di importante, così come la nazionale femminile ha tutta l'intenzione di tornare nella massima categoria (bisogna chiudere nelle prime due posizioni del gruppo B) dopo la retrocessione della stagione passata, e oggi scenderà sul ghiaccio per sfidare la Polonia.

La seconda giornata di gare vedrà gli uomini giocarsela con la Svezia, a partire dalle ore 14, dopo un esordio doppio che li ha visti portare a casa un successo fondamentale, nella prima contro la Russia piegata per 8-6, e poi cedere in serata ai campioni in carica della Scozia, dopo una partenza ad handicap e il tentativo di rimonta nel finale (7-5 il punteggio).

La squadra maschile, capitanata da Joel Retornaz (alla dodicesima partecipazione ad una rassegna continentale) è reduce da un bell'inizio di stagione, culminato dal successo al Grand Prix Inter di Berna: Scozia e soprattutto Svezia a parte, la lotta è apertissima. “I ragazzi hanno potuto giocare molti tornei in questa prima parte di stagione e si sono ben comportati, compreso l'ultimo evento a Berna - ha spiegato alla vigilia delle gare il d.t. azzurro Schmidt - Sono nelle condizioni di raggiungere i playoff tra le migliori quattro, ma la concorrenza è tosta e ci sarà da lottare parecchio. La Nazionale femminile si è allenata bene, ma non gioca tornei insieme da quasi due mesi e questo aspetto della preparazione è qualcosa su cui in futuro interverremo, perché inevitabilmente ci penalizza”.

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