Duhamel/Radford, Tursynbaeva e Orford/Hill si impongono nell'Autumn Classic di Barrie

Foto di Redazione
Info foto

Skate Canada

Figure Skating - Autumn Classic International 2015

Duhamel/Radford, Tursynbaeva e Orford/Hill si impongono nell'Autumn Classic di Barrie

La seconda edizione dell’Autumn Classic International, ospitato dall’Allandale Recreation Centre di Barrie, è stata caratterizzata dalla totalità di successi ottenuti da atleti che si allenano tra Ontario e Quebec. Infatti, all’affermazione ottenuta ieri dal coreano Cha nella prova juniores maschile, si sono aggiunte le vittorie odierne di Amanda Stan, Duhamel/Radford, Elizabet Turzynabaeva e Orford/Hill, nell’attesa di sapere chi tra Yuzuru Hanyu e Nam Nguyen si imporrà nell’ultima gara ancora in corso.


COPPIE DI ARTISTICO

Nel rispetto dello scontato pronostico della vigilia, Meagan Duhamel ed Eric Radford hanno difeso il titolo conquistato lo scorso anno imponendosi con enorme margine in entrambi i segmenti di gara. Nel programma libero, i campioni iridati in carica, scesi in pista sulle note di “Hometown Glory” di Adele, hanno palesato ulteriori passi avanti nel processo di crescita artistica intrapreso da anni, ma, sovente, a torto sottostimato. Dal punto di vista tecnico, non è mancata la volontà di osare, ma, nell’occasione, non sono state tutte rose e fiori in quanto i due ambiziosi tentativi di salti quadrupli lanciati non sono andati a buon fine. Duhamel/Radford, dopo una rovinosa caduta sul quadruplo salchow, hanno, infatti, avuto problemi nella fase di lancio del lutz eseguendo una sola rotazione. In ogni caso, già il semplice fatto di essersi spinti così lontano con le intenzioni ha rappresentato un momento storico per la disciplina. Per il resto, la coppia canadese ha impressionato per la puntualità evidenziata su ciascun elemento partendo da un pregevole triplo twist, passando per i difficili salti in parallelo (triplo lutz e combinazione triplo toeloop/doppio toeloop/doppio toeloop), e arrivando ai sollevamenti, ormai da primi della classe.

Gli statunitensi Marissa Castelli/Mervin Tran, compagni di traning dei vincitori, hanno chiuso la prova in seconda posizione con un distacco prossimo alle quarantacinque lunghezze.
Nel programma libero, hanno alternato luci e ombre. In positivo, sono meritevoli di menzione i sollevamenti, reverse lasso in primis, e il twist, decisamente migliorato rispetto alle precedenti apparizioni. In negativo, spiccano, invece, i salti in parallelo, di sicuro ambiziosi, ma conclusi con esiti disastrosi. Sul fronte dei lanciati, il triplo salchow è stato eseguito in maniera pregevole, ma è stato ancora accompagnato da un doppio lutz, elemento piuttosto “leggero” per chi intende puntare alla leadership del movimento a stelle e strisce.

Il podio è stato completato dagli statunitensi debuttanti in ambito internazionale Jessica Pfund/Joshua Santillan, che hanno rubato l’occhio sui salti in parallelo (triplo toeloop e un’inedita sequenza triplo salchow/doppio axel) e sui lanciati (triplo rittberger e triplo salchow). Ovviamente, sia per velocità che per qualità complessiva di pattinaggio, il confronto con le coppie allenate dal team Gauthier/Marcotte non è al momento proponibile, ma le basi, al di là dei sollevamenti ancora” rudimentali”, sono parse intriganti.

A seguire, si sono piazzate le coppie canadesi Brittany Jones/Joshua Reagan, naufragati nel programma libero tra salti in parallelo solamente doppi, cadute sui lanciati e sollevamenti pasticciati, e Hayleigh Bell/Rudi Swiegers, cui era francamente difficile chiedere qualcosa in più nella gara di debutto.

CLASSIFICA FINALE

1) CAN - Meagan DUHAMEL / Eric RADFORD
222.61 (68.97|133.64)
2) USA - Marissa CASTELLI / Mervin TRAN
177.86 (62.07|115.79)
3) USA - Jessica PFUND / Joshua SANTILLAN
149.25 (50.52|98.73)
4) CAN - Brittany JONES / Joshua REAGAN
144.55 (52.74|91.81)
5) CAN - Hayleigh BELL / Rudi SWEIGERS
135.43 (48.19|87.24)


SETTORE FEMMINILE SENIOR

La quindicenne kazaka Elizabet Tursynbaeva ha conquistato il primo successo della carriera in una competizione senior di livello B, facendo valere nel programma libero una chiara superiorità tecnica sulle più navigate avversarie. L’allieva di Brian Orser ha eseguito due doppi axel e sette salti tripli, compreso un lutz atterrato con uno step-out, distinguendosi anche per la qualità delle trottole. In particolare, rispetto al recente passato, è apparsa decisamente più rapida sul ghiaccio con evidenti benefici sulle valutazione delle componenti del programma. Peraltro, il fatto di ripresentare il rodato libero della scorsa stagione, coreografato da David Wilson sulle note di “Papa, Can You Hear Me?”, si sta rivelando un punto di forza per l’ambiziosa adolescente asiatica, che ha comunque innalzato il tasso tecnico aggiungendo un secondo triplo lutz e collocando entrambe le combinazioni chiuse dal triplo toeloop nella seconda metà della musica.

Tursynabaeva, alta poco più della balaustra, ha preceduto la progredita nipponica Haruka Imai, autrice per oltre due minuti di un prestazione di alta scuola, ma poi calata in coincidenza degli ultimi elementi di salti, atterrati con evidenti patemi. La ventiduenne di Tokyo, ma ormai di stanza nella prefettura di Niigata, ha evidenziato importanti miglioramenti sui salti puntati riuscendo a completare sia triplo flip che triplo lutz. In chiave vittoria, fatale si è rivelato un atterraggio su due piedi del secondo triplo flip, correttamente degradato a doppio. Resta, in ogni caso, la soddisfazione per essere andata vicina a completare due doppi axel e sette salti tripli, fatto tutt’altro che banale guardando al recente passato.

Il podio è stato completato dalla diciannovenne Angela Wang, unica nordamericana in gara ad avere dimostrato buona consistenza in entrambi i programmi e, così come Imai, pressoché impeccabile nei primi due minuti di libero, aperto da un sontuoso triplo rittberger eseguito con entrambe le braccia alzate, cui ha fatto seguito una combinazione triplo lutz/triplo toeloop. La statunitense, premiata con le valutazioni più alte su ciascuna voce della componenti del programma, ha perso ogni possibilità di vittoria lasciando punti pesanti sul piatto per via dell’appuntamento mancato con un triplo toeloop e un triplo salchow nella seconda metà della musica.

Le prime tre classificate sono rimaste racchiuse nel giro di poco più di sette punti. Piuttosto staccate, invece, tutte le altre, regolate dalla statunitense Tyler Pierce, che ha avuto ampiamente la meglio sulla progredita canadese Roxanne Rheault, non riconfermatasi nel segmento più lungo di gara sugli eccellenti livelli del programma corto.

CLASSIFICA FINALE

1) KAZ - Elizabet TURSYNBAYEVA
179.72 (59.23|120.49)
2) JPN - Haruka IMAI
174.89 (58.17|116.72)
3) USA - Angela WANG
172.36 (59.49|112.87)
4) USA - Tyler PIERCE
158.27 (55.31|102.96)
5) CAN - Roxanne RHEAULT
142.72 (57.98|85.74)
6) USA - Amber GLENN
122.28 (52.08|70.20)
7) BRA - Isadora Marie WILLIAMS
117.78 (47.67|70.11)
8) PHI - Frances Clare UNTALAN
113.96 (43.44|70.52)
9) Sonia LAFUENTE
95.82 (34.32|61.50)
10) MEX - Aislin ROSADO
89.73 (27.85|61.88)
11) TPE - Levana WU
78.16 (28.39|49.77)
12) TPE - Lena WU
74.07 (28.13|45.94)


DANZA

I canadesi Nicole Orford e Asher Hill,  trascorsi pochi mesi dall’inizio della loro partnership, non potevano auspicare un debutto migliore sulla scena internazionale. Gli allievi di Carol Lane e Juris Razgulajevs, dopo la vittoria di misura ottenuta nella short-dance, hanno fatto letteralmente il vuoto nella danza libera, pattinata sulle note della colonna sonora del film “La Teoria del Tutto”, ottenendo da subito un punteggio di valenza internazionale con tanto di minimo tecnico per i mondiali ampiamente superato. La coppia di stanza in Ontario, oggi impeccabile non solo sui lift, ma anche su twizzle e sequenze di passi in coppia, ha inflitto un distacco di oltre quattordici punti al gruppo inseguitore regolato di misura dai compagni di allenamento Andreanne Poulin/Marc-Andre Servant, risaliti dalla quarta posizione della short-dance.

Alle spalle delle coppie di casa, si sono attestati i debuttanti statunitensi Karina Manta/Joseph Johnson, che, nonostante una caduta di Manta sulla sequenza di passi in serpentina, sono riusciti a resistere al ritorno dei più quotati connazionali Danielle Thomas/Daniel Eaton, penalizzati da un passaggio a vuoto di Thomas sui twizzle, oggi nuovamente ostici per la maggior parte dei sodalizi in gara.

CLASSIFICA FINALE

1) CAN - Nicole ORFORD/Asher HILL
146.63 (54.58|92.05)
2) CAN - Andreanne POULIN/Marc-Andre SERVANT
132.35 (50.02|82.33)
3) USA - Karina MANTA/Joseph JOHNSON
131.89 (52.89|79.00)
4) USA - Danielle THOMAS/Daniel EATON
131.56 (51.33|80.23)
5) CZE - Courtney MANSOUR/Michael CESKA
122.55 (48.08|74.47)
6) ESP - Celia ROBLEDO/Luis FENERO
109.99 (44.93|65.06)
7) LTU - Taylor TRAN/Saulius AMBRULEVICIUS
98.56  (37.45|61.11)
8) AUS - Emily PIKE/Patrick ADDERLEY
82.90 (30.10|52.80)


SETTORE JUNIORES FEMMINILE

La gara juniores femminile è stata vinta dalla quattordicenne rumena di scuola canadese Amanda Stan (130.46), che ha battuto per un solo centesimo la padrone di casa Alicia Pineault (130.45).  Il podio è stato completato dalla canadese McKenna Colthorp (129.25), capace di avere la meglio sulla connazionale Alexis Dion (127.65). Nel complesso, l’equilibrio ha regnato sovrano e il tasso tecnico è stato superiore nel programma libero rispetto al deludente corto di martedì.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
3
Consensi sui social

Ultimi in Sport invernali

La Nazionale di Sci alpinismo non prenderà parte alla seconda tappa di Coppa del Mondo in Azerbaijan

La Nazionale di Sci alpinismo non prenderà parte alla seconda tappa di Coppa del Mondo in Azerbaijan

L'aumento dei giorni di gara e la conseguente crescita del budget da mettere a disposizione per la tappa azera ha fatto fare alla FISI un importante passo indietro, con la rinuncia in toto alla seconda tappa di Coppa del Mondo in programma a metà gennaio. La trasferta in Azerbaijan è diventata troppo onerosa e l'ISMF non agevola le squadre e gli atleti, tuonano Flavio Roda e Fabio Meraldi, e intanto il malcontento nei confronti della Federazione Internazionale cresce sempre più.