Shoma Uno si è nettamente imposto nella gara maschile della settima tappa di Junior Grand Prix lanciando un chiaro messaggio agli avversari in vista della finale del circuito.
Il sedicenne di Nagoya (227,51), per guadagnare il sospirato ticket per Barcellona, non ha voluto lasciare nulla al caso e, sul ghiaccio della “Dom Sportova” di Zagabria, ha fatto registrare la migliore prestazione stagionale in competizioni juniores. Inoltre, ha mancato per un’inezia sia la migliore prestazione all-time in un programma libero junior, ancora in possesso dello statunitense Jason Brown (154,09 nel corso dei Mondiali di categoria del 2013 disputati a Milano), che la migliore prestazione di gara, stabilita da Joshua Farris (228,32 nella medesima occasione di Jason Brown).
Shoma Uno, reduce dal primo posto nello short-program, ha completato nel programma libero due quadrupli toeloop e sei salti tripli, cinque dei quali eseguiti nella seconda metà della musica insieme ad un paio di doppi axel. L’unica sbavatura ha riguardato l’atterraggio con una mano in terra del primo quadruplo, cui, se si vuole fare i pignoli, si può aggiungere il filo di ingresso del triplo lutz non parso propriamente esterno. L’allievo di Machiko Yamada, in precedenza mai sul gradino più alto del podio in una tappa di Junior Grand Prix, ha avuto ragione della qualificata concorrenza sia sul versante tecnico che su ciascuna voce delle componenti del programma, riconfermandosi oltre il muro dei settanta punti di PCS (program components score), già valicato poche settimane or sono ad Aichi.
A questo punto, gli addetti ai lavori attendono di valutare Shoma Uno in un contesto di gara senior, dove, libero da vincoli sul programma corto, potrebbe assumere un’altra dimensione "creando imbarazzo" ai connazionali Mura e Kozuka, sulla carta i rivali più accreditati per conquistare l’ultimo posto a disposizione del Giappone per i Mondiali senior di Shangai. Il principale punto interrogativo resta l’idiosincrasia per il triplo axel, problema difficilmente risolvibile in tempi celeri.
Il posto d’onore è stato conquistato dal quindicenne statunitense Nathan Chen (208,16), al momento non in posseso dei mezzi tecnici per fronteggiare ad armi pari il vincitore odierno. Nel programma libero, l’allievo di Rafael Arutunian ha ben completato sette salti tripli nella seconda metà della musica, ma la mancanza di un salto quadruplo e la scarsa dimestichezza con il triplo axel si sono rivelate letali per le aspettative di vittoria. Chen ha comunque provato per due volte il triplo axel, completando una sola rotazione nella prima occasione e atterrando al secondo tentativo il salto con uno step-out a rotazione completata. Rispetto alle abitudini, il campione nazionale juniores ha lasciato sul piatto livelli e punti anche sulle trottole riproponendo, come nella passata stagione, la trottola bassa che in termini di valore rappresenta un handicap.
Sul gradino più basso del podio si è accomodato il diciassettenne coreano June Hyoung Lee (203,92), che, anche in virtù del risultato di Zagabria, ha conquistato una storica qualificazione alla finale di Junior Grand Prix. In precedenza, infatti, l’unica pattinatrice coreana a raggiungere e vincere l’atto conclusivo del circuito era stata Yu-Na Kim.
Lee, vincitore della tappa di Courchevel, ha migliorato in Croazia il primato personale eseguendo nel programma libero due doppi axel ed otto salti tripli, compresi però un lutz non preso dal filo esterno e un rittberger atterrato con qualche patema di troppo. Ciò premesso, stupisce la scelta di effettuare la combinazione di tre salti proprio con il lutz in apertura, strategia penalizzante punti alla mano.
In quarta posizione, si è piazzato il diciassettenne russo Murad Kurbanov (182,78), che ha preceduto il sedicenne ucraino Ivan Pavlov (177,07), al migliore risultato in carriera nel circuito.
Il sedicenne russo Andrei Lazukin (169,96), reduce dal convincente successo nella tappa di Dresda della passata settimana, si è dovuto accontentare di una misera ottava posizione perdendo la possibilità di accedere alla finale. Complice un malaugurato malanno di stagione, l’allievo di casa Mishin è stato tradito dal triplo axel, che si era rivelato l’arma vincente nella tappa tedesca.
L’italiano Carlo Vittorio Palermo (142,60) ha recuperato un paio di posizioni rispetto al programma corto chiudendo in diciassettesima piazza con il nuovo primato personale sia nel segmento più lungo di gara che nell’intera competizione. Il diciottenne allievo di Lorenzo Magri ha completato, seppure con qualche patema di troppo, due doppi axel e cinque salti tripli, tra cui il primo toeloop che forse nelle intenzioni doveva essere un tentativo di quadruplo. Come di consueto, va rimarcata la qualità sugli elementi di trottola.
Al termine della fase di qualificazione, hanno guadagnato l’accesso alla finale di Barcellona i seguenti atleti:
Q. – 30 (15|15) – 442,09 – (CHN) JIN Boyang
Q. – 28 (13|15) – 447,50 – (JPN) UNO Shoma
Q. – 28 (13|15) – 424,70 – (RUS) PETROV Alexander
Q. – 26 (15|11) – 407,73 – (KOR) LEE June Hyoung
Q. – 26 (13|13) – 398,50 – (JPN) YAMAMOTO Sota
Q. – 24 (15|09) – 384,52 – (CAN) SADOVSKY Roman
Le riserve saranno:
24 (11|13) – 389,54 – (CHN) ZHANG He
24 (11|13) – 367,85 – (RUS) SAMARIN Alexander
22 (11|11) – 375,66 – (RUS) ALIEV Dmitri
Ovviamente, spicca l’assenza di un pattinatore statunitense, principalmente dovuta alla scelta di Nathan Chen di prendere parte ad una sola tappa di qualificazione. Tra i sei ammessi alla finale, l’unico ad essersi imposto in due occasioni è il cinese Boyang Jin, mentre il giapponese Sota Yamamoto è il solo a non essere mai salito sul gradino più alto del podio.
Approfondimenti
Video
Shoma UNO - Jr. Grand Prix 2014/15, Zagreb - free program
ISU Junior Grand Prix, Venerdì 10 Ottobre 2014Video
Nathan CHEN - Jr. Grand Prix 2014/15, Zagreb - free program
ISU Junior Grand Prix, Venerdì 10 Ottobre 2014BOLLETTINO NEVE
LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
---|---|---|
Klausberg | 11/11 | 38-84 cm |
Passo Costalunga | 13/13 | 80-130 cm |
Monte Cimone | 13/14 | 60-80 cm |
Madesimo | 10/11 | 20-30 cm |
Folgaria | 25/26 | 30-50 cm |
Carezza al lago | 13/13 | 80-130 cm |
Alpe Lusia | 7/8 | 25-40 cm |
Bellamonte | 7/8 | 25-40 cm |
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