Precisazioni e virgolettati sul coinvolgimento di Carolina Kostner nello Schwazer-gate

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Precisazioni e virgolettati sul coinvolgimento di Carolina Kostner nello Schwazer-gate

Grazie al blog del giornalista de "Il Sole 24 ore" Claudio Gatti, di cui si consiglia vivamente un'attenta lettura, si sta facendo chiarezza sulla vicenda legata alle pratiche dopanti di Alex Schwazer.

Nello specifico, Gatti ha ripreso i pezzi salienti contenuti nell'avviso di conclusione delle indagini preliminari effettuate dalla procura di Bolzano.

Sfogliando il blog, si trovano nel dettaglio le dichiarazioni rilasciate agli organi inquierenti da Schwazer e Kostner riguardo il controllo anti-doping a sorpresa eluso dal marciatore.

Dice Alex Schwazer: “Ha suonato, la Carolina è andata giù e io ho detto: ‘Questo può essere solo l’antidoping, non è possibile’, e io gli ho detto: ‘No, digli che non ci sono, sono a casa’...”.

La versione è stata, in effetti, confermata anche da Carolina Kostner: "Ancor prima di aprire la porta fu lo stesso Alex SCHWAZER a chiedermi per favore di dire che se si fosse trattato del controllo antidoping dovevo rispondere che lui si trovava a Racines dove effettivamente aveva dato la reperibilità così io feci arrabbiandomi poi con lui. Poco dopo lui se ne andò in quanto io ero uscita ed al mio ritorno lui non era più in casa.”.


Nell'avviso di conclusione delle indagini preliminari, oltre alla varie condotte messe in atto da Schwazer, compaiono nomi di illustri personaggi legati al panorama sportivo italiano e sono contenute altre dichiarazioni di Kostner relative alla presenza nel frigorifero della casa di Oberstdorf di sostanze non ben identificate di proprietà dell'allora compagno: "ho notato la presenza di farmaci non di mia proprietà nel frigorifero per la prima volta a fine febbraio 2012". "Voglio precisare che quello che va da settembre ad aprile di ogni anno è il periodo in cui mi assento spesso da Obersdorf per i miei impegni sportivi, quindi può capitare che vi rimanga poco tempo e non controlli quello che c’è in frigorifero. La mia precisazione sta a spiegare che il fatto di averli notati alla fine di febbraio non vuol dire automaticamente non vuol dire che vi fossero appena stati messi. Ribadisco che era la prima volta che ciò accadeva, prima di allora Alex aveva portato con se farmaci quali vitamina C o magnesio e sostanze simili che lasciava abitualmente sul tavolo della cucina. …”.

Kostner avrebbe anche confermato il fatto che Schwazer avesse con sè l'apparecchiatura ipossica per la simulazione dell'altura (una sorta di camera ipobarica).

 

In risposta a quanto pubblicato ieri da "La Gazzetta dello Sport", il quotidiano "Corriere dell'Alto Adige" riporta, invece, una breve dichiarazione di Giulia Mancini, storica manager della pattinatrice:"Carolina non ha nulla da replicare. Ha già chiarito i fatti esaustivamente durante l'interrogatorio del 9 ottobre 2013 reso agli agenti incaricati delle indagini della Procura della Repubblica di Bolzano".

 

Nel frattempo, la Procura antidoping del CONI avrebbe chiesto alla Procura della Repubblica di Bolzano i fascicoli relativi alle indagini. A questo punto, è probabile che Carolina Kostner possa essere convocata e ascoltata al più presto. La condotta tenuta della ventisettenne altoatesina avrebbe, infatti, violato l'articolo 2.8 del Codice Wada in base al quale "è sottoposto a sanzione chiunque favorisca un atleta nel doping o nell'eludere un controllo antidoping".

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