Suedtirol Gardenissima, il meteo impedisce la disputa della 27^ edizione, ma la festa continua

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Suedtirol Gardenissima, il meteo impedisce la disputa della 27^ edizione, ma la festa continua

Il gigante più lungo del mondo è stato cancellato a causa delle avverse condizioni meteo sulle nevi del Seceda: un gran peccato non vedere in azione Paris, le sorelle Delago, ma anche le leggende (da Ghedina a Janka) in pista per un evento che però non si ferma, tra gli eventi collaterali e la "Gardenissima Kids" confermata per domenica.

Proprio nel giorno della “gara più lunga del mondo”, l’iconico gigantone sul Seceda che prevede 115 porte e oltre 6 km di sfida su 1000 metri di dislivello, il meteo ha rovinato in parte la grande festa della 27esima Suedtirol Gardenissima.

Cancellato l’evento agonistico, con la presenza di 700 partecipanti da ben 24 paesi, ma la sicurezza viene prima di tutto per l’organizzazione e, dalla cabinovia del Col Raiser, dove era tutto pronto per lo start alle ore 7.30, le condizioni non erano più quelle corrette per disputare una gara, che è puro divertimento per i tantissimi protagonisti tra cui grandi nomi dello sci mondiale, alla quale fanno da contorno i tanti eventi collaterali che proseguono per la grande festa del week-end gardenese.

E per la mattinata di domenica, quando il meteo dovrebbe decisamente aiutare, è confermata la 10^ edizione della “Gardenissima Kids” dedicata ai più piccoli.

Sono presenti in Val Gardena già da ieri, tra sci e sessione di autografi per dedicare un po’ di tempo agli appassionati, tante stelle a partire da Dominik Paris, Florian Schieder, Christof Innerhofer e il gardenese Max Perathoner per la nazionale italiana maschile di velocità, ma anche lo sloveno Miha Hrobat reduce da una stagione fantastica in CdM, l’austriaco Daniel Hemetsberger e in ambito femminile Asja Zenere, Elisa Platino, le sorelle Delago, con Nicol e Nadia padrone di casa, Sara Thaler e Vicky Bernardi, ma anche le austriache Ager e Gritsch, per non parlare delle “Ski Legends”, con Kristian Ghedina, Carlo Janka e Paola Magoni.

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