Non si placa il Kostner-Gate tra equivoci e superficialità da appurare

Non si placa il Kostner-Gate tra equivoci e superficialità da appurare
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Non si placa il Kostner-Gate tra equivoci e superficialità da appurare

La vicenda legata alla squalifica di sedici mesi comminata a Carolina Kostner per avere aiutato il compagno di un tempo Alex Schwazer ad eludere un controllo antidoping si arricchisce di un nuovo capitolo.


FATTI

La pattinatrice altoatesina, come riportato ieri (13 agosto) dall’agenzia ANSA, avrebbe violato la normativa antidoping in quanto, nonostante la squalifica di sedici mesi inflittale dal Tribunale Nazionale del CONI, si sarebbe esibita nell’ambito di una manifestazione organizzata da un’associazione sportiva. Sempre secondo l’ANSA, in caso di accertata responsabilità, l’atleta rischierebbe che la squalifica di sedici mesi abbia decorrenza dalla data dell’ultima apparizione sul ghiaccio non consentita (al momento il 13 agosto, data dello show di Pinzolo).

In prima battuta, la colpa attribuita a Kostner era stata quella di avere preso parte ad una serie di eventi riconducibili in qualche modo a "Ghiaccio Spettacolo", associazione dilettantistica affiliata al CONI come ente di propaganda. Proprio Ghiaccio Spettacolo ha però preso da subito le distanze con gli eventi in questione: "Siamo totalmente estranei all’organizzazione, all’amministrazione e all’allestimento delle manifestazioni in oggetto".

In effetti, l’organizzazione degli show sul ghiaccio è stata curata da aziende locali e della Shuffle SRL, agenzia privata che tra le altre cose si occupa di allestire eventi di vario genere. Peraltro, le associazioni turistiche coinvolte, vedi Corvara-Colfosco, hanno da subito rimarcato di non essere affiliate/legate ad alcuna società sportiva, discorso valido anche per la Shuffle Srl.

Secondo quanto riportato da numerosi media nazionali, uno dei principali problemi sarebbe rappresentato dal fatto che tre dirigenti nonché artisti tesserati per Ghiaccio Spettacolo sarebbero soci o comunque figure riconducibili alla Shuffle Srl di Sesto San Giovanni, che avrebbe stipulato il contratto con Kostner. Ovviamente, resta da appurare la rilevanza del fatto ai fini della normativa antidoping vigente, visto e considerato che Shuffle Srl è un'agenzia privata.

Alla luce di quanto emerso, la domanda da porsi è se davvero un'associazione sportiva o simil tale affiliata al CONI abbia preso parte all'organizzazione degli eventi perchè se così non fosse ogni accusa a Kostner verrebbe meno.


TEORIA

Da un punto di vista della teoria, l’intera situazione appare paradossale e veramente poco credibile.

Per sgomberare il campo da equivoci, è opportuno ricordare che ancora prima della sentenza di condanna regnava la più assoluta confusione riguardo il reale significato del termine "inibizione" e la casistica di riferimento (recita l'articolo 10 della normativa antidoping - "Nessun Atleta o altra Persona squalificata può partecipare a qualsiasi titolo, per tutto il periodo di squalifica, ad una competizione o ad un'attività che sia autorizzata o organizzata da un Firmatario del Codice Mondiale Antidoping WADA, da un'organizzazione ad esso affiliata, da una società o altra organizzazione affiliata ad un’organizzazione affiliata a un Firmatario, oppure a competizioni autorizzate o organizzate da una lega professionistica o da una qualsiasi organizzazione di eventi sportivi a livello nazionale o internazionale").

Già allora se non prima, il CONI avrebbe dovuto diramare un allegato esplicativo per chiarire definitivamente la questione, nonostante in alcuni casi le precisazioni sarebbero potuto apparire pletoriche.

* Evento patrocinato da una società affiliata al CONI (quindi alla FISG)? sì - no

* Evento che si svolge in un impianto gestito da una società affiliata al CONI? sì - no

* Evento che non si svolge in un impianto gestito da una società affiliata al CONI, cui partecipano tesserati CONI? sì - no

....e via dicendo.

Tuttavia, in assenza di un allegato atto a delimitare i confini tra ciò che non sia lecito e ciò che sia consentito, tocca all'atleta o al suo entourage muoversi affinché non si creino situazioni equivoche. 

Quindi, nel caso in questione, è impensabile che chi cura immagine e interessi dell'atleta non abbia posto un quesito preventivo al CONI per dipanare ogni dubbio. Nello specifico, può essere sufficiente anche una semplice mail indirizzata alla Procura antidoping, che, ovviamente, resta l'organo deputato ad intrattenere i rapporti con la WADA.

Di conseguenza, se Kostner ha preso parte all'evento, l'ha fatto perchè assolutamente certa di non incorrere in sanzioni. All'alba del 2015, non è credibile che i professionisti al seguito dell'atleta abbiano omesso di effettuare il quesito del caso alla Procura Antidoping del CONI.


PRATICA

Entrando nel merito di quanto realmente accaduto, alcuni passaggi andranno certamente approfonditi.

Michela Morizzo, manager di Tecnè che si occupa di Carolina Kostner, ha confermato al quotidiano “Il Trentino” di non avere lasciato nulla al caso: “Non siamo sprovveduti e Carolina può pattinare. Abbiamo chiesto l’autorizzazione, ci siamo confrontati anche con noi con tutte le dovute verifiche. Non capisco il perché di tutto questo accanimento. Carolina ha chiesto l’autorizzazione alla Fiamme Azzurre per questi tre eventi (Corvara, Pinzolo, Asiago) e per quello di ottobre (Intimissimi On Ice). Sono state loro a coordinare il tutto. Noi non abbiamo rapporti con Ghiaccio Spettacolo, non è il nostro referente. Il contratto stipulato è tra Carolina e la Shuffle srl.”.

Quindi, l'incombenza di verificare che tutto fosse in ordine è stata delegata al corpo militare di appartenenza, che, secondo quanto riferito, avrebbe puntualmente ottemperato a quanto richiesto. Le Fiamme Azzurre, infatti, tramite una nota hanno precisato come "nella gestione degli eventi non risultassero coinvolte società o gruppi sportivi affiliati alle federazioni sportive nazionali riconosciute dal Coni".

Tuttavia, a detta dell’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” (14 agosto), Kostner, dopo avere partecipato agli eventi di Corvara e Pinzolo, potrebbe rinunciare allo show di domani in programma ad Asiago in quanto gli organizzatori risulterebbero a tutti gli effetti affiliati al CONI (attorno alle ore 14:00 odierne, l'atleta ha, invece, confermato la sua presenza tramite il profilo ufficiale di facebook).

Per quanto riguarda il CONI, nulla è finora comparso sul sito ufficiale e non è da escludere che tutta la vicenda si possa anche rivelare una bolla di sapone, come sarebbe da auspicare in un sistema dove dovrebbe vigere una continua comunicazione tra atleti e Comitato Olimpico e la certezza della norma dovrebbe rappresentare una condicio sine qua non.

Ciò premesso, secondo diversi quotidiani, la Procura Antidoping italiana, non prima di lunedì, considerando che gli uffici sono al momento chiusi, aprirà un fascicolo sulla vicenda come atto dovuto. A seguire, dovrebbe essere chiesto alla stessa Kostner e ad altre figure coinvolte di chiarire la situazione.

Se così fosse, significherebbe che il CONI non sarebbe stato consultato a dovere riguardo il da farsi, tesi però smentita dal nuovo segretario generale della Federghiaccio Ippolito Sanfratello, che, contattato dal quotidiano “Il Trentino”, ha dichiarato: “Come FISG ci siamo accertati che la manifestazione non fosse organizzata da un affiliato alla federazione. Di questo abbiamo conferma scritta ed è arrivata. Se abbiamo informato il CONI? Ne ho parlato negli ultimi giorni con Fabbricini (segretario generale nazionale)”.

A conti fatti, da questo intreccio di precisazioni a vario titolo emergerebbe l'esistenza di una conferma scritta riguardo la non affiliazione al CONI degli organizzatori degli eventi, documento che dovrebbe chiudere la vicenda specie qualora provenga dalla Procura Antidoping.


CONCLUSIONI

E’ difficile aggiungere altro in un momento in cui notizie e smentite si susseguono senza soluzione di continuità. Lo scontato augurio è che chi di dovere non si sia mosso con superficialità. A tal proposito e per quanto possa contare, va rimarcato come anche l’annuncio comparso in data 10 agosto sulla bacheca facebook del profilo personale della pattinatrice si possa prestare a qualche equivoco di troppo: “Un viaggio tra le bellezze della mia Italia in attesa di vederci a Corvara, il 12 agosto alle 21.15, Ghiaccio Spettacolo tour!! Finalmente a casa!!! Travelling in my wonderful Italy before Ghiaccio Spettacolo tour starts!! Corvara, August 12th, 9.15 pm!”

In ogni caso, l’intera vicenda propone interessanti quesiti di diritto. Resta, infatti, da appurare fino a quali estremi l’inibizione comminata all’atleta possa ledere il suo diritto al lavoro. Comunque vada a finire, come accaduto per la squalifica di sedici mesi arrivata a gennaio, il caso farà giurisprudenza.

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