La tappa inaugurale del circuito Junior Grand Prix, ospitata dall’Ondrej Nepela Ice Arena di Bratislava, si è conclusa con il programma libero maschile, segmento di gara che ha sorriso a trentadue denti alla scuola nordamericana.
La vittoria finale è andata al canadese Roman Sadovsky, silenziosamente capace di imporsi in entrambe le parti della competizione pur senza convincere fino in fondo.
Il sedicenne di Toronto ha completato nel programma libero due doppi axel e sei salti tripli tentando in apertura un quadruplo salchow, inevitabilmente giudicato sotto-ruotato dal pannello tecnico. Nel complesso, non è mancata qualche sbavatura qua e là sugli atterraggi, ma va anche rimarcata la qualità di trottole e passi, che, a conti fatti, si è rivelata fondamentale per la conquista del secondo successo in carriera nel circuito. Sadovsky, sceso in pista sulle note del “Romeo + Juliet” di Craig Armstrong, tema non semplice in quanto di "Hanyu memoria", è stato il migliore su ciascuna voce delle componenti del programma, confermando quella qualità complessiva di pattinaggio emersa nel primo segmento di gara. Nell’occasione, per la prima volta in carriera, ha anche superato la soglia dei duecento punti ritoccando il primato personale di oltre undici lunghezze.
Al debuttante statunitense Vincent Zhou non è, invece, bastato il migliore riscontro tecnico in entrambi i programmi per riuscire a salire sul gradino più alto del podio. L’ancora quattordicenne di stanza a Colorado Springs non ha lasciato nulla al caso per cercare di fare saltare il banco presentando in apertura di libero un quadruplo salchow, valutato però corto di rotazione, e soprattutto collocando ben sette salti tripli nella seconda metà della musica. Tuttavia, qualche triplo sotto-ruotato di troppo l’ha privato di quei punti fondamentali per scavalcare Sadovsky. L’allievo di Tom Zakrajsek, in ogni caso, si è distinto per la qualità di flip e lutz destando un’opinione da subito positiva.
La terza moneta è andata a sorpresa all’argentino di scuola canadese Denis Margalik, unico atleta in gara ad avere completato un triplo axel nel programma libero. Il diciottenne nativo di Buenos Aires, ma cresciuto agonisticamente in Ontario, ha così scritto una pagina indelebile nella storia della disciplina in quanto mai un pattinatore sudamericano era salito sul podio in una competizione ISU di primo livello.
L’atteso russo Alexander Samarin, tradito da un quadruplo toeloop correttamente degradato a doppio e da una giornata nera sul triplo axel, non è, invece, andato oltre la quarta posizione ed ha preceduto il compagno di club Daniil Bernadiner.
Tra le note positive del programma libero spicca la prestazione del debuttante nipponico Koshiro Shimada, autore di due doppi axel e sette salti tripli, compresa una combinazione triplo lutz/triplo toeloop strappa applausi. Il tredicenne di Okayama, sospinto dal quarto punteggio di giornata, è stato capace di risalire fino alla settima posizione partendo dal dodicesimo posto occupato al termine dello short-program.
Il diciassettenne azzurro Alessandro Fadini ha concluso la prima prova in carriera nel circuito Junior Grand Prix in dodicesima piazza. L’allievo di Silvia Martina ha provato ad affrontare di petto il programma libero tentando in apertura un triplo axel, atterrato con qualche patema di troppo e degradato a doppio del pannello, e a seguire un triplo lutz, atterrato su due piedi e giudicato sotto-ruotato. A parte una trottola persa per strada, sono mancati alla fine i punti pesanti dei salti tripli in quanto sono stati ben eseguiti solamente un triplo salchow e un triplo toeloop, oltre ad un paio di doppi axel. Ciò premesso, Fadini ha rubato l’occhio per qualità complessiva di pattinaggio, dimostrando di saper utilizzare al meglio la parte alta del corpo e palesando un'importante capacità di restare sempre sulla nota. Resta un po’ di rammarico perché nel contesto di Bratislava, con un giro di vite sugli elementi di salto, un piazzamento nelle prime dieci posizioni sarebbe stato ampiamente alla portata.
In virtù del risultato odierno, il Canada è salito a dodici vittorie in tappe di qualificazione maschili di Junior Grand Prix. Mai però sono arrivati successi nell'atto finale.
CLASSIFICA FINALE
01) CAN - Roman SADOVSKY
203,72 (1|1) [4° anno]
02) USA - Vincent ZHOU
200,85 (2|2) [2° anno]
03) ARG - Denis MARGALIK
191,72 (4|3) [6° anno]
04) RUS - Alexander SAMARIN
186,25 (3|6) [5° anno]
05) RUS - Daniil BERNADINER
175.75 (7|5) [3° anno]
06) JPN - Daichi MIYATA
171,90 (5|7) [6° anno]
07) JPN - Koshiro SHIMADA
169.89 (12|4) [1° anno]
08) UKR - Ivan PAVLOV
165.83 (8|8) [4° anno]
09) USA - Kevin SHUM
163.54 (6|9) [5° anno]
10) CZE - Petr KOTLARIK
144.40 (11|11) [4° anno]
11) KOR - Geon Hyeong AN
142.92 (14|10) [2° anno]
12) ITA - Alessandro FADINI
136.05 (10|12) [5° anno]
13) GBR - Graham NEWBERRY
129.29 (9|17) [5° anno]
14) SVK - Marco KLEPOCH
125.09 (15|13) [5° anno]
15) SUI - Nurullah SAHAKA
122.63 (13|16) [3° anno]
16) AUT - Luc MAIERHOFER
114.65 (17|14) [1° anno]
17) HUN - Alexander MASZLJANKO
107.84 (18|17) [5° anno]
18) SVK - Jakub KRSNAK
107.67 (16|18) [4° anno]
Legenda
[1° anno] – 1 luglio 2001 – 30 giugno 2002
[2° anno] – 1 luglio 2000 – 30 giugno 2001
[3° anno] – 1 luglio 1999 – 30 giugno 2000
[4° anno] – 1 luglio 1998 – 30 giugno 1999
[5° anno] – 1 luglio 1997 – 30 giugno 1998
[6° anno] – 1 luglio 1996 – 30 giugno 1997
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ISU Junior Grand Prix, Sabato 22 Agosto 2015BOLLETTINO NEVE
LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
---|---|---|
Saas-Fee | / | 0-0 cm |
Ghiacciaio Val Senales | 6/11 | 25-81 cm |
Ghiacciaio Presena | 0/30 | 0-20 cm |
Breuil-Cervinia | 7/17 | 80-150 cm |
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