Dopo mesi di speculazioni a vario titolo riguardo il futuro e la possibilità di tornare a gareggiare, Evgeni Plushenko ha incontrato ieri i media russi per illustrare nello specifico la situazione.
Il fuoriclasse di San Pietroburgo, ormai prossimo alle trentatrè primavere, non ha nascosto l'intenzione di tornare a gareggiare e, in particolare, di prendere parte alla prossima edizione dei Giochi Olimpici, ma al contempo ha lasciato intendere che tutto dipenderà dallo stato di salute e dalla possibilità di poter tornare ad avere un livello di competitività a suo dire adeguato.
“Ho passato buona parte dell’estate in Giappone ed ho avuto modo di allenarmi con Yuzuru Hanyu, a mio avviso l’atleta migliore in attività. Lui è in grado di eseguire tranquillamente quadruplo toeloop, quadruplo salchow e quadruplo rittberger. Inoltre, sta lavorando anche al quadruplo lutz. Io stesso avevo incominciato a lavorare su quadruplo lutz, salchow e rittberger, ma la schiena mi ha obbligato a interrompere ogni tentativo. Per questo motivo, tornare a competere oggi non avrebbe senso.
Il mio obiettivo e anche il mio sogno è partecipare alla quinta Olimpiade. Nessuno nel pattinaggio ci è mai riuscito. Io ci vorrei provare, sempre che la salute me lo consenta. Di recente, sono stato sottoposto ad un intervento di stabilizzazione della colonna vertebrale. Ora mi sento bene, ma i medici mi hanno sconsigliato di sovraccaricare la schiena e di provare ad effettuare quattro rotazioni. Quindi, per ritrovare la forma ideale, mi limito ad eseguire tre giri e mezzo, passaggi di transizione, sequenze di passi, ecc… Non è che stia sdraiato sul divano. Continuo ad allenarmi tutti i giorni sottoponendomi anche a fisioterapia e alle pratiche mediche del caso. Riguardo, invece, una nuova operazione alla schiena tutto è possibile, ma ora non ne sento la necessità. In ogni caso, qualora fosse necessaria, bisognerà valutare con attenzione i tempi di recupero.
Il mio allenatore è sempre Alexei Mishin e continuo a collaborare anche con il teatro Bolshoi di Mosca. In sostanza, il mio team non è cambiato. Al momento, tra Mosca e San Pietroburgo, stiamo preparando i nuovi programmi di gara, che saranno molto interessanti in quanto voglio cambiare l’immagine che finora ho dato di me. Cercherò di modernizzarmi per poter essere competitivo al cospetto degli atleti più giovani. Nello stesso tempo, mi sto concentrando sui numeri per il Tour (Snow King 2), che partirà a Tallinn nella seconda metà di dicembre. Nel Tour presenterò anche i miei nuovi programmi di gara perché, oltre a volerli testare, mi interessa capire la reazione del pubblico.
Ricapitolando, la mia preparazione è a lungo termine. Per partecipare alle Olimpiadi devo poter contare sulla piena integrità fisica, devo essere in forma e devo poter pattinare nuovi programmi con nuovi elementi di salto. Non prenderò parte a vere competizioni di questa stagione perché i problemi fisici non mi hanno consentito di preparare nuovi quadrupli. Io sono perfettamente consapevole di questa situazione e, consentitemelo, non devo provare a nessuno quello che posso o non posso fare. Ricordo come in pochi credesserero in me prima delle Olimpiadi del 2010. Nessuno riteneva che dopo una lunga pausa potessi tornare a pattinare sui livelli del passato, la stessa cosa è avvenuta nel 2014.
Su alcuni social ho letto che sarei di ostacolo ai giovani o che Plushenko non vorrebbe lasciare spazio ai giovani, ma non è cosi e al riguardo vorrei fare qualche puntualizzazione.
Io non ho mai fatto alcuna pressione sulla federazione. Penso che i nostri giovani stiano crescendo ed alcuni stanno iniziando ad eseguire i salti quadrupli. Tuttavia, devono dimostrare di poter ottenere risultati migliori. Di chi è la colpa se si fermano tra il decimo e il sedicesimo posto in classifica? Questo non vuol dire che io ce l’abbia con la nostra federazione. Già che ci sono, vorrei complimentarmi con Konstanin Menshov, che di recente ha vinto una gara in Finlandia, ma, per come la vedo io, con Yuzuru Hanyu, Patrick Chan, Denis Ten e altri sarà difficile competere. Si tratta di atleti di caratura internazionale. Sanno eseguire quadrupli, hanno carisma, sono virtuosi del pattinaggio e sono in possesso di qualcosa in più.
In futuro mi piacerebbe dare vita ad una scuola di pattinaggio in Russia. Mosca, San Pietroburgo o altrove non fa differenza. Ultimamente, ho declinato offerte di lavoro da altri paesi, tra cui una del Giappone e una della Cina, che mi aveva proposto di allenare la squadra nazionale maschile. Lasciare la Russia non rientra tra le mie intenzioni. Voglio rimanere qui per poter allenare un giorno i nostri bambini.
A metà gennaio, parteciperò ad una sorta di gara-esibizione in Giappone, cui sono stato invitato dall’ISU (Medal Winners Open, che si terra ad Osaka). Sarà, il mio unico impegno agonistico della stagione.
Vorrei approfittare dell’occasione per salutare i miei tifosi e i giornalisti che capiscono davvero il pattinaggio. Vi ringrazio tutti e scrivete la verità".
Nel corso della conferenza stampa è intervenuta anche Yana Rudovskaya, moglie e manager di Plushenko, che ha fornito varie informazioni riguardo l’imminente Tour "Snow King 2". Sono, peraltro, trapelati i nomi di alcune delle tante stelle che saranno coinvolte. Da quanto si è appreso, non mancheranno Irina Slutskaja, Brian Joubert, Johnny Weir e Tomas Verner.
Nel finale, si è parlato anche delle varie iniziative di beneficienza, che vedono da tempo Plushenko in prima linea.
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