Prime dichiarazioni di Evgeni Plushenko a seguito del ritiro dagli Europei

Il fuoriclasse russo ha analizzato la situazione in serenità: "Non è una tragedia sbagliare l’axel, può capitare, anche se non ricordo l'ultima volta che non l'ho eseguito al meglio. Tuttavia non capisco cosa sia successo. Forse ho solo avuto fretta di fare il triplo axel per finire il programma il più presto possibile a causa dell’infortunio". Nonostante il risultato al di sotto delle attese il sette volte campione europeo non cerca scuse: "La mia preparazione per gli europei è stata intensa e precisa, ma nelle ultime ore si sono presentati tanti piccoli acciacchi che mi hanno condizionato negativamente. Certamente la modifica all’ultimo minuto del programma ha influito sulla prestazione odierna".

Oggi il pattinatore russo ha ottenuto il punteggio più basso della sua carriera nel programma corto a causa degli errori sul triplo Axel e sul Lutz.

"Abbiamo tolto il salto quadruplo causa del mio infortunio", ha spiegato Plushenko, "e, a quanto pare, non ho potuto completare nemmeno il triplo”. Il russo ha avuto da ridire anche con gli ispettori di gara, rei d’averlo ostacolato non consetendogli di eseguire il classico warm-up: “hanno cominciato a toccarmi e a fermarmi, a dirmi di non andare di li o di andare di la e mi hanno innervosito notevolmente. Non è possibile che succedano cose del genere in queste manifestazioni, ma non ho sbagliato il corto certamente per questo”.

Coach Alexei Mishin ha ribadito sostanzialmente i pensieri di Plushenko e, alla domanda sulla bontà della scelta di partecipare al campionato europeo ha glissato affermando che con i se e con i ma non si va molto lontano. “La mia posizione è che una persona che vive di sport deve competere, altrimenti uno è meglio che si dedichi ad altro”.