L’Europa ha conquistato il successo nella nona edizione del Japan Open riuscendo ad avere nettamente la meglio su Nordamerica e Giappone.
La squadra del vecchio continente, trascinata da una Elena Radionova in grande spolvero, ha totalizzato 551,95 punti ed ha preceduto di quasi trenta lunghezze la selezione nordamericana (522,09). I padroni di casa (512,24), traditi da un irriconoscibile Takahiko Kozuka, si sono, invece, dovuti accontentare dell’ultima posizione ad ampio distacco dalla testa.
Come di consueto, i primi a scendere sul ghiaccio dell'imponente Super Arena di Saitama, sede dell’ultima edizione dei Campionati Mondiali, sono stati gli invitati del settore maschile.
Il migliore del lotto è stato di gran lunga il canadese Patrick Chan (178,17), che fin dal primo elemento di salto ha lasciato intendere di attraversare un momento di forma degno dei Giochi Olimpici. Non a caso, il nuovo programma libero, coreografato da David Wilson su un medley di musiche di Chopin, ha ottenuto una meritata standing ovation da parte del pubblico locale. Il ventitreenne di Toronto, oltre ad avere fatto il vuoto come d’abitudine su ogni voce delle componenti del programma, è stato nettamente il migliore dal punto di vista tecnico. Chan ha aperto il programma con una combinazione quadruplo toeloop/triplo toeloop, chiusa con destrezza nonostante il rischio di una collisione con la balaustra, ed ha poi eseguito un buon triplo axel e un triplo lutz in scioltezza. A conti fatti, il tre volte campione mondiale, che sul fronte tecnico ha raccolto 87,45 punti, è riuscito a mettere insieme in un programma libero di inizio ottobre un quadruplo e otto tripli, tra cui due flip e due lutz. La prestazione assume enorme peso specifico se si pensa che Chan non prenderà parte ad alcuna competizione agonistica della stagione in corso.
Dietro all’inarrivabile canadese, si è piazzato lo spagnolo Javier Fernandez (155,47), dimostratosi in palla malgrado un atterraggio con mano in terra del triplo axel, una caduta sul quadruplo salchow e qualche problema di calcolo sulle ripetizioni dei salti tripli. Il campione europeo in carica ha comunque completato un quadruplo e sette tripli, vedendosi annullare l’ultimo triplo salchow per avere ripetuto l’elemento tre volte. In tal senso, fatale è stata la prima combinazione triplo salchow/triplo toeloop, non aperta dal quadruplo salchow pianificato.
Fernandez ha preceduto il nipponico Takahito Mura (146,41), non lontano dal rendimento espresso nel recente Lombardia Trophy concluso al posto d’onore. Il figlio d’arte giapponese ha realizzato due quadrupli toeloop, senza però eseguirne almeno uno in combinazione, ed ha poi completato cinque tripli, compresi due axel, ma non è apparso inappuntabile sugli atterraggi lasciando punti per strada qua e là.
La delusione assoluta della gara è stato Takahiko Kozuka (119,51), nettamente surclassato dal canadese Jeffrey Buttle (136,08), ritiratosi dalle competizioni nel lontano 2008, e dal ceco Tomas Verner (137,50), che ha abbandonato l’agonismo lo scorso marzo. Il venticinquenne allievo di Nobuo Sato ha atterrato su due piedi entrambi i quadrupli toeloop, caratterizzati da una rotazione più che sospetta, ed è incappato in una giornata negativa sul triplo axel, eseguito singolo nella prima occasione e concluso con una caduta nella seconda. Inoltre, ha aggiunto al tutto un insolito "ruzzolone" sul finire della sequenza coreografica.
Il piatto forte in campo femminile è stato il confronto di alto spessore tecnico tra la russa Elena Radionova (136,46) e la giapponese Satoko Miyahara (131,49). Alla fine, l’ha spuntata la quindicenne di Mosca, sospinta da valutazioni superiori sulle componenti del programma e da un grado di esecuzione degli elementi leggermente superiore, ma entrambe le ragazze hanno ben completato due doppi axel e sette salti tripli. Radionova, in particolare, è stata impeccabile sugli atterraggi e rispetto alla scorsa stagione ha presentato più elementi di salto nella seconda metà della musica.
Si è ben difesa anche la russa Anna Pogorilaya (122,52), chiamata all’ultimo momento a sostituire la connazionale Julia Lipnitskaia. La quindicenne allieva di Anna Tsareva ha completato un doppio axel e sette salti tripli, compresi un flip non preso dal filo interno. Il principale passaggio a vuoto è arrivato in coincidenza del secondo tentativo di doppio axel non andato a buon fine ed eseguito solo singolo.
Senza infamia e senza lode la prestazione della giapponese Kanako Murakami (114,38), che ha alternato elementi di qualità, primo triplo rittberger e combinazione doppio axel/triplo toeloop, a qualche passaggio a vuoto di troppo, primo triplo flip solo singolo, atterraggio su due piedi del secondo triplo rittberger e qualche rotazione sospetta di troppo.
Prestazione meno brillante, invece, per le statunitensi Mirai Nagasu (106,85) e Ashley Wagner (100,85), entrambe cadute su tentativi di triplo salchow e spesso e volentieri al limite con le rotazione dei salti. L’allieva di Rafael Aratuninan ha anche evidenziato difficoltà nell’eseguire gli elementi di trottola. Ambizioso, in ogni caso, il programma di Nagasu, che ha aperto le danze con le combinazioni triplo flip/triplo toeloop e doppio axel/triplo toeloop.
VIDEO DELLA GARA
BOLLETTINO NEVE
LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
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Breuil-Cervinia | 3/15 | 15-120 cm |
Saas-Fee | / | 0-0 cm |
Ghiacciaio Presena | 0/30 | 0-10 cm |
Ghiacciaio Val Senales | 2/11 | 20-50 cm |
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